ISTOLOGIA 12-15 Ottobre

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_Lind@_
view post Posted on 17/10/2012, 20:50 by: _Lind@_




12 ottobre 2012
La mme ha spessore di 6nm e struttura unitaria.
La mmi ha anch’essa spessore di 6nm ma composizione chimica diversa.

Le creste si proiettano all’interno formando o le creste TUBULARI o quelle LAMELLARI-
La cme è più trasparente della cmi che ha un aspetto eterogeneo ed elettrodenso.
Nella maggior parte dei mitocondri le lamine sono perpendicolari all’asse maggiore. ( nei neuroni invece sono parallele).
Le creste tubulari sono tipiche delle cellule che producono ormoni steroidei. ( corpo luteo, ovaio, surrene).

Se si stimola con ormoni steroidei il mitocondrio, si può vedere la me che si condensa e quella interna che si dilata.
Se sottopongo i mitocondri a shock osmotico vediamo particelle che si allungano verso l’interno della cellula. Sono complessi enzimatici che hanno una parte globulare e una lineare che si infila nella membrana. la parte globulare, che contiene enzimi per la fosforilazione ossidativa (ADP+ P –> ATP) prende il nome F1, quella lineare che consente il flusso di protoni da una camera all’altra viene chiamata F0.

Usando detergenti e ultracentrifugazioni rompiamo la membrana esterna che si divide in vescicole lasciando la mi.
Centrifugo ulteriormente per separare il contenuto della camera esterna e la me dal resto , le divido per studiarle.
MEMBRANA ESTERNA
LIPIDI 40/50% ( fosfolipidi, acidi grassi, colesterolo)
PROTEINE 50/60% ( porine che fanno passare le particelle nel mitocondrio, enzimi che lavorano con il REL , enzimi che attivano la sintesi di lipidi).

MEMBRANA INTERNA
LIPIDI 20/30% (cardiolipina come i batteri, no colesterolo)
PROTEINE 70/80% ( enzimi di fosforilazione, enzimi di trasporto, che lavorano accoppiati)

Nella CAMERA ESTERNA troviamo enzimi e materiale in transito.
Nella CAMERA INTERNA c’è la MATRICE MITOCONDRIALE , enzimi del ciclo di krebs, enzimi per l’espressione del genoma mitocondriale, DNA m RNA, tRNA e piccoli ribosomi, granuli densi che sono cationi bivalenti o iono positivi.

Nel citosol avvengono reazioni biochimiche, la glicolisi anaerobia.
Glucosio- Glucosio-6-fosfato, Fruttosio-6-fosfato -> due molecole di acido piruvico
A questo punto o si ha la fermentazione lattica (anaerobia) oppure la respirazione che , grazie a O2, fa ottenere energia Co2 e H2o. La respirazione avviene nei mitocondri.
Nella fase premitocondriale/glicolitica si producono 2 molecole di ATP
Nella fase mitocondriale ( Ciclo di Krebs + catena respiratoria e fosforilazione ossidativa) abbiamo la produzione di 36 molecole di ATP.

Da Amminoacidi, glucosio e acidi grassi posso ottenere acido piruvico-> diventa ACETATO se tolgo co2 e h2 -> col coenzima A o acetilcoenzima A e una serie di reazioni che mi fanno perdere 4 coppie di H. che vengono accettate da NAd+ e FAD+ e CoQ. Nella camera interna abbiamo piccole reazioni , per non sviluppare troppo calore, H vengono scissi in protoni ed elettroni . con una serie di ossidoriduzioni attraverso i citocromi gli elettroni vengono trasportati da un livello energetico più alto ad uno più basso; questa perdita di energia consente il flusso di protoni verso la camera interna.
Quando poi, per gradiente, i protoni tendono a ritornare nella camera esterna, essi danno l’energia necessaria a produrre ATP. ( I protoni devono passare da F0 per rientrare).

Da vari componenti ( METABOLITi) si ottiene acetilcoenzimaA che sottoposto al ciclo di Krebs fa produrre energia e Co2 . nel mitocondrio entra anche ADP sulla mi, grazie ad O2 e al trasporto di H+ , con la fosforilazione ossidativa abbiamo la formazione di ATP e la produzione di H2O.
Per questo motivo i mitocondri sono anche definiti ORGANELLI RESPIRATORI.

Se in laboratorio faccio bruciare 1 mol di glucosio ottengo 68000 cal, nel mitocondrio c’è invece un guadagno del 38%.

