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B_NORM    
view post Posted on 25/5/2015, 20:56 by: _Lind@_Reply
Meccanismi di aritmie ipercinetiche
-Aumento della frequenza del nodo del seno (meno importante, spesso segno di patologie extracardiache);
-acquisizione da parte di un pacemaker latente o patologico di una frequenza maggiore di quella del SA ( un gruppo di cellule aumenta la propria depolarizzazione spontanea, l’eccitazione origina così dal focus ectopico prendendo il sopravvento)
-fenomeno del rientro (L’impulso quando incontra uno sdoppiamento normalmente si propaga parallelamente, se trova un blocci in una delle due vie (B) e un rallentamento nell’altra (A), arriverà distalmente (punto C) ma da lì potrà diffondersi anche per via retrograda nella B, e tornare ad eccitare la via A);
-triggered activity (potenziali d’azione aggiuntivi singoli o ripetuti che si sovrappongono alla fase terminarle del potenziale d’azione normale (postdepolarizzazione precoce o tardiva).

Nel rientro occorre una via anatomica o funzionale caratterizzata da una via comune più uno sdoppiamento.

Meccanismi di aritmie ipocinetiche

-Diminuzione delle frequenza del nodo del seno (sia per rallentamento che per arresto dell’attività o mancata conduzione);
-in caso di carenza del SA, prende a governare il ritmo un pacemaker latente;
-Disturbi della conduzione A-V (L’impulso può episodicamente non passare dagli atri ai ventricoli oppure tutti facendo emergere un pacemaker latente).

Eziologia
La stimolazione dei recettori Betaadrenergici accentua l’automatismo aumentando la pendenza della fase 4, accorciando fasi 0 2 e 3.
Più frequentemente le aritmie si sviluppano in un cuore malato:
-Cardiopatie ischemiche, vascolari, cardiomiopatie primitive, miocarditi.
-Tireotossicosi, feocromocitoma, squilibri elettrolitici (Ipopotassiemia)
-Sforzi, processi digestivi, assunzione sostanze eccitanti.

FISIOPATOLOGIA
Le aritmie interferiscono con la corretta funzione del cuore in diversi meccanismi:
-modificano frequenza cardiaca ( in caso di cuore malato non si riesce a regolare la gittata cardiaca in modo adeguato);
-perdita della contrazione atriale ( comporta una riduzione della GC, se il ventricolo è poco compliante, la contrazione atriale assume maggiore importanza per il suo riempimento);
-aumento consumo di ossigeno e riduzione del flusso coronario;
-sincronismo della contrazione ventricolare (se viene persa, l’efficienza del ventricolo cala drasticamente).

I sintomi possono derivare dall’interferenza dell’aritmia con la funzione di pompa, col riempimento coronarico e con la percezione del battito cardiaco irregolare.
Cardiopalmo, angina, dispnea e pallore in caso di riduzione della GC.
Nelle ipercinetiche dominano i sintomi legati alla riduzione di GC, nelle ipocinetiche la gittata sistolica aumenta per compensare la bradicardia, se non è sufficiente abbiamo ipoperfusione con vertigini, lipotimie e sincopi.

IL Massaggio del Seno Carotideo è una manovra diagn...

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Comments: 0 | Views: 146Last Post by: _Lind@_ (25/5/2015, 20:56)
 

