ISTOLOGIA 17-19 -24 OTTOBRE

« Older   Newer »
  Share  
_Lind@_
view post Posted on 29/10/2012, 21:37 by: _Lind@_




17 Ottobre 2012
Nel nucleo troviamo zone otticamente vuote e zolle di eterocromatina più colorata ( della eucromatina).
La reazione di FEULGEN ( simile alla PAS) agisce sul desossiribosio per farlo diventare rosso, si vede come il nucleolo ne sia rivestito.
Anche la reazione con l’uso del verde di metile-pironi rende il nucleolo rossso per la presenza di RNA e verde la parte di DNA che lo circonda.
Ci sono cellule che hanno il nucleo con più eucromatina ( cellule uovo) oppure con più eterocromatina ( epiteliali, linfociti).
Nelle cellule nervose è facile riconoscere il nucleolo.
Nelle plasmacellule l’eterocromatina si dispone a raggiera e sull’involucro nucelare.
Il corpo di BARR è uno dei due cromosomi X delle cellule somatiche femminile che sporge dal resto della cromatina oppure è isolato da ridosso dell’involucro. ( serve epr il riconoscimento del sesso enetico in caso di ermafroditismo).
La cromatina è più omeno addensata in baqse alla parte che viene trascritta. Eucromatina è attiva poiché il DNA è despiralizzato , ed è adibito al metabolismo cellulare.
La spiralizzazione è dovuta a proteine dette ISTONI ( 4tipi), il DNA si attorciglia ad un “nocciolo” chiamato NUCLEOSOMA fatto di istoni che si avvolge a sua volta in eterocromatina.
Legami acido-base tengono insieme proteine e DNA.
( negli spermatozoi abbiamo protamina e non istoni).

NUCLEOSCHELETRO
Di tipo proteico ( filamentose) che sono in grado di condensarsi , regolare la forma e che dissolvono prima della divisione cellulare.
Actina crea una rete fibrillare che funge da impalcatura di supporto al DNA , possono entrare in contatto con i filamenti intermedi del citoscheletro che sostiene il nucleo.
LAMINE , lamina fibrosa che si trova subito sotto l’involucro nucleare, scompaiono durante la divisione, sono la base per la ricostruzione dell’involucro.
La MATRICE NUCLARE è la parte amorfa del nucleolo, proteica, sostegno, è la parte meno colorabile.

NUCLEOLO
Visibile soltanto quando la cellula non è in divisione. Il numero di nuceloli può variare in base al grado di sintesi, è ben visibile nelle cellule neoplastiche.
È la macchina della sintesi ribosomica, la sua dimensione è proporzionale al lavoro sintetico della cellula, più grande nelle cellule ghiandolari, nei neuroni, e più piccolo nelle cellule muscolari.
Nel nucleolo c’è una piccola parte di DNA di 5 cromosomi specifici che organizzano il nucleolo.
Si formano gli RNA ribosomiali dall’organizzatore nucleolare.
Componente fibrillare _DNA
Componente granulare ribosomi.
La parte amorfa è la matrice nucleolare.
Ribosomi si formano con proteine che arrivano dal citosol, e hanno attraversato i pori nucleari e sono giunti nel nucleolo per associarsi all’RNA ribosomiale.
I ribosomi poi escono nel citoplasma.
Si è visto ciò con l’utilizzo di precursori radioattivi che sono stati visti nell’RNA, poi nella subunità e poi nel citoplasma.


CICLO CELLULARE
INTERFASE
Un nuovo ciclo cellulare comincia al termine della divisione, quando le due cellule figlie sono ancora molto piccole in confronto alla cellula madre.
In fase G1 la cellula si prepara a sintetizzare, MOMENTO PRESINTETICO e prepara l’mRNA che le servirà per creare gli enzimi per i suoi organelli e per crescrere tornando ad avere il volume inizale.
Prepara anche i centrioli.
Fase S, duplicazione del genoma. Vengono sintetizzate le tubuline e gli istoni.
G2 INTERVALLO POSTSINTETICO comincia a formarsi il fuso mitotico.
La mitosi poi dura 1h circa.
Alcune cellule impiegano settimane o mesi a crescere, la durata di G1 varia per ogni tipo di cellula.
Alcune cellule possono anche non dividersi più, da G1 passre a G0 uscendo dal ciclo ( cellule nervose, le cellule adipose possono rientrare nel ciclo e ricominciare a dividersi).
Ci sono dei meccanismi di controllo prima della duplicazione del DNA G1 ci sono delle proteine che cercano eventuali danni -> in fase S avviene il controllo della duplicazione. ( se il danno colpisce il controllo, il checkpoint non funziona).

