Replying to Idealismo
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_Lind@_Posted: 6/10/2011, 15:06
FICHTE
Inizia come discepolo di Kant, le sue prime opere sono commenti alle Critiche di Kant ( egli apprezza), in seguito si allontana convinto di avere la giusta interpreatazione che Kant non aveva dato di se stesso; non avrebbe percorso fino in fondo la strada cominciata con la Rivoluzione Compernicana.
Fichte sostiene che i sistemi ( idealistico / dogmatico-realista) si equivalgano ma sono incompatibili in quanto il primo sosterrebbe l’indipendenza e autonomia dell’IO in confronto alla cosa, che ne sarebbe dipendente mentre il secondo sosterrebbe l’autonomia della cosa e dipendenza dell’Io.
L’uomo non ha i mezzi per scegliere il migliore, è come se egli dovesse creare una serie e non impilare delle parti secondo una serie già iniziata; i principi indimostrabili sono il punto di partenza. La scelta è collegata alla libertà e al carattere dell’uomo: un carattere fiacco sarà più adatto al dogmatismo , all’idealismo si avvicinerà l’uomo attivo forte, perché occorre autonomia e non debolezza.

DIPENDENZA : la cosa è prodotta e creata dall’Io ( per Kant rimaneva la cosa in sé , indipendente dall’io)
-L’Io per Fichte è sia forma che sostanza che crea se stessa e anche il resto, il criticismo è in parte dogmatico perché l’Io dipenderebbe dalla cosa.
L’Io è originario, è sempre stato, non c’è stato un momento nel tempo in cui si è autogenerato.
L’Io è il principio universale, il logos, che ha permesso agli altri Io di esserci.

Il livello pratico-morale è il più importante. Primato della ragion pratica: la scelta fra idealismo e dogmatismo si fa in campo pratico.
L’Io pratico , in quanto azione e non speculazione, è il principale; creando il non-Io , l’Io che è azione , necessità di continuare a trasformarlo continuamente. La natura viene modificata in un tempo infinito, c’è l necessità di una realtà contrapposto all’IO. L’Io ha creato la natura e la trasforma. ( tutte le azioni dell’uomo modificano la natura).

SCHELLING
Si contrappone a Fichte perché rimane un dualismo irrisolto ( io-Cosa, Natura-spirito), perché considera la natura come ostacolo.
L’assoluto è al centro della riflessione; identità tra cosa e io, natura come concezione organicistica, circolarità :l’uno è l’altro. L’uomo creatore, generato dalla natura, rigenera la natura ( con l’Arte) .
Principio di identità : la natura vibrante riflette l’uomo.
IDEALISMO ESTETICO: L’arte è il canale attraverso cui si conosce l’assoluto.
Le opere d’arte sono trasposizioni dall’infinito al finito.