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view post Posted on 18/3/2013, 22:00 by: _Lind@_Reply
Il sistema nervoso deriva quasi completamente dall'ectoderma, in particolare dal suo differenziarsi in placca neurale. Con la chiusura delle pieghe neurali e con la formazione di tubo e cresta neurale abbiamo la prima divisione in gruppi di cellule che avranno destini differenti, le prime formeranno il sistema nervoso centrale, le secondo quello periferico e altri organi. ( il tubo neurale comincia a chiudersi al 21esimo giorno, per finire coi neuropori il 24 e 26esimo giorno). Prima della completa chiusura, il solco tra la quarta e la quinta coppia di somiti identificava due diverse future regioni, quella dell'encefalo e quella del midollo spinale. La cresta neurale da origine ai: gangli sensititvi delle radici posteriori e dei nervi cranici, sitema nervoso enterico, midollare del surrene ( é un ganglio sensitivo altamente specializzato ), ossa del cranio, melanociti, odontoblasti, meningi, cornea, aorta e tronco polmonare.
Durante l'induzione neurale, la notocorda emette diversi segnali che inducono sia la distinzione tra encefalo e midollo, sia la suddivisione dell'encefalo in 3 rigonfiamenti. Già visibili alla quarta settimana, questi rigonfiamenti danno origine alle vescicole encefaliche primarie: prosencefalo, mesencefalo e romboencefalo. Col ripiegamento dell'embrione, abbiamo la flessura cefalica a livello del mesencefalo, e quella cervicale, fra romboencefalo e midollo spinale.
Durante la quinta settimana la vescicola prosencefalica si divide in due vescicole telecencefaliche e una diencefalica, mentra il romboencefalo si divide in mielencefalo (caudale) e metencefalo ( cefalico), mentre il tubo neurale continua a ripiegarsi, formando a livello del romboencefalo la flessura pontina che metterà in evidenza la separazione tra metencefalo e mielencefalo. Il telecefalo comincia già a formare gli emisferi, due espansioni laterali, il diencefalo ha invece due vescicole ottiche come protuberanze.
Dal secondo mese il metencefalo si sviluppa in ponte e cervelletto, il mielencefalo acquisisce caratteristiche che lo portano a diventare bulbo o midollo allungato. ( le vescicole sono quindi: telencefalo, diencefalo, mesencefalo, cervelletto, ponte e bulbo).
Il cervello é formato da telencefalo e diencefalo, il tronco cerebrale invece da mesencefalo, ponte e bulbo. Cervello+cervelletto+tronco cerebrale = encefalo.
Il canale neurale cambia continuamente conformazione: la cavità del telencefalo si espande nei due emisferi formando i primi due ventricoli definitivi. La cavità del diencefalo diventa il terzo ventricolo, che comunica coi primi due grazie ai forami di Monro. Il mesencenfalo non diviene un ventricolo, ma un canale di comunciazione, acquedotto di Silvio, mentre le cavitá metencefalica e mielencefalica rimangono unite a formare il quarto ventricolo.

CELLULE SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Il tubo neurale da origine alle vescicole encefaliche e al midollo spinale. Esso all'inizio é formato da un solo st...

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Anatomia,
Neuroanatomia
Comments: 3 | Views: 1,839Last Post by: Gasbro93 (14/5/2014, 23:26)
 

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view post Posted on 22/11/2012, 18:01 by: _Lind@_Reply
9 NOVEMBRE 2012
CARTILAGINE ELASTICA
Contiene notevole quantità di fibre elastiche, gruppi isogeni con capsula e setto di citodieresi più colorati. Le fibre sono addensate nelle zone interterritoriali. ( padiglione auricolare, meato acustico esterno, epiglottide, laringe).

CARTILAGINE FIBROSA
È una cartilagine di transizione tra il tessuto fibroso denso e la ialina. Ci sono meno gruppi isogeni, le fibre di collagene sono parallele, è acidofila per la presenza di collagene, è rivestita da pericondrio.( sinfisi pubica, dischi intervertebrali, menischi, sincondrosi coste-sterno, articolazione sterno-clavicolare).
I dischi sono formati da una zona esterna che è l’ANELLO FIBROSO di cartilagine fibrosa ( fibre concentriche) per sopportare il peso, che circonda il NUCLEO POLPOSO di tessuto CORDOIDE che accompagna la flessione.
Soggetto ad un certo metabolismo, con l’età è più o meno sensibile alla carenza di vitamine che compromette la corretta disposizione delle fibre. Il nutrimento giunge grazie ai GAG , la cartilagine tende a diventare più consistente, le cellule muoiono lasciando spazi vuoti che nell’adulto vengono sostituiti da connettivo denso.

TESSUTO OSSEO
Deriva dal mesenchima , la matrice ossea è calcificata o mineralizzata.
Tantissime Fibre collagene I, MATRICE AMORFA: proteoglicani, acido ialuronico, glicoproteine.
CELLULE : OSTEOBLASTI depongono le fibre e nella fase quiescenti si chiamano OSTEOCITI
OSTEOCLASTI erodono la matrice ossea , derivano dai monociti.
OSTEOPROGENITRICE sono cellule staminali che si trovano in endostio e periostio.

