Tema sulla libertà

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_Lind@_
view post Posted on 4/10/2010, 14:53 by: _Lind@_




Il dizionario dice che per libertà s'intende genericamente la condizione per cui un individuo può decidere di agire senza costrizioni, usando la volontà di accingersi all'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto.
Sembrerebbe la più facile delle condizioni in cui l’uomo potrebbe trovarsi, il più bel modo di vivere: fare quello che si vuole in ogni momento e poter soddisfare ogni proprio bisogno.
È un concetto per cui molte persone hanno sofferto,lottato, sono morte.
È il motivo per cui molta gente non è contenta dello Stato in cui vive, il motivo per cui emigra.
È il sogno di tutte le persone; chi sente di esserne privato la desidera.
Poche volte però ci si ferma a pensare che in realtà la libertà è un incubo perché fare le scelte, comporta un calcolo impossibile delle conseguenze che ne deriveranno.
Poche volte pensiamo all’inquietudine degli incroci che si pongono davanti alla nostra strada; poche volte facciamo un esame di coscienza e ammettiamo che è colpa della nostra omertà se ci ritroviamo in uno Stato che ci priva della libertà.
Spesso si fanno grandi discorsi sulla libertà, quando ci si accorge di non averla, ci si lamenta, si protesta per cerecare di ottenerla, senza pensare che “non saremmo in grado di affrontarla”.
NON SAREMMO IN GRADO DI AFFRONTARLA?!?!
Ma cosa vuol dire?!?! L’uomo è davvero incapace?!?!
L’uomo vive coi paraocchi, guarda solo il suo orticello, e non crede nelle sue capacità, egli soltanto pensa che gli altri usino la loro libertà per fregarlo, per poterlo superare nella società, e per questo vive male, vuole qualcuno che dall’alto comandi lui e il vicino che lo vuole fregare.
Si è per pura ignoranza e paura che l’uomo si fa schiavizzare, si fa assoggettare, preferisce che ci sia un modello uguale per tutti così da essere in una massa e sentire che se uno viene fregato.. allora significa che lo sono tutti quindi, mal comune mezzo gaudio.
È solo poco a poco che ci si comincia ad accorgere come vanno davvero le cose; si capisce che si hanno le capacità di non restare inermi sotto il dominio di pochi: pensiamo alle rivoluzioni, alle proteste; l’uomo sta cominciando a capire che far prendere le decisioni solo agli altri, lascia l’amaro in bocca.
È la responsabilità il primo ostacolo che l’uomo deve cominciare a superare, bisogna capire che non è da temere, ma aiuta a crescere, perché prendendo scelte, anche sbagliando, si impara a parlare e a confrontarsi con gli altri, a capire cosa è meglio per tutti e a prendere parte al grande dibattito che è la decisione.
Ciò che distingue l’uomo dagli altri animali è la razionalità, come diceva Aristotele, ma ha imparato a scegliere anche grazie agli istinti primitivi che sono rimasti nella sua indole.
Per quanto riguarda il lato civilizzato dell’uomo, millenni di storia hanno sviluppato in esso una cultura e un senso del bene del male che vanno al di là di ogni singola religione.
La storia ci insegna che le governature di pochi non sono mai riuscite a far vivere bene il popolo dominato; questo deve esserci come monito per farci capire che non è vero che seguendo la massa , la tipologia di vita che viene imposta dall’alto sia la cosa migliore.
L’uomo, come ha dimostrato nel corso dei secoli, ha la sua singola testa, che deve mettere a disposizione di tutti, perché gli uomini, pur nelle loro diversità, hanno le stesse radici, e possono giungere a delle mediazioni che vadano bene a tutti.
Finchè i governi che ci sono attualmente ovatteranno la capacità degli uomini di poter vedere le sue capacità, e ciò che le oligarchie stanno facendo, il processo di presa di coscienza delle proprie capacità di scelta sarà lentissimo.
Se pensiamo invece a ciò che è rimasto di “animale “in noi, possiamo notare come da sempre siamo attirati dalle cose che non conosciamo, come siamo attirati dall’ignoto, dalla conoscenza.
I filosofi sono quelli che hanno teorizzato questa predispozione dell’uomo, questa curiosià di provare le cose nuove. Spesso è proprio questo istinto che ci aiuta nelle nostre scelte, arrivando ad un bivio, siamo tentati di prendere la strada più sconosciuta, poco timorosi delle sue conseguenze. Questo non è certo un male, anzi è una dimostraziome che l’uomo sa scegliere fin dagli albori della sue esistenza, l’attrazione misteriosa è stato sempre uno dei criteri con cui sono avvenute le prime scelte.
L’uomo ha PAURA di scegliere, non è vero che non ne ha la possibilità poiché c’è un modo assoluto in cui le cose devono andare; l’uomo è FABER FORTUNAE SUAE, con le sue scelte.
L’uomo ricerca fondamentalmente la sua felicità, e per fare questo ha necessariamente bisogno di fare scelte, e non è vero che sono solo egoistiche poiché ogni uomo, credente o non credente, ha la sua morale, e con quella nel cuore, potrà affrontare ogni bivio che gli si proporrà davanti, senza per forza fare del male agli altri, perché in questo caso, cercherà di prenderne altre per rimediare lo sbaglio.
 
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13 replies since 4/10/2010, 14:53   52527 views
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