Storia fine '800

« Older   Newer »
  Share  
_Lind@_
view post Posted on 24/8/2011, 13:05 by: _Lind@_




LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CAPITALISTICO IN EUROPA
1873-95 Grande depressione dopo il fallimento della banca newyorkese di Jay Cooke. Cadde la produzione di beni durevoli in America per mancanza di acquirenti.
-Prima crisi di Sovrapproduzione, eccedenza dell’offerta rispetto alla domanda.
-caduta dei prezzi duratura
-cause: progresso tecnico, ampliamento del numero di paesi industrializzati e bassi salari.
-Nuove potenze come Germania, Stati uniti, Italia , Russia e Giappone
-Si era elevata la quantità di beni disponibili sul mercato, ma la popolazione non aveva i mezzi per comprarla, tale situazione venne anche aggravata dal provvedimento che venne attuato di ribasso ulteriore dei salari.
( spinta delle ferrovie si stava esaurendo) ?

CRISI AGRARIA
-stesse cause di quella industriale; unità del mercato mondiale e emergere di nuove potenze ( Stati Uniti e Argentina) che avevano grandi risorse e costi di produzioni inferiori a quelli europei.
-concorrenza e caduta dei prezzi ridussero in rovina i piccoli proprietari.
-la popolazione agricola calò costantemente, alimentando quella urbana e quella emigrante.
-divisione internazionale del lavoro Ing e Francia diventarono stati industrializzati, Europa del nord si specializzò in allevamento e latticini, nel centro europeo si sviluppò in la trasformazione capitalistica delle aziende agricole.

Nell’Europa orientale la popolazione agricola non poteva dedicarsi all’industria perché non era sviluppata in quelle aree, quindi emigrava o verso altri stati europei o verso gli Stati Uniti oppure i contadini diventavano braccianti.
Tra gli anni 40 e 70 dell’800 13 milioni di persone emigrarono negli Stati Uniti, fino alla Prima guerra mondiale furono 34 milioni.
Gli immigrati provenivano dal nord Europa, Germania e paesi mediterranei, la sola Francia sembrava un’isola felice.
Il mutamento demografico regolava il flusso migratorio, il forte dislivello delle paghe era motivo di emigrazione.
Negli stati di provenienza si rafforzavano le tendenze che avevano spinto all’emigrazione; la borghesia rurale si accaparrava le terre.
L’emigrazione portò integrazione economica, più scambi con la madrepatria.
Dopo la prima guerra mondiale l’America attuerà una politica di riduzione degli immgrati. (l’America latina diventerà un altro sbocco).


CAPITALISMO ORGANIZZATO
Per rispondere alla crisi si attuarono politiche protezioniste che rallentarono il commercio internazionale.
Lo stato assunse un ruolo sempre più importante nell’economia dei vari paesi intervenendo come acquirente e facendo dello sviluppo industriale un importante punto politico.
L’industria pesante dipese sempre più dalla protezione pubblica, e ciò gravava sul bilancio.



-CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE
Cause: esigenza di controllo che riducessero la concorrenza favorendo accordi sui prezzi tra le industrie, bisogno di capitali , “selezione naturale” durante i periodi di crisi.
-> Tendenza al monopolio e oligopolio. ( Germania : Siemens, Aeg Usa: Standard Oil)
Concentrazione orizzontale : venivano concentrate aziende produttrici dello stesso tipo di merci
Concentrazione verticale: aziende che controllavano diverse fasi dello stesso processo produttivo.

->Crescita delle fabbriche, del numero di dipendenti. Le forme di produzione artigianale dovettero lasciare il posto . negli Stati Uniti il processo è più intenso perché si era sviluppato di recente e poteva già attuare queste innovazioni.
-Rapporti banche-industria e industria-Borsa. Il grande fabbisogno di capitali rendeva necessario attingere al risparmio di massa, per questo vengono emesse azioni . Banca mista: che fungeva da cassa di risparmio e da banca d’affari, investendo. Il rapporto si intensificherà sempre di più.