Funge da sostegno, protezione di organi delicati, poiché è molto resistente ( regge a torsione, tensione, pressione poiché le fibre sono integrate con la matrice) , è un tessuto dinamico sempre in cambiamento, rinnovamento, e per questo è modellabile: apparecchio ortodontico.
È ricco di vasi e nervi, l’attività metabolica è intensa, è la banca del calcio importantissimo per la vita ( dipende dalla calcitonina, dal paratormone e da altri H).

TESSUTO OSSEO NON LAMELLARE le fibre collegene sono sparse in tutte le direzioni in maniera intrecciata ( cemento del dente, dove i tendini inseriscono nelle ossa, al di sotto delle articolazioni). E’ l’osso di prima formazione che poi verrà sostituito, sia nella vita embrionale che dopo una frattura. Nel corpo è poco rappresentato.
LAMELLARE piccole lamine sovrapposte. Può presentare architettura COMPATTA o SPUGNOSA trabecole apparentemente casuali in realtà costituiscono una rete che delimita spazi che contengono midollo osseo. Il tessuto compatto è all’esterno e prima delle articolazioni. Le trabecole sono disposte per contrastare le linee di forza, per rispondere alle sollecitazioni meccaniche.
Nella diafisi abbiamo la cavità midollare ed ricoperta del periostio che si interrompe a livello delle articolaz...

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ISTOLOGIA
Comments: 0 | Views: 579Last Post by: _Lind@_ (22/11/2012, 18:01)
 

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view post Posted on 15/11/2012, 18:24 by: _Lind@_Reply
26 OTTOBRE 2012
I diversi strati dell’epidermide hanno una diversa colorabilità.
BASALE
Il nucleo è grosso, il citoplasma scarso, è formato da 1 o 2 strati di cellule alte e cubiche. Le membrane hanno emidesmosomi, ( interagiscono con le strutture fibrillari del tessuto connettivo). Hanno desmosomi per rimanere aderenti alle altre cellule ( grazie alla caderine). Sono ricche di polisomi liberi per la produzione di cheratine che formanoi i filamenti intermedi TONOFILAMENTI che si raggruppano in TONOFIBRILLE.
Hanno un citoplasma basofilo, contengono pigmento che deriva dai melanociti.
SPINOSO chiamato così perché le cellule si coattano con la preparazione del vetrino e sembrano avere delle piccole spinette.
È formato da più ordini di cellule, con tantissimi desmosomi ( per non separarsi con insulti meccanici) e molti più tono filamenti. Ci sono tanti polisomi liberi, per una cospicua sintesi di cheratine e proteine che rendano più impermeabile la m.p. ( per evitare la perdita di H20). Queste proteine formano i corpi lamellati, cheratinosomi strutture che contengono lipidi che vengono riversati all’esterno. La involucrina e la loricrina rinforzano invece il versante citoplasmatico. Ci sono granuli di melanina più o meno compatti. Le cellule cominciano ad appiattirsi ed il nucleo è più pallido.
GRANULOSO
Le cellule sono molto colorabili, il nucleo è invece molto pallido. È formato da 2/3 strati di cellule ancora più piatte. I desmosomi più superiori sono modificati, hanno una minor efficienza. I granuli sono formati da materiale dalla forma irregolare; CHERATOIALINA ( sono tono filamenti tenuti insieme da una serie di proteine che insieme danno il precursore della CHERATINA). La m.p. è fortemente inspessita . il nucleo diventa ancora più pallido perché la cellula sta andando incontro alla morte programmata, il nucleo non controlla più le sintesi più importanti.
LUCIDO
Presente nei palmi di mani e piedi , è formato da 1 o 2 strati , il citoplasma è sia acidofilo che basofilo.
I cheratinociti hanno un aspetto traslucido dovuto alla presenza della ELEIDINA, lo stadio successivo della cheratoialina. Il nucleo è nella fase successiva di degenerazione.
CORNEO
È più o meno alto in base alla posizione del corpo in cui si trova. Le cellule sono completamente piene di cheratina. Il nucleo non c’è più, le cellule sono squamette piene di cheratina matura e impacchettata.
La membrana è rinforzata, non essendoci più desmosomi lo strato si desquama.
In unghie e capelli non abbiamo desquamazione perché è altamente differenziato e lo strato corneo rimane aderente.
( le pomate e le creme funzionano perché non ci sono giunzioni occludenti ma solo desmosomi, quindi possono essere assorbite).