Le cellule vengono classificate in :
PERENNI: si dividono raramente o mai (cardiache, neuroni, la maggior parte entra irreversibilmente in G0)
STABILI: hanno una divisione molto lenta, ( fegato, muscoli lisci, osso)
LABILI: cellule epidermiche, in continua divisione.

La meiosi interessa solo le cellule germinali poiché da cellule diploidi si passa adavere cellule aploidi.

MITOSI
PROFASE
Arresto di tutte le sintesi, la cellula si è rigonfiata. I microtubuli si depolimerizzano , le tubuline stanno organizzando il fuso. All’interno del nucleo si addensa in cromosomi, poco addensati. Il centromero tiene insieme i cromatidi. Il nucleolo comincia a disperdersi.
PROMETAFASE
L’involucro si dissolve e frammenta in vescicole di REG che poi non possono essere riconosciute.
3 dei microtubuli si pongono in relazione ai cinetocori a livello del centromero dei cromosomi.
Alcuni microtubuli si legano ai cromosomi ( Cromosomi del cinetocore), alcuni vanno dalla parte opposta della cellula ( CROMOSOMI POLARI) , altri si proiettano in tutte le distanze dai centrioli (CROMOSOMI AUSTRALI). I cromosomi sono agitati.
METAFASE
I cromosomi si dispongono sulla piastra equatoriale, ( si può rompere la cellula e fare mappe cromosomiche).
ANAFASE
La cellula è deformata, in attesa della citodieresi. Entra in gioco la depolimerizzazione progressiva dei microtubuli che tirano in alto e in basso i cromosomi. Partecipano anche degli enzimi che separano i cromatidi. Si prolungano i microtubuli polari scivolando uno sull’altro attraverso la chinesina per accompagnare l’allungamento della cellula.
TELOFASE
I cromatidi diventano veri e propri cromosomi, si formano involucri nucleari ai due poli, intorno ai cromosomi si andranno a formare i nuovi nuclei.
CITODIERESI/CITOCINESI
Rottura della cellula in posizione mediana. Si forma il nucleolo coi 5 organizzatori nucleari. La rottura è dovuta ad enzimi che depolimerizzano i microtubuli, da actina che crea un anello contrattile. Così si ha la formazione di due cellule figlie.
La cellula poi si specializzerà.

MORTE CELLULARE
NECROSI
In seguito ad un danno meccanico, sostanze tossiche, mancanza di ossigeno..
C’è una tendenza al rigonfiamento, arresto delle pompe ioniche, deterioramento della m.p. e degli organelli.
Il nucleo si deteriora fino a diventare otticamente vuoto.
Quando si ha la rottura della m.p. fuoriesce il contenuto , si ha la Flogosi, il rilasciamento di sostanze infiammatorie che i macrofagi cercheranno di demolire per evitarne la diffusione.
APOPTOSI
Serve anche per il modellamento del corpo in fase embrionale, e si trova come processo per la formazione dell’epidermide.
La cellula diventa più piccola, il nucleo più colorabile, successivamente meno e poi si divide in parti. Gli organelli funzionano , il contenuto si divide in vacuoli che verranno fagocitati senza produrre danni per gli altri.

19 OTTOBRE 2012

GIUNZIONI INTECELLULARI
Possono essere di ADESIONE o di COMUNICAZIONE.