Nel mitocondrio il DNA è circolare, come quello batterico, e gli ioni contenuti sono quelli di Mg, Na, K.

Organi semiconservativi: provvedono alla sintesi di parte dei propri costituenti.
Nel nucleo ci sono le info per ricostruire il mitocondrio, che nel suo DNA può sintetizzare proteine ( citocromi della membrana interna, ATP sintetasi , ribosomi).
REL in parte provvede alla componente lipidica della membrana del mitocondrio.
La sintesi proteica dei poliribosomi liberi provvede alla me, alla mi e ad alcuni enzimi del mitocondrio.


Altre funzioni dei mitocondri:
produzione ormoni steroidei con REL
gluconeogenesi
regolazione apoptosi, ( morte cellulare programmata, liberando un citocromo).

I mitocondri hanno una vita breve, 10 gg , possono suddividersi in mitocondri più piccoli per poi crescere, fondersi, oppure degenerare e diventare un autofagosoma ( avvolto da un tubulo di REL che crea un vacuolo che sarà attaccato da lisosomi).
Per la divisione abbiamo una cresta ch e giunge al versante opposto creando un fronte di divisione che porta alla scissione.

Ci sono due teorie sull’origine dei mitocondri:
ENDOSIMBIONTICA: i mitocondri sono procarioti entrati in cellule eucariotiche con possibilità di vita. Il procariota è entrato e parte del suo DNA si è inserito in quello della cellula ospite.
I mitocondri sono a bastoncello come i procarioti, hanno membrana interna come quella dei batteri, ( quella esterna sarebbe stata fornita dalla cellula ospite) , si duplica per scissione, DnA circolare, sono sensibili ad antibiotici.
AUTOGENA: piccola parte di DNA si sarebbe estrusa dal nucleo e sarebbe stata avvolta da membrane.

INCLUSI CITOPLASMATICI
Glicogeno, sostanza di riserva, visibile al M.O con una reazione PAS oppure opaco agli elettroni per il ME.
Lipidi : accumulati nel REL
Pigmenti:
endogeni: prodotti dalla cellula: lipofuscina ( neuroni, muscoli,) melanina,
esogeni: introdotti con l’alimentazione: carotene , carbone.

CITOSCHELETRO
Crea una serie di strutture endocellulari responsabili del mantenimento delle forma propria della cellula.
Spostano le proteine sul doppio film.
L’incontro tra i substrati per le reazione nella cellula è guidato dal citoscheletro.
I mitocondri sono guidata dal citoscheletro.
I movimenti endocellulari , la movimentazione degli organelli è guidata dal citoscheletro.
È composto da una serie di filamenti proteici che fungono da tensostruttura, filamenti elastici o di sostegno o meccanici.

MICROFILAMENTI; diamentro 0,5nm, sono polimeri di proteine globulari, labili( si allungano e si accorciano) hanno una funzione cinetica. Sono di actina( formata da monomeri di g-actina) e sono in quasi tutte le cellule. Si dispongono tra organelli o in periferia o a raggiera. Si legano in modo polarizzato . le due catene di g-actina che si attorcigliano ad elica formano la f-actina. Abbiamo l’estremità a punto di freccia , pointed , negativa e quella a spina o barbed , positiva.
Non si possono misurarne le lunghezze, il filamento è in equilibrio con i monomeri.
Dalla parte pointed è più facile staccare globuli di actina, dalla parte positiva è invece più facile accrescere.
Alcune proteine dette ANCILLARI possono attraverso il CAPPING bloccare l’estremità.
(nelle cellule intestinali c’è l’actina periferica che si infila nei microvilli, costituendo il citoscheletro dei villi).
L’actina può prendere contatto con le proteine di trans membrana e muoverle nella membrana plasmatica.
( i LINFOCITI possono spostare le proteine-recettrici su un lato specifico della membrana, quando devono legare un particolare substrato extracellulare).
Tali microtubuli provvedono anche al movimento su una superficie.
Nelle cellule muscolari l’actina ha forma fissa e l’allungamento e accorciamento è dovuto alla sua interazione con la miosina, senza modificarsi. La miosina si aggancia all’actina e la fa scorrere.
L’avanzamento di un leucocito su una superficie è dovuto allo stesso movimento di scorrimento dell’actina sulla miosina.