MELANOCITI
Hanno “dita” che si infilano fra le cellule. Ci sono amminoacidi che compongono enzimi per creare il pigmento grazie ad...

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ISTOLOGIA
Comments: 0 | Views: 1,175Last Post by: _Lind@_ (15/11/2012, 18:24)
 

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view post Posted on 29/10/2012, 21:37 by: _Lind@_Reply
17 Ottobre 2012
Nel nucleo troviamo zone otticamente vuote e zolle di eterocromatina più colorata ( della eucromatina).
La reazione di FEULGEN ( simile alla PAS) agisce sul desossiribosio per farlo diventare rosso, si vede come il nucleolo ne sia rivestito.
Anche la reazione con l’uso del verde di metile-pironi rende il nucleolo rossso per la presenza di RNA e verde la parte di DNA che lo circonda.
Ci sono cellule che hanno il nucleo con più eucromatina ( cellule uovo) oppure con più eterocromatina ( epiteliali, linfociti).
Nelle cellule nervose è facile riconoscere il nucleolo.
Nelle plasmacellule l’eterocromatina si dispone a raggiera e sull’involucro nucelare.
Il corpo di BARR è uno dei due cromosomi X delle cellule somatiche femminile che sporge dal resto della cromatina oppure è isolato da ridosso dell’involucro. ( serve epr il riconoscimento del sesso enetico in caso di ermafroditismo).
La cromatina è più omeno addensata in baqse alla parte che viene trascritta. Eucromatina è attiva poiché il DNA è despiralizzato , ed è adibito al metabolismo cellulare.
La spiralizzazione è dovuta a proteine dette ISTONI ( 4tipi), il DNA si attorciglia ad un “nocciolo” chiamato NUCLEOSOMA fatto di istoni che si avvolge a sua volta in eterocromatina.
Legami acido-base tengono insieme proteine e DNA.
( negli spermatozoi abbiamo protamina e non istoni).

NUCLEOSCHELETRO
Di tipo proteico ( filamentose) che sono in grado di condensarsi , regolare la forma e che dissolvono prima della divisione cellulare.
Actina crea una rete fibrillare che funge da impalcatura di supporto al DNA , possono entrare in contatto con i filamenti intermedi del citoscheletro che sostiene il nucleo.
LAMINE , lamina fibrosa che si trova subito sotto l’involucro nucleare, scompaiono durante la divisione, sono la base per la ricostruzione dell’involucro.
La MATRICE NUCLARE è la parte amorfa del nucleolo, proteica, sostegno, è la parte meno colorabile.

NUCLEOLO
Visibile soltanto quando la cellula non è in divisione. Il numero di nuceloli può variare in base al grado di sintesi, è ben visibile nelle cellule neoplastiche.
È la macchina della sintesi ribosomica, la sua dimensione è proporzionale al lavoro sintetico della cellula, più grande nelle cellule ghiandolari, nei neuroni, e più piccolo nelle cellule muscolari.
Nel nucleolo c’è una piccola parte di DNA di 5 cromosomi specifici che organizzano il nucleolo.
Si formano gli RNA ribosomiali dall’organizzatore nucleolare.
Componente fibrillare _DNA
Componente granulare ribosomi.
La parte amorfa è la matrice nucleolare.
Ribosomi si formano con proteine che arrivano dal citosol, e hanno attraversato i pori nucleari e sono giunti nel nucleolo per associarsi all’RNA ribosomiale.
I ribosomi poi escono nel citoplasma.
Si è visto ciò con l’utilizzo di precursori radioat...

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i,
ISTOLOGIA
Comments: 0 | Views: 509Last Post by: _Lind@_ (29/10/2012, 21:37)
 

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view post Posted on 17/10/2012, 20:50 by: _Lind@_Reply
12 ottobre 2012
La mme ha spessore di 6nm e struttura unitaria.
La mmi ha anch’essa spessore di 6nm ma composizione chimica diversa.