ADESIONE:
FASCIA OCCLUDENTE : ZONULA OCCLUDENS
È la più vicina alla zona libera, lega più di due cellule. Impedisce che fuoriesca del contenuto dal lume nello spazio intercellulare , ad esempio nelle cellule intestinali tutto deve essere assorbito dai villi.
È costituita da una serie di proteine di trans membrana che comunicano creando una specie di saldatura; le due membrane non sono fuse.
L’impermeabilità venne scoperta con l’uso di un tracciante che , se iniettato nel lume, non veniva rilevato al di sotto delle cellule e viceversa.
Mantengono ferma la composizione della membrana plasmatica, impendendo che certe proteine si spostino dall’apice della cellula.
FASCIA ADERENTE/ ZONULA ADERENS
È una cintura più debole, non impermeabilizza, ma tiene vicine le cellule attraverso una fascia puntellata di actina che possa permettere un certo movimento.
L’actina proviene dall’interno della cellula,serve a trasmettere forze motrici. L’actina si collega al versante citoplasmatico della m.p. delle due cellule. L’actina è collegata a delle proteine integrali di membrana CADERINE che funzionano in base alla concentrazione di calcio, e che permettono il movimento di cellule vicine. Le caderine evitano che l’actina fuoriesca dalla m.p. .
L’insieme della fascia occludente e di quella aderente da il QUADRO DI CHIUSURA.
DESMOSOMA/ MACULA ADERENS
È un meccanismo per rimanere vicine, composto da due metà simmetriche , speculari, giustapposte, visibile al MO.
Si osserva una zona opaca agli elettroni su cui convergono TOLOFILAMENTI ( citocheratine) che si piegano a gomito su piastre di natura proteica ( DESMOPLACHINE, proteine di connessione) attaccate al versante citoplasmatico delle due membrane a contatto. C’è uno spazio di 15nm tra le due membrane, tale struttura conferisce rigidità e resistenza meccanica. Ci sono delle proteine di trans membrana che si proiettano nell’ambiente extracellulare interagendo tra loro, CADERINE. L’interazione crea una piccola membrana opaca agli elettroni.
EMIDESMOSOMA
Non è fatto da due metà , ma da una sola piastra che si lega alla base di una cellula col tessuto connettivo sottostante. I filamenti non si ripiegano ma si inficcano, nella piastra di attacco troviamo INTEGRINE e non caderine.

COMUNICAZIONE
GAP JUNCTION/GIUNZIONI COMUNICANTI/NEXUS
Mette in comunicazione cellule che possono scambiarsi anche materiale molto piccolo ( 2nm). Tondeggiante è formato da tantissime particelle che creano piccoli canali tra le due cellule ( sono disposte nella regione basol-laterale, in profondità) . ogni GAP è formato da più particelle CONNESSONI a simmetria esagonale , e quelli di una cellula combaciano perfettamente con quelli dell’altra.
I connessoni sono di natura proteica, ( CONNESSINE) , i canali possono chiudersi o aprirsi.
Lavorano in relazione al pH e alla concentrazione di calcio. Sono importanti sia nel differenziamento , che nella cellula adulta. Le cellule che entrano in contatto sono dello stesso tipo, i connesoni partecipano al riconoscimento cellulare, sono diversi per ogni tipo cellulare.

Dalla totipotenza dello zigote ( che potenzialmente può diventare ogni tipo di cellula) passiamo alla MULTIPOTENZA di esoderma, mesoderma ed ectoderma e all’UNIPOTENZA delle cellule differenziate che esprimono il 3% del loro genoma.

TESSUTI
EPITELIALE ( di derivazione endo/meso/ectodermica)
CONNETTIVO ( dal mesenchima di derivazione mesodermica)
MUSCOLARE ( dal mesenchima che arriva dal mesoderma)
NERVOSO ( dall’ectoderma).

TESSUTO EPITELIALE
-epiteli di rivestimento ( copre le superfici interne ed esterne )
-ghiandolari ( elaborano secreti)
-sensoriali ( recepiscono stimoli chimici e fisici senza rielaborarli)
-particolarmente differenziati (danno luogo a strutture che svolgono funzioni particolari: capelli, peli, smalto dei denti, cristallino)

Le cellule sono molto vicine, 15/20nm , non sono fuse. È presente pochissima sostanza fluida intercellulare.