FILAMENTI INTERMEDI:diamentro 8-10 nm , stabili , sono proteine fibrose, formano un’impalcatura fungono da tiranti.
Sono più stabili, si possono riconoscere con l’uso di anticorpi specifici. Sono polipeptidi allungati che si affiancano e si attorcigliano ad elica. È abbastanza stabile, cambiano posizione secondo il tipo cellulare.
Nell’epitelio di rivestimento ci sono le citocheratine, la vimentina nei tessuti connettivali, le desmina nei muscoli, e i neuro filamenti nelle cellule nervose.
Queste strutture hanno utilità diagnostica poiché si possono identificare dei cambiamenti che sono tipici di cellule neoplastiche, avendo loro una certa costanza nello stesso tipo cellulare.
I filamenti intermedi costituiscono i punti di contatto tra cellule DESMOSOMI.
Esistono diversi tipo di cheratine, i neuro filamenti possono essere visti al MO con particolari tecniche.
Lamìne NUCLEARI sono abbastanza stabili, tendono a disporsi a maglie quadrate sotto l’involucro nucleare, delimitano il contenuto. Non le troviamo quando la cellula si sta dividendo, si ricostruiscono dopo.

15 ottobre 2012
MICROTUBULI: diametro di 25 nm , strutture tubulari, cave ( il lume ha diametro 15nm), con composione abbastanza comune tra tutte le cellule. Esistono microtubuli stabili e labili.
Sono fatti di subunità di etero dimeri . le tubuline alfa e beta che hanno una forte affinità e tendono a stare insieme. Occorre che la temperatura sia maggiore di 30°, che ci sia GTP e Mg.
Si formano nei MTOC centri di organizzazione micro tubulare.
-si formano i dimeri-> si forma una lamina-> si avvolge.

Se sono labili si forma un microtubulo in equilibrio con l’eterodimero. Anche questa struttura è polarizzata. Si polimerizzano e depolimerizzano per allungarsi ( polo positivo ) e accorciarsi ( polo negativo).
I MCOT sono vicini al centrosoma, dove c’è la coppia di centrioli. L’estremità negativa è rivolta verso le MCOT.
Alcuni microtubuli subiscono una demolizione repentina, la forma della cellula cambia subito.
Quando la cellula si sta dividendo di depolimerizzano, per poi far parte del fuso mitotico.
Con la marcatura fluorescente possiamo vedere i microtubuli e i due cetrosomi della divisione mitotica.
Esistono sostanze, usate come chemioterapici , che agiscono sui microtubuli e impediscono la polimerizzazione ( colchina, vinclastina) o la depolimerizzazione .
I microtubuli stabili si formano grazie alle MAP, proteine associate ai microtubuli molto diverse tra loro che li stabilizzano in diversi modi.
Le MAP motori usando ATP permettono il trasporto di vescicole lungo i microtubuli. La chinesina li percorre dal lato negativo a quello positivo, viceversa la Dineina.
Nei neuroni gli impulsi vengono trasmessi lungo gli assoni in questo modo .

I CENTRIOLI fanno parte degli organelli , si trovano nel centro geometrico della cellula, in una zona detta centrosoma, inclinati di 90° uno rispetto all’altro. Servono nella divisione.
Essi sono fatti da 9 triplette di microtubuli disposti in maniera molto ordinata, ogni tripletta è collegata all’altra da una linea densa agli elettroni. ( A è quello più vicino al centro poi si hanno B e C).
A ha 13 filamenti , B 10/11 e ne condivide con A 3/2 e C condivide 2/3 filamenti con B.
La linea densa che tiene insieme è composta da una serie di strutture proteiche che si susseguono e legano i filamenti A.
Verso l’estremità distale del centriolo abbiamo bracci proteici radiali , quindi la cavità è piena , sono collegati a del materiale denso posto al centro. La parte prossimale è invece otticamente vuota.
Prima di ogni divisione i centrioli si duplicano per poter organizzare il fuso mitotico ( fase G1).
Longitudinalmente abbiamo delle zone più dense sulla superficie del centriolo che sono SATELLITI DEL CENTRIOLO e sono gli MCOT, i punti di attacco dei microtubuli.
Nella duplicazione si forma una raggiera( 9 raggi) proteica, dai raggi polimerizzano i microtubuli A , poi i B e poi i C. la struttura proteica interna poi si dissolve.