Le creste si proiettano all’interno formando o le creste TUBULARI o quelle LAMELLARI-
La cme è più trasparente della cmi che ha un aspetto eterogeneo ed elettrodenso.
Nella maggior parte dei mitocondri le lamine sono perpendicolari all’asse maggiore. ( nei neuroni invece sono parallele).
Le creste tubulari sono tipiche delle cellule che producono ormoni steroidei. ( corpo luteo, ovaio, surrene).

Se si stimola con ormoni steroidei il mitocondrio, si può vedere la me che si condensa e quella interna che si dilata.
Se sottopongo i mitocondri a shock osmotico vediamo particelle che si allungano verso l’interno della cellula. Sono complessi enzimatici che hanno una parte globulare e una lineare che si infila nella membrana. la parte globulare, che contiene enzimi per la fosforilazione ossidativa (ADP+ P –> ATP) prende il nome F1, quella lineare che consente il flusso di protoni da una camera all’altra viene chiamata F0.

Usando detergenti e ultracentrifugazioni rompiamo la membrana esterna che si divide in vescicole lasciando la mi.
Centrifugo ulteriormente per separare il contenuto della camera esterna e la me dal resto , le divido per studiarle.
MEMBRANA ESTERNA
LIPIDI 40/50% ( fosfolipidi, acidi grassi, colesterolo)
PROTEINE 50/60% ( porine che fanno passare le particelle nel mitocondrio, enzimi che lavorano con il REL , enzimi che attivano la sintesi di lipidi).

MEMBRANA INTERNA
LIPIDI 20/30% (cardiolipina come i batteri, no colesterolo)
PROTEINE 70/80% ( enzimi di fosforilazione, enzimi di trasporto, che lavorano accoppiati)

Nella CAMERA ESTERNA troviamo enzimi e materiale in transito.
Nella CAMERA INTERNA c’è la MATRICE MITOCONDRIALE , enzimi del ciclo di krebs, enzimi per l’espressione del genoma mitocondriale, DNA m RNA, tRNA e piccoli ribosomi, granuli densi che sono cationi bivalenti o iono positivi.

Nel citosol avvengono reazioni biochimiche, la glicolisi anaerobia.
Glucosio- Glucosio-6-fosfato, Fruttosio-6-fosfato -> due molecole di acido piruvico
A questo punto o si ha la fermentazione lattica (anaerobia) oppure la respirazione che , grazie a O2, fa ottenere energia Co2 e H2o. La respirazione avviene nei mitocondri.
Nella fase premitocondriale/glicolitica si producono 2 molecole di ATP
Nella fase mitocondriale ( Ciclo di Krebs + catena respiratoria e fosforilazione ossidativa) abbiamo la produzione di 36 molecole di ATP.

Da Amminoacidi, glucosio e acidi grassi posso ottenere acido piruvico-> diventa ACETATO se tolgo co2 e h2 -> col coenzima A o acetilcoenzima A e una serie di reazioni che mi fanno perdere 4 coppie di H. che vengono accettate da NAd+ e FAD+ e CoQ. Nella camera interna abbiamo piccole reazioni , per non...

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ISTOLOGIA
Comments: 0 | Views: 1,784Last Post by: _Lind@_ (17/10/2012, 20:50)
 

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view post Posted on 6/10/2012, 10:23 by: _Lind@_Reply
1° Ottobre 2012
La materia è tutto ciò che possiede una massa e un volume, e si presenta in forma di corpi .
La massa è definibile come quantità di materia, il volume come spazio occupato e il peso come forza che agisce su una massa.

I nomi di persona danno al simbolo dell’unità di misura la lettera maiuscola ( kJ).

Le sostanze pure sono sempre omogenee e possono essere formate da :- elementi
-composti.
Le miscele possono essere formate da:
-elementi
-composti
-elementi + composti
Possono essere omogenee ( con mezzi ottici, in ogni punto essa presenta la stessa composizione) od eterogenee.

Un elemento è una sostanza formata da atomi della stessa specie.
L’atomo è la parte più piccola di un elemento che permette di riconoscerlo e che si combina per formare molecole.