SCIENZA E INDUSTRIA
All’origine dell’aumento della produttività ci sono diversi avanzamenti tecnologici:
-nuovo procedimento di produzione dell’acciaio più risparmioso.
-chimica, fibre sintetiche, coloranti, celluloide
-elettricità, lampadina
-motore a scoppio 4 tempi

La produzione di massa costante era necessaria per poter ammortizzare gli elevati costi dell’industria.
Il lavoro industriale divenne oggetto di studio scientifico per ottenere il massimo dell’efficienza.
Occorreva razionalizzare la gestione, l’organizzazione con Cartelli, introduzione della scienza della produzione.
-Germania. Grazie al ritardo con cui si era giunti all’industrializzazione e ad un perfetto sistema di istruzione tecnica, si sviluppò con velocità l’industria, specializzandosi nell’alta tecnologia.
-Stati Uniti. Ingresso massiccio di tecnici immigrati, forte innovazione tecnologica e organizzativa.

TAYLOR scientific management: studio sistematico del lavoro degli operai per stimare tempi di produzione, poter organizzare al meglio il lavoro, per poterlo scomporre nei suoi passaggi più semplici.
La fabbrica diventa un sistema più complesso con l’uso di macchine e standardizzazione, i processi meccanici interconnessi dovevano essere gestiti da personale tecnico specializzato: spersonalizzazione e burocratizzazione.

Gerarchia internazionale:
Germania e Stati Uniti, potenze industriali
GB e Francia coi loro imperi coloniali cercavano nuovi mercati su cui avessero il predominio.
Anche Stati Uniti e Germania cominciarono a cercare nuovi mercati-> GUERRE COMMERCIALI
Divisione del lavoro:
GB e Francia esportavano i capitali gli Usa ne importavano, la Germania era autosufficiente.
->Questo sistema indebolì sia GB che Francia perché spendevano soldi per finanziare la ricerca estera.
Il colonialismo favoriva lo sviluppo di industrie arretrate.
La ritardata industrializzazione favorì sia Germania che Stati Uniti, così come il matrimonio tra scienza e industria .
Dai principi di Taylor si arrivò nel 1913 alla catena di montaggio, attuato da Ford.

SISTEMA DI FABBRICA si fondava su un ristretto gruppo di operai specializzati che si organizzavano da se il lavoro, comandavano e avevano un alto potere contrattuale coi boss, e la manodopera comune, spesso di origine contadina. Skilled ed unskilled.
-Strozzatura: troppi pochi operai specializzati-> macchine più specializzate che potevano sostituire un uomo che potevano essere controllate da uomini semispecializzati.
-Imprenditore: governavano il capitalismo , si differenziò dal produttore che era un personaggio sempre più tecnico . il ruolo del padrone coincideva con quello del finanziere che decideva l’impiego del danaro.
-Nuove figure esterne banchieri e finanzieri. Col diffondersi delle società per azioni, si affidavano ai managers le società, nascevano imperi coloniali sotto alcune famiglie che cominciarono a comportarsi come l’antica nobiltà: sfarzo e consumo Belle epoque.
-Nuove classi medie formate dal disgregarsi della media borghesia.
-piccola borghesia di commercianti, artigiani e piccoli imprenditori-> instabilità sociale per il loro declassamento.
-Nuovo ceto produttivo: impiegati privati, burocrati, tecnici esclusi dalla proprietà dei mezzi, ma diversi dal proletariato. Desiderosi di agire.

Alta borghesia 1-2% , media non più del 3%, piccola 25%, 70% proletari ( Germania).