Ciglia e flagelli hanno una base simile ad un centriolo.
Ciglia: sono specializzazioni di alcune cellule, ricoperte di m.p. visibili al m.o. 10micron
Generano un movimento diverso da quello dei flagelli.
Posso effettuare anche più di 500 battiti al minuto.
Sono dette ciglia vibratili che creano correnti ( vie respiratorie, vie genitali, quelle del tessuto sensoriale non si muovono).
Il loro movimento consiste nell’effettuare un colpo di frusta efficace e un movimento di ritorno passivo, che non provoca spostamenti d’aria.
Tra le ciglia esiste un movimento ISOCRONALE ( se si muovono tutte insieme) oppure METACRONALE ( come un’ola, più diffuso tra le cellule).
La base è fatta da un centriolo, delimitato da mp. , la parte libera batte. La parte infissa è stabilmente ancorata alla mp fatta dal centriolo ( BLEFAROPLASTO/ CORPUSCOLO BASALE) sotto la mp c’è la radice che si spinge quasi fino al nucleo.
In una sezione trasversale possiamo vedere 9 coppie di microtubuli disposti ordinatamente sotto la mp in maniera circolare con al centro due microtubuli singoli . ASSONEMA.
Ogni coppia ha una serie di proteine legate per il movimento. Le coppie sono legate da ponti di NEXINA B->A adiacente, lungo tutta l’estensione del ciglio. Dal microtubulo A abbiamo una proteina che si collega all’involucro che contiene i due microtubuli singoli. (RAGGIO DI CONNESSIONE).
Ad A sono attaccati due bracci di dineina, che si legano in maniera regolare lungo tutta la sua lunghezza. I due bracci sono ATPasi enzimi che idrolizzano ATP per consentire il battito.
I due microtubuli centrali sono entrambi completi, delimitati da proteine che li circondano ed entrano in contatto con i raggi di connessione.
Il ciglio è attaccato al corpuscolo basale, ad ogni idrolisi di ATP con magnesio, ogni coppia si attacca a quella adiacente e la fa scivolare, (se non fossero attaccati alla base, scorrerebbero uno sull’altro) flettendosi. Alla fine dell’idrolisi abbiamo il ritorno passivo alla posizione iniziale.
Ci sono delle patologie per cui i bracci di dineina sono geneticamente modificati e possono provocare sterilità per esempio.
CORPUSCOLO BASALE: zona al confine con la parte libera.
PIASTRA BASALE: zona più opaca agli elettroni dove abbiamo la scomparsa della coppia centrale e la comparsa del microtubulo C.
RADICE: insieme di proteine allungate che si sviluppano fino quasi al nucleo.

Nei flagelli il movimento è ondulatorio.
NUCLEO
Serve alla trasmissione dei caratteri, presiede al metabolismo cellulare.
Tutte le cellule tranne i globuli rossi e i cheratinociti hanno il nucleo.
I caratteri morfologici si mantengono costanti in ogni cellula nel periodo intercinetico.
La forma del nucleo corrisponde a quella della cellula.
Alcune cellule sono polinucleate.
Nei globuli bianchi il nucleo assume forme particolari, plurilobato, incurvato.
A volte il nucleo è schiacciato dal contenuto della cellula come in cellule esocrine e adipose.
Si possono trovare cellule binucleate nel fegato, nella cartilagine e nell’epitelio di transizione della vescica urinaria.
Cellule polinucleate: possono essersi formate o per mancata citodieresi ( PLASMODI: midollo osseo emopoietico) oppure per fusione ( SINCIZI: fibre muscolari striate, osteoclasti).
La posizione del nucleo è mantenuta dal citoscheletro, VISMOTINE.
Ci sono cellule i cui nuclei si spostano in base alla funzione ( tiroide).
Il rapporto NUCLEO/PLASMA rimane costante in ogni tipo cellulare ( N/c linfociti, n/C ovulo, cellule nervose).
INVOLUCRO NUCLEARE ( PROVVISTO DI PORI)
NUCLEOPLASMA
NUCLEOLO

L’involucro nucleare è una cisterna di REG che si avvolge intorno al nucleoplasma. È in continuità col REG stesso, anche sull’involucro sono quindi presenti dei ribosomi sulla faccia citoplasmatica, in cui avviene sintesi proteica.
L’involucro è a contatto con le LAMINE nucleari sulla faccia interna.
Al di sotto vi è la cromatina addensata che si interrompe solo a livello dei pori.
Ci sono cellule con moltissimi pori, hanno quindi un metabolismo elevato.
L’involucro si dissolve quando la cellula deve dividersi e forma vescicole che tornano al REG e si riforma successivamente.