Z numero atomico ( numero di protoni) A numero di massa ( protoni + neutroni).
Lo ione conserva l’identità chimica dell’elemento perché non varia Z.

Una molecola è la parte più piccola di una sostanza capace di vivere indipendente che conserva tutte le caratteristiche chimiche ( reazioni a cui va incontro) e gran parte di quelle fisiche ( una sola molecola non ha punto di ebollizione).

I composti possono essere:
molecolari
ionici ( non trovo la molecola ma una struttura geometrica regolare, cella elementare, che traslata mi descrive la forma) . NaCl è la formula minima, descrive il rapporto tra Na+ e Cl-.

Proprietà intensive: indipendenti dalla massa. ( Temperatura)
Proprietà estensive: dipendono dalla massa ( Volume)

Le miscele omogenee si chiamano soluzioni. ( Possono essere liquide/solide/gassose )
Le miscele eterogenee si chiamano miscugli.

Due atomi dello stesso elemento possono avere numero di neutroni diverso, si chiamano ISOTOPI. Alcuni sono stabili, altri no: radioattivi sia che siano maggiorati che minorati.

Massa atomica ma : massa dell’atomo si misura in kg così come la massa molecolare mm

Avogadro disse che volumi uguali di gas diversi alle stesse condizioni presentano lo stesso numero di molecole.


Se due litri di Na2 e H2 hanno la stessa massa vuol dire che potrò fare:
MN2= nN2*MN2 MH2=nH2*mH2 essendo nN2=nH2
Mn2/Mh2 = mN2/mH2 = 14
In questo modo è possibile considerare quantità ponderabili di materia, non necessariamente una quantità pari alla massa atomica il cui valore gira tra 10-27 e 10-30
La massa atomica/molecolare relativa non ha unità di misura!!!
PESO ATOMICO RELATIVO Ar ( P.A.)
PESO MOLECOARE RELATIVO Mr (P.M.)
Le masse atomiche relative sono in relazione ad un dodicesimo dell’atomo di 12C, che viene chiamato unità di massa atomica. ( è utilizzato come unità di misura dai chimici).

Es: OSSIGENO Ar=16 ma=X*10-27/ 16 u / 16 Da ( Dalton)

...

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CHIMICA ( MEDICINA)
Comments: 0 | Views: 217Last Post by: _Lind@_ (6/10/2012, 10:23)
 

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view post Posted on 6/10/2012, 10:18 by: _Lind@_Reply
1° Ottobre 2012
CITOLOGIA( studia le cellule , la morfologia e il loro funzionamento) +ISTOLOGIA+EMBRIOLOGIA

La cellula è l’unità biologica fondamentale. È delimitata da una membrana che la isola dall’ambiente; può avere degli scambi. Dentro vi troviamo il PROTOPLASMA ( sistema di macromolecole inorganiche di diverso grado di complessità) .
La cellula ha attività vitali ( ricevere messaggi e fornire risposte-> metabolismo), può modificarsi per adattamento, può differenziarsi e riprodursi.

“cellula” deriva dal termine che utilizzò Hooke per descrivere le cellette che aveva visto, osservando al microscopio un pezzo si sughero.

La cellula procariotica ha il materiale genetico disperso nel citoplasma.
La cellula eucaristica ha il nucleo che separa il materiale genetico dal resto, può vivere in relazione alle altre cellule andando a formare tessuti, divenendone responsabili del funzionamento. ( i tessuti si raggruppano per formare organi, e gli organi si raggruppano per formare apparati).

Esistono 4 tipi di tessuti
EPITELIALE: in cui le cellule sono molto vicine tra di loro.
CONNETTIVO : cellule abbastanza/molto distanti, in mezzo troviamo una sostanza detto mezzo intercellulare.
MUSCOLARE: dall’elevata organizzazione interna per consentire la contrazione.
NERVOSO: PIù caotico dovuto all’intrecciarsi dei prolungamenti dei neuroni . il nucleo dei neuroni è molto chiaro poiché non si dividono mai, e hanno un metabolismo elevato.