EPITELI DI RIVESTIMENTO
Dipendono dalla concentrazione di calcio.
Rivestono la superficie esterna del corpo, cavità che comunicano con l’esterno ( bocca, esofago, urogenitale , respiratoria), e cavità che non comunicano con l’esterno ( vasi, cavità sierose, pleure).
Sviluppano sistemi di coesione ( glicocalice, giunzioni cellulari, interdigitazioni per incastrarsi tra di loro).
Hanno un ‘elevata capacità riproduttiva in base alla loro sede ( per rimpiazzare eventuali danni frequenti).
Possono avere funzioni protettiva, assorbimento, secrezione, scambio di gas.
Non sono vascolarizzati, ma prendono i nutrienti dal tessuto connettivo vicino. ( vi è un rapporto molto ristretto).
Sono innervati, tra le cellule troviamo terminazioni nervose ( no nello stomaco, intestino e utero).
Poggiano su tessuto connettivo e sono divisi da questo con una membrana basale proteica che impedisce lo spostamento di cellule verso il connettivo, e che come filtro, regola entrambe le zone. Tale membrana avrà andamento diverso in base al numero di strati : 1 strato : lineare, più strati: ondulata per avere una maggior superficie di scambio. La membrana è PAS positiva poiché fatta di glicoproteine e proteine di adesione.
Si possono riconoscere : una base e una zona libera e delle facce laterali.
Possono essere presenti ciglia.

CUTE ( epidermide + derma)
MUCOSA/ TONACA MUCOSA ( epitelio + lamina/tonaca propria)
SIEROSE ( mesotelio + lasso connettivo )

Un organo cavo delimita un lume, dall’interno all’esterno :
mucosa ( epitelio + lamina propria)
strato di connettivo
sottomucosa
muscolatura liscia
epitelio viscerale

le cellule possono essere PIATTE o PAVIMENTOSE, CUBICHE o ISOPRISMATICHE , CILINDRICHE o BATIPRISMATICHE.

GLI epiteli possono essere:
MONOSTRATIFICATI/SEMPLICI ( piatti, cubici, cilindrici con ciglia o no , magari con villi)
PSEUDOSTRATIFICATO/PLURISERIATO/PLURIFILARE cellule più o meno alte che poggiano tutte sulla membrana basale. Posso distinguere una tipologia cigliata o no.
PLURISTRATIFICATO/COMPOSTO piatto, cubico, cilindrico (cigliato e non cigliato) in base alla forma delle cellule che si affacciano sulla parte libera.
EPITELIO DI TRANSIZIONE , nella vesciava, non posso stabilire che forma abbia poiché cambia la forma e anche il numero di strati.

EPITELIO MONOSTRATIFICATO PIATTO
È poco sollecitato, le cellule fanno passare gas. Tipico quindi degli ALVEOLI POLONARI, O DEI PICCOLI VASI SANGUIGNI.
Le cellule sono interdigitale, possono far passare tra di loro degli anticorpi.
ENDOTELIO riveste i vasi ( ep. Mono. Piatto) il capillare può essere così piccolo che i globuli rossi devono piegarsi, rallentando .
I capillare possono essere otticamente vuoti o presentare un globulo rosso in sezione.
Tra cellule piatte si sviluppano adesioni. Le vescicole di transcitosi permettono il trapasso di sostanze di rifiuto e di nutrienti.
I capillari possono essere CONTINUI, se non fanno passare molecole grandi, oppure FENESTRATI ( con pori) e GRANDEMENTE DISCONTINUI se le fenestrature sono molto grandi e lasciano passare anche grosse molecole. ( nella milza, dove abbiamo l’emocateresi ).