COMPLESSO DEL PORO NUCLEARE
Diametro 125nm mette in comunicazione il citosol e l’interno del nucleo.
È fatto da proteine altamente specifiche .
È formato dall’ANELLO CITOPLASMATICO ( 8 subunità proteiche) da cui si proiettano subunità proteiche che coordinano il trasporto del materiale in entrata.
Anche sotto abbiamo un ANELLO NUCLEARE ( sempre 8 subunità) da cui dipartono delle proteine FIBRILLE che si collegano con una struttura a tronco di cono( CANESTRO NUCLEARE) all’ANELLO TERMINALE. A metà abbiamo l’ANELLO INTERMEDIO, a livello dell’involucro , formato da 8 subunità in continuità con quelle radiali che aprono e chiudono il poro come un diaframma.
Troviamo anche un GRANULO DENSO o TRASPORTATORE che è posto al centro del poro e regola chi entra (istoni, DNA polimerasi, RNA polimerasi, proteine regolatrici e ribosomi ali : tutto ciò che ha una sequenza specifica di riconoscimento) e ciò che esce: ( tRNA, mRNA, e subunità ribosomiali).
Nel nucleo c’è il nucleolo e NUCLEO/CARIOPLASMA sostenuto dal NUCLEOSCHELETRO.
Del nucleoplasma la parte otticamente vuota è detta CARIOLINFA( o SUCCO NUCLEARE: acqua, Sali, lipidi, proteine, enzimi nucleari).
La cromatina ( RNA; DNA , istoni, proteine acide) può essere condensata (etero cromatina) oppure poco addensata (eucromatina).

17 Ottobre 2012
Nel nucleo troviamo zone otticamente vuote e zolle di eterocromatina più colorata ( della eucromatina).
La reazione di FEULGEN ( simile alla PAS) agisce sul desossiribosio per farlo diventare rosso, si vede come il nucleolo ne sia rivestito.
Anche la reazione con l’uso del verde di metile-pironi rende il nucleolo rossso per la presenza di RNA e verde la parte di DNA che lo circonda.
Ci sono cellule che hanno il nucleo con più eucromatina ( cellule uovo) oppure con più eterocromatina ( epiteliali, linfociti).
Nelle cellule nervose è facile riconoscere il nucleolo.
Nelle plasmacellule l’eterocromatina si dispone a raggiera e sull’involucro nucelare.
Il corpo di BARR è uno dei due cromosomi X delle cellule somatiche femminile che sporge dal resto della cromatina oppure è isolato da ridosso dell’involucro. ( serve epr il riconoscimento del sesso enetico in caso di ermafroditismo).
La cromatina è più omeno addensata in baqse alla parte che viene trascritta. Eucromatina è attiva poiché il DNA è despiralizzato , ed è adibito al metabolismo cellulare.
La spiralizzazione è dovuta a proteine dette ISTONI ( 4tipi), il DNA si attorciglia ad un “nocciolo” chiamato NUCLEOSOMA fatto di istoni che si avvolge a sua volta in eterocromatina.
Legami acido-base tengono insieme proteine e DNA.
( negli spermatozoi abbiamo protamina e non istoni).

NUCLEOSCHELETRO
Di tipo proteico ( filamentose) che sono in grado di condensarsi , regolare la forma e che dissolvono prima della divisione cellulare.
Actina crea una rete fibrillare che funge da impalcatura di supporto al DNA , possono entrare in contatto con i filamenti intermedi del citoscheletro che sostiene il nucleo.
LAMINE , lamina fibrosa che si trova subito sotto l’involucro nucleare, scompaiono durante la divisione, sono la base per la ricostruzione dell’involucro.
La MATRICE NUCLARE è la parte amorfa del nucleolo, proteica, sostegno, è la parte meno colorabile.

NUCLEOLO
Visibile soltanto quando la cellula non è in divisione. Il numero di nuceloli può variare in base al grado di sintesi, è ben visibile nelle cellule neoplastiche.
È la macchina della sintesi ribosomica, la sua dimensione è proporzionale al lavoro sintetico della cellula, più grande nelle cellule ghiandolari, nei neuroni, e più piccolo nelle cellule muscolari.
Nel nucleolo c’è una piccola parte di DNA di 5 cromosomi specifici che organizzano il nucleolo.
Si formano gli RNA ribosomiali dall’organizzatore nucleolare.
Componente fibrillare _DNA
Componente granulare ribosomi.
La parte amorfa è la matrice nucleolare.
Ribosomi si formano con proteine che arrivano dal citosol, e hanno attraversato i pori nucleari e sono giunti nel nucleolo per associarsi all’RNA ribosomiale.
I ribosomi poi escono nel citoplasma.
Si è visto ciò con l’utilizzo di precursori radioattivi che sono stati visti nell’RNA, poi nella subunità e poi nel citoplasma.


