Cesare parte 1

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_Lind@_
view post Posted on 5/5/2010, 15:06 by: _Lind@_




CESARE

CESARE nacque nel 100 a morì il 15 Aprile 44 a.C. Apparteneva alla gens Iulia ed era parente di Mario e Cinna. 68 a.C. Questore, 65 edile, 63 Pontefice massimo.Pretore in Spagna nel 62, 60 Primo triumvirato, 59 Console . 58-50 rimase in Gallia, 56 convegno a Lucca. Dal 49 divenne nemico pubblico di Roma, guerra civile dopo l’attraversamento del Rubicone, Pompeo fugge e viene sconfitto, a Farsalo 48, Tapso 46, Munda 45. Fu mite coi suoi avversari, non compilò liste di proscrizione. Venne cmq ucciso perché non piaceva alla nobilitas senatoria.
Commentari de Bello Gallico 7 libri ( 52-51 a.c.),relazione degli ufficiale e suoi appunti, 3 libri del Commentarii de Bello civili, incompiuto.
DE BELLO GALLICO ( resoconto delle sue operazioni militari da proconsole dal 58-52).
I – Descrizione etnografica, guerra contro Elvezi.
II-Belgi
III-Vittoria in Britannia contro Veneti
IV-Germania e organizzazione spedizione in Britannia
V-Britannia e Gallia belgica
VI- Popolazioni galliche
VII-rivolta generale dei Galli sotto Vercingetorige ad Alesia.
De bello Civili ( guerra 49-48 a.C.)
I- Situazione politica di Roma, fuga di Pompeo a Brindisi, partenza per la Spagna.
II- Guerre in Spagna contro i pompeiani.
III- Assedio di Marsiglia.
IV- Spedizione in Africa.
V- Forze di Pompeo, Farsalo.
VI- Guerra alessandrina tra Tolomeo o Cleopatra.

Vennero aggiunte in seguito altre opere sulle guerre Alessandrine, spagnola e africana, di cui una di Irzio mentre le altre sono più rozze e sono rivisitazioni degli appunti di Cesare.

I fatti storici sono attendibili, gli storici hanno rinvenuto solo delle inesattezze. Il tono dei commentari è quello di mettere in luce favorevole i fatti.

Nel de Bello Gallico il l’atteggiamento è più di autoesaltazione, nonostante fosse stato accusato di aver violato lo ius belli egli non cerca di giustificare le sue atrocità, cerca più che altro di dare l’idea di un grande generale che identifica la propria gloria con quella di Roma.

Nel de Bello Civili invece Cesare vuole scagionarsi dall’accusa di aver provocato la guerra civile, egli dimostra che ne l’ha intrapresa a malavoglia e senza crudeltà. Egli inoltre denigra i suoi avversari, corrotti, egoisti che volevano le sue cariche , avidi. Il lettore è indotto a ritenere che la loro sconfitta è stata giusta.





Aulo Irzio, il suo segretario, aggiunse dopo la sua morte, un libro VIII per colmare l'intervallo tra de de Bello Gallico e Civili coi fatti del 51-50 a.C.

Edited by _Lind@_ - 3/11/2010, 21:56
 
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