24 ottobre 2012
EPITELIO MONOSTRATIFICATO DELLE SIEROSE : MESOTELIO
Viene preparato per schiacciamento sul vetrino.
Le cellule sono interdigitale , non perché subiscono insulti meccanici, ma perché è necessario l’avvicinamento con eventuale passaggio di cellule.
Ricopre le cavità non in comunicazione con l’esterno. Cavità addominale, toracica, pleurica, pericardica. La sierosa ricopre la cavità e continua sugli organi ( pleura viscerale e parietale).
EPITELIO MONOSTRATIFICATO CUBICO
Il nucleo è circolare, la base è circa uguale all’altezza. Lo troviamo nella superficie libera dell’ovaio, nei dotti escretori, nel dotto collettore del rene. Può presentare delle specializzazioni apicali o laterali.
Nel tubulo renale: vengono effettuati dei trasporti contro gradiente, quindi abbiamo una polarità morfofunzionale coi mitocondri alla base con delle introflessioni e microvilli apicali per avere una maggior superficie di assorbimento.
EPITELIO MONOSTRATIFICATO CILINDRICO
Non cigliato ( nell’intestino tenue).
Il nucleo è allungato, la cellula può svolgere compiti supplementari. La mucosa sottostante è estroflessa a formare dita ( villi).
Le ciglia hanno un larghezza maggiore del potere di risoluzione del MO, se non si distinguono sono microvilli che formano l’ORLETTO STRIATO/ A SPAZZOLA
Tale tessuto coi microvilli è per lo più nell’intestino tenue.
Microvilli contengono actina stabilizzata da altre proteine, lateralmente troviamo giunzioni occludenti , fasce di adesione, desmosomi, gap e membrana basale, tessuto connettivo.
Nei dotti escretori abbiamo i mitocondri alla base con introflessioni per il riassorbimento.
CIGLIATO lo abbiamo nella tuba uterina per aumentare la progressione degli spermatozoi e l’avanzamento dell’ovulo. Le ciglia muovono il secreto delle cellule mucipare.
( nell’intestino il secreto delle mucipare serve a proteggere tutte le altre cellule).
EPITELIO PSEUDOSTRAFICATO non cigliato Epididimo ( raccoglie gli spermatozoi che avanzano acquisendo capacità motoria).
Ci sono cellule coi nuclei tondi e con nuclei allungati. Sembrano esserci dei ciuffi di microtubuli che fanno un pennacchio molto esteso ma sono immobili STEREOCIGLIIA IMMOBILI, hanno struttura conica, ma senza base.
Cigliato: vie respiratorie, cavità nasali, paranasali, laringe,).
Le ciglia sono distinguibili , si vedono i corpuscoli basali , cellule cigliate alte e basse .
( il pluristratificato cigliato si trova solo nell’epiglottide).
Le ciglia battono spingendo il muco verso l’altro in modo tale da portare il pulviscolo in alto. ( i fumatori hanno ciglia meno efficaci, cellule meno cigliate ).
EPITELIO PLURISTRATIFICATO PIATTO
NON CHERATINIZZATO
Lo troviamo nella vagina, nell’esofago, intestino retto , bocca, cornea.
Proteggono dagli urti meccanici, sono mucose che devono essere mantenute umide grazie al secreto ghiandolare.
Se le cellule dello strato più superficiale presentano il nucleo, vuol dire che non è cheratinizzato.
C’è uno strato germinativo in cui le cellule effettuano una MITOSI BIVALENTE, ovvero una delle due cellule rimane con le sue caratteristiche staminali, mentre l’altra matura, avanzando negli altri strati dell’epitelio.
Le cellule dello strato superficiale sono poi destinata a staccarsi a causa degli stress subiti dall’epitelio.
CHERATINIZZATO
Lo troviamo nell’Epidermide ( che assieme al Derma, il tessuto connettivo, forma la CUTE/PELLE).
Le cellule si riempiono di cheratina per proteggerci.
Il tessuto connettivo forma creste, da cui partono le papille dermiche, il confine tra derma ed epidermide è detto giunzione epitelio dermica.
In superficie si trovano le cellule non nucleate.
L’epidermide è innervata, non vascolarizzata, c’è quindi un forte scambio tra derma ed epidermide.
( le impronte digitali rappresentano la sinuosità del derma ).
Ci sono diverse cellule che formano l’epidermide
-CHERATINOCITI subiscono la CITOMORFOSI CORNEA , il processo di modificazione della cellula che la porta ad aggiungere sempre più cheratina al suo citoplasma fino a farla morire. Comincia nello strato più profondo dell’epidermide e matura man mano che la cellula progredisce tra i diversi strati.
-MELANOCITI producono la melanina che poi distribuiscono alle cellule vicine.
-CELLULE DI LANGERHANS hanno funzione difensiva e sono prodotte dal midollo osseo.
-CELLULE DI MERKEL sono recettori tattili.

L’epidermide è formata da diversi strati:
-CORNEO formato da squamette che tendono a staccarsi
-LUCIDO ( non sempre presente, solo nelle parti di pelle più spessa)
-GRANULOSO è pienissimo di granuli
-SPINOSO
-BASALE/GERMINATIVO unico strato


Edited by _Lind@_ - 3/11/2012, 09:17
 
Top
0 replies since 29/10/2012, 21:37   510 views
  Share