CICLO CELLULARE
INTERFASE
Un nuovo ciclo cellulare comincia al termine della divisione, quando le due cellule figlie sono ancora molto piccole in confronto alla cellula madre.
In fase G1 la cellula si prepara a sintetizzare, MOMENTO PRESINTETICO e prepara l’mRNA che le servirà per creare gli enzimi per i suoi organelli e per crescrere tornando ad avere il volume inizale.
Prepara anche i centrioli.
Fase S, duplicazione del genoma. Vengono sintetizzate le tubuline e gli istoni.
G2 INTERVALLO POSTSINTETICO comincia a formarsi il fuso mitotico.
La mitosi poi dura 1h circa.
Alcune cellule impiegano settimane o mesi a crescere, la durata di G1 varia per ogni tipo di cellula.
Alcune cellule possono anche non dividersi più, da G1 passre a G0 uscendo dal ciclo ( cellule nervose, le cellule adipose possono rientrare nel ciclo e ricominciare a dividersi).
Ci sono dei meccanismi di controllo prima della duplicazione del DNA G1 ci sono delle proteine che cercano eventuali danni -> in fase S avviene il controllo della duplicazione. ( se il danno colpisce il controllo, il checkpoint non funziona).

Le cellule vengono classificate in :
PERENNI: si dividono raramente o mai (cardiache, neuroni, la maggior parte entra irreversibilmente in G0)
STABILI: hanno una divisione molto lenta, ( fegato, muscoli lisci, osso)
LABILI: cellule epidermiche, in continua divisione.

La meiosi interessa solo le cellule germinali poiché da cellule diploidi si passa adavere cellule aploidi.

MITOSI
PROFASE
Arresto di tutte le sintesi, la cellula si è rigonfiata. I microtubuli si depolimerizzano , le tubuline stanno organizzando il fuso. All’interno del nucleo la cromatina si addensa in cromosomi poco addensati. Il centromero tiene insime i cromatidi fratelli. Il nucleolo comincia a disperdersi.
PROMETAFASE
Si dissolve e si frammenta l’involucro nucleare in vescicole che vanno direttamente al REG .
Una trentina di microtubuli si pongono in relazione ai cinetocori a livello del centromero dei cromosomi. Alcuni si legano ai cromosomi, altri vanno da un polo all’altro della cellula (POLARI), altri più brevi si proiettano da tutte le parti del centriolo (ASTRALI).
I cromosomi sono agitati.
METAFASE
I cromosomi di dispongono sulla fascia equatoriale .
ANAFASE
La cellula è deformata , in attesa della citodieresi.
Entra in gioco la polimerizzazione programmata dei microtubuli, che tirano verso i poli i cromosomi. ( entrano in gioco anche degli enzimi che separano i cromatidi a livello dei centromeri). I microtubuli polari si allunano scivolando uno sull’altro grazie alla chinesina per accompagnare l’allungamento della cellula.
TELOFASE
I cromatidi sono dei cromosomi, si formano involucri nucleari intorno ai cromosomi nei due poli. ( saranno i due nuclei).
CITODIERESI/CITOCINESI
Rottura della cellula in posizione mediana. Si forma il nucleolo con i 5 organizzatori nucleari. La rottura è dovuta ad enzimi che depolimerizzano i microtubuli , l’actina forma un anello contrattile che permette di stringere la membrana. Si formano così le due cellule figlie.
La cellula poi si specializzerà.

MORTE CELLULARE
NECROSI
In seguito ad un danno ( meccanico, sostanze tossiche, mancanza di ossigeno). C’è una tendenza al rigonfiamento, arresto delle pompe ioniche, deteriorarsi di membrana plasmatica e degli organelli. Il nucelo si deteriore divenendo otticamente vuoto. A causa della rottura della m.p. c’è una fuoriuscita di organelli, vengono così rilasciate delle sostanze infiammatorie, che i macrofagi cercheranno di demolire con grande difficoltà.
APOPTOSI
Serve anche per il rimodellamento del corpo in fase embrionale. La cellula diventa più piccola, il nucleo diviene più colorabile, poi meno, e poi si divide in parti. Gli organelli funzionano, il contenuto si divide in vacuoli che verranno fagocitati da altre cellule senza produrre danni .


Edited by _Lind@_ - 19/10/2012, 17:22
 
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