Il contenuto delle cellule:
acqua 85% Sali inorganici 1,5% Lipidi 2% Zuccheri 0,5%
proteine 10% Dna 0,4% Rna 0,7%

Una cellula tipo in interfase vista al Microscopio elettronico presenta:
membrana plasmatica, protoplasma, idroplasma
reticolo endoplasmatico: produzione proteine e lipidi
ribosomi: sintesi proteica
complesso del golgi: confezione e spedizione proteine
centrioli: produzione citoscheletro
mitocondri: energia
lisosomi: digestione materiale invecchiato o ingerito
inclusioni: altre particelle dentro la cellula.

Occhio nudo x>100m
M.O. 100m>x>100nm
M.E. 100 nm>x>0,1 nm




Esistono due metodi di studio : BIOCHIMICO E MORFOLOGICO

Il metodo biochimico ci da informazioni da integrare, studia le componenti cellulari senza collocarle.
Omogeinizzo un tesuto per rompere le cellule e tirarne fuori il contenuto. Ci da informazioni sulla quantità e sulla qualità del contenuto. Ma non ci dice dove si trovano le cose.

Il metodo classico di studio morfologico è l’osservazione con il M.O.
Osservazione in vivo, diretta. Oppure attraverso preparati uccisi, resi stabili dalla fissazione che li lascia simili a come quando sono vivi.

Si possono coltivare i tessuti per lo studio delle cellule neoplastiche oppure per i trapianti.
Le cellule in coltura non si comportano come quelle nell...

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ISTOLOGIA
Comments: 0 | Views: 1,059Last Post by: _Lind@_ (6/10/2012, 10:18)
 

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view post Posted on 23/3/2012, 16:18 by: _Lind@_Reply
NIETZSCHE

La sua filosofia venne ripresa negli anni ’60 poiché per lungo tempo era stata associata al nazismo.
La filosofia ermeneutica parte da Nietzsche e da una sua particolare rilettura.
Morì folle forse per la sifilide.
Nasce negli anni ’40 dell’800 a Rochen vicino a Lipsia.
1865 legge “il Mondo” di Schopenahuer.
1868 incontra Wagner
1869 insegna a Basilea letteratura greca ( aveva dovuto rinunciare alla cittadinanza tedesca)
1878 si allontana da Wagner poiché aveva composto i Parsifal e N. riteneva che si era troppo avvicinato a temi cristiani.
Viaggiò molto anche per questioni di salute.
Forte amicizia con Lou Andreas-Salomè e Paul Re ( poeta) ..diversi carteggi
1883 a Rapallo viene a sapere della morte di Wagner
1889 primi segni di follia a Torino
1990 muore

LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
Nel periodo di Basilea si dedica alla filologia classica che era in contrasto con l’immagine data dalla filologia accademica che dava un’immagine falsa della cultura classi: solo serenità, armonia e razionalità. Tale immagine farebbe riferimento esclusivamente alla scultura e all’architettura. Ci sono altri fattori ; tragicità, vitalismo sfrenato, dolore.
La lettura del “Mondo” , trovato in un negozio di antiquariato cambiò la vita di N.
Egli fa propri solo alcuni aspetti della filosofia di Schopenahuer: non è d’accordo con la Nolutas; occore “più vita” per contrapporsi al dolore, bisogna vivere più intensamente ( vitalismo romantico ).
Anche l’incontro con Wagner servì a formulare l’idea che la musica fosse il mezzo che più si allontanava dalla razionalità, dalla rappresentazione.

Nuovo tipo di filologia: FILOLOGIA-FILOSOFIA , nei filologi poeti come Goethe e Leopardi sarebbe stato presente questo insieme.
Nel suo libro vuole anche parlare di musica . ( all’amico Rodhe scriverà che sapeva che filologi, filosofi e musicisti lo avrebbero criticato perché parlava di queste tre materie).
L’obbiettivo di quest’opera era risvegliare il culto dell’antica Grecia in Germania, ma non di una cultura mummificata, stereotipata : vuole la rinascita dello spirito greco. Sarebbe stato possibile solo nel momento in cui si fosse capito che esisteva ancora un uomo e un’arte che potevano stare allo stesso livello degli antichi-> Wagner come Eschilo.
JAKOB BURCKARDT influenzerà N. nel suo “ Civiltà del Rinascimento in Italia” aveva narrato del ritrovamento di Giulia, la figlia di Claudio senza segno di decomposizione, e di come ci fosse stato una sorta di pellegrinaggio a vedere il suo corpo finchè il Papa non la fece bruciare per evitare idolatrie.
Come gli uomini dl Rinascimento avevano portato alla luce il mondo classico, così avrebbero potuto fare anche gli uomini contemporanei grazie al contributo de “ La nascita della tragedia”.
Nel Rinascimento non c’è una semplice ripresa, c’è una rinascita della cultura classica. Il ritrovamente di Giulia diventa metafora della permanenza della cultura a...