SOCIETA’ DI MASSA
Massificazione: partecipazione di massa, gruppi sempre più estesi, alla vita politica.
->nascita dei partiti di massa
Democrazia di massa: diffusione del suffragio universale maschile a scrutinio segreto, prima del conflitto ( Francia , Danimarca, Norvegia , Svezia e Italia) dopo ( Belgio, Germania, Austria). Il problema diventavano non come far partecipare le masse, ma quale forma di rappresentanza costruire.
-Delusioni , la democrazia rappresentativa non rispondeva all’esigenza di far decidere e partecipare tutti. Emergevano solo nuove elite. Occorrevano apparati che organizzassero, convogliassero e disciplinassero l’espressione popolare, i Partiti Politici.
-Teria dell’Elite: impossibilità di una democrazia integrale, ma tendenza all’oligarchia.
-scontri tra Parlamentarismo e antiparlamentarismo: correnti che avevano come scopo l’azione parlamentare e correnti che volevano contrapporsi alla falsa democrazia con forme più radicali di partecipazione.
-divisione sull’accettazione o meno del modello burocratico che necessitava partiti bene strutturati e organizzati.
-Partiti di notabili: tradizionali partiti europei espressione di gruppi ristretti. Tali partiti dovettero modificarsi perché non inclini a contrapposizioni ideologiche e non avevano forme di organizzazione interna. Primo obbiettivo fu la ricerca di strutture solide, in seguito la radicalizzazione nell’ambiente urbano. Ora bisognava prendere consensi anche nel ceto dei non possidenti e di strappare l’egemonia politica al movimento socialista con una coalizione di interessi diversi.
- Il modello americano era opposto a questi partiti. La costituzione americana era fatta per un sistema bipartitico e nessuno dei due partiti era rappresentava un unico gruppo: repubblicani( capitalisti e agricoltori , con alcuni operai) ,democratici ( ceti dominanti, immigrati e alcuni capitalisti)
Era una valida risposta organizzativa al problema della democrazia di massa, legato alla costituzione.
La rappresentanza non era divisa per ogni interesse.
-partito classista a forte struttura burocratica della socialdemocrazia tedesca, contrapposto al “partito dei quadri” leninista ; una macchina formare “ rivoluzionari di professioni” molto organizzati.
-nacquero i parti di massa di stampo religioso e di stampo nazionalista e irrazionalista.

MOVIMENTO OPERAIO
L’esperienza socialista era stata dominata dal 1860 da Marx e Lassalle.
Lassalle sosteneva la lotta per il potere politico ritenendo fosse secondaria la lotta sindacale.
Egli vedeva nella borghesia il nemico principale e ipotizzava un’alleanza con l’aristocrazia, aveva dato vita al “lega degli operai tedeschi”
Marx ed Engels invece avevano influenzato il Partito Popolare sostenendo lo sviluppo e l’azione dei sindacati e di battersi per la democrazia politica.
Nel 1875 i due partiti si fusero nella Spd. Divenne un partito fortemente radicato nella società. Organizzava in forma permanente masse di proletariato e di ceto medio ponendosi come canale di comunicazione con le istituzioni. Venne definito “Partito di integrazione di massa”, contro società , esclusa da ogni influenza sul governo. Si fondava sul volontariato e sulla massiccia partecipazione , inevitabilmente doveva esserci una struttura burocratica.
Era destinato a dividersi tra due alternative: contrapposizione sociale o integrazione negoziale.
Si era creata una destra con Bernstein che rinunciava alla trasformazione radicale rivoluzionaria a favore di cambiamenti graduali tra classi e stato.
La corrente Ortodossa capeggiata da Bebel assunse il marxismo come dottrina-chiave risultando molto efficace, con la ineluttabilità del rovesciamento del capitalismo e dell’affermazione del socialismo.
Nacque poi una corrente più rivoluzionaria con Liebknecht e Rosa Luxemburg.

Dal 1875, quando si esauriva la speranza nella rivoluzione contadina, il movimento populista russo si divise in due. Una tendenza marxista “ Liberazione del lavoro”! Plechanov voleva una rivoluzione democratico-borghese e non una pratica del terrore.
“libertà del popolo” anima terroristica del populismo. ( uccisero lo zar)
Il partito socialdemocratico russo di lenin prese spunto da questo secondo modello, struttura centralizzata, limitata numericamente, capace di operare in clima pesante, con però stretto nesso tra attività sindacale e politica. Secondo Lenin occorrevano persone formatesi alla scuola marxista, l’elite ( i quadri) partecipavano all’attività politica esclusivamente, erano professionisti, e solo loro dovevano occuparsene per porre fine al capitalismo.
 
Top
0 replies since 24/8/2011, 13:05   919 views
  Share