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Filosofia
Comments: 0 | Views: 317Last Post by: _Lind@_ (23/3/2012, 16:18)
 

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view post Posted on 21/3/2012, 15:18 by: _Lind@_Reply
Il paesaggio è il frutto dell’interazione tra diversi fattori geomorfologici:
-agenti atmosferici e climatici
-agenti biologici ( le piante possono allargare delle fratture)
-forze interne alla terra ( vulcani, spinta verso l’alto)
-attività antropica

EROSIONE: insieme dei processi che determinano la demolizione dei materiali iniziali , la formazione di frammente e il loro trasporto e deposito.

Demolizione-> attraverso degradazione meteorica :
-Alterazione chimica ( sensibilità particolare ad agenti esterni es O)
-Degradazione fisica ( processi che portano alla frammentazione).

L’alterazione chimica può rendere i materiali più fragili e quindi facilitare la degradazione fisica, vicevesa, la degradazione fisica aumenta la superficie esposta , favorendo le reazioni chimiche con gli agenti esterni.
DEGRADAZIONE CHIMICA
Il granito ( con quarzo e feldspati) reagisce con l’acqua e con l’aria -> caolinite ( argillosa) . Le spiagge adriatiche sono materiale granitico trasportato dai fiumi.
I silicati mafici portano alla formazione di ematite.
Se l’alterazione è molto spinta si formano ossidi e idrossidi di ferro e alluminio la cui miscela da la Bauxite.
( le sostanze solubili vengono portate via dall’acqua , e quello che rimane è molto denso, sotto la foresta equatoriale senza piante).
Se il grado di alterazione è basso il feldspato si altera in minerali argillosie quarzo, il basalto in minerali argillosi e ossidi di ferro. Nel grado alto, i minerali argillosi diventano ossidi di alluminio.

Le rocce carbonatiche sono solubili solo se nell’acqua è disciolta CO2 .
CaCO3 (s)+ H2O(l) + CO2(g)-> 2 Ca(HCO3)2 ( aq)
Tale processo è più veloce per la calcite che per la dolomite. ( nei Territori ricchi di rocce carbonatiche l’alterazione genera morfologie carsiche).

DEGRADAZIONE FISICA
Devono esserci delle zone di debolezza: piani di sfaldatura in cui le rocce si spezzeranno.
TERMOCLASTISMO: rottura a causa del riscaldamento che provoca diverse dilatazioni tra i minerali
CRIOCLASTISMO: acqua aumenta di volume quando ghiaccia, allarga fessure in cui può entrare più acqua.
AZIONE DI ORGANISMI: nel travertino si possono traver bolle dovute ai gas di decomposizione.

la Roccia madre è la roccia che non è stata a contatto con gli agenti atmosferici e che quindi non ha subito alcuna trasformazione.
Su di essa si depositano detriti e frammenti che derivano dalla disgregazione di minerali argillosi e ossidi , ( REGOLITE)
Il suolo è un'interfaccia tra litosfera e agenti atmosferici.
Humus è la parte organica del suolo formata da resti di decomposizione e micro organismi.

il TRASPORTO può avvenire in 3 diversi modi:
-acqua corrente:
il CARICO è la quantità di detriti trasportati e dipende dalla portata.
COMPETENZA è la grandezza dei frammenti trasportati e dipende dalla turbolenza.
ci sono due tipi di carico:
di FONDO, se i granelli rimbalzano s...

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Geologia
Comments: 0 | Views: 309Last Post by: _Lind@_ (21/3/2012, 15:18)
 

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