ISTOLOGIA 26 -31 OTTOBRE 5-7 NOVEMBRE

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_Lind@_
view post Posted on 15/11/2012, 18:24 by: _Lind@_




26 OTTOBRE 2012
I diversi strati dell’epidermide hanno una diversa colorabilità.
BASALE
Il nucleo è grosso, il citoplasma scarso, è formato da 1 o 2 strati di cellule alte e cubiche. Le membrane hanno emidesmosomi, ( interagiscono con le strutture fibrillari del tessuto connettivo). Hanno desmosomi per rimanere aderenti alle altre cellule ( grazie alla caderine). Sono ricche di polisomi liberi per la produzione di cheratine che formanoi i filamenti intermedi TONOFILAMENTI che si raggruppano in TONOFIBRILLE.
Hanno un citoplasma basofilo, contengono pigmento che deriva dai melanociti.
SPINOSO chiamato così perché le cellule si coattano con la preparazione del vetrino e sembrano avere delle piccole spinette.
È formato da più ordini di cellule, con tantissimi desmosomi ( per non separarsi con insulti meccanici) e molti più tono filamenti. Ci sono tanti polisomi liberi, per una cospicua sintesi di cheratine e proteine che rendano più impermeabile la m.p. ( per evitare la perdita di H20). Queste proteine formano i corpi lamellati, cheratinosomi strutture che contengono lipidi che vengono riversati all’esterno. La involucrina e la loricrina rinforzano invece il versante citoplasmatico. Ci sono granuli di melanina più o meno compatti. Le cellule cominciano ad appiattirsi ed il nucleo è più pallido.
GRANULOSO
Le cellule sono molto colorabili, il nucleo è invece molto pallido. È formato da 2/3 strati di cellule ancora più piatte. I desmosomi più superiori sono modificati, hanno una minor efficienza. I granuli sono formati da materiale dalla forma irregolare; CHERATOIALINA ( sono tono filamenti tenuti insieme da una serie di proteine che insieme danno il precursore della CHERATINA). La m.p. è fortemente inspessita . il nucleo diventa ancora più pallido perché la cellula sta andando incontro alla morte programmata, il nucleo non controlla più le sintesi più importanti.
LUCIDO
Presente nei palmi di mani e piedi , è formato da 1 o 2 strati , il citoplasma è sia acidofilo che basofilo.
I cheratinociti hanno un aspetto traslucido dovuto alla presenza della ELEIDINA, lo stadio successivo della cheratoialina. Il nucleo è nella fase successiva di degenerazione.
CORNEO
È più o meno alto in base alla posizione del corpo in cui si trova. Le cellule sono completamente piene di cheratina. Il nucleo non c’è più, le cellule sono squamette piene di cheratina matura e impacchettata.
La membrana è rinforzata, non essendoci più desmosomi lo strato si desquama.
In unghie e capelli non abbiamo desquamazione perché è altamente differenziato e lo strato corneo rimane aderente.
( le pomate e le creme funzionano perché non ci sono giunzioni occludenti ma solo desmosomi, quindi possono essere assorbite).

MELANOCITI
Hanno “dita” che si infilano fra le cellule. Ci sono amminoacidi che compongono enzimi per creare il pigmento grazie ad un precursore. Dal Golgi gemmano i MELANOSOMI diventano più scuri perché l’enzima continua a lavorare il suo substrato. Arrivano alle estroflessioni del melanocita.
I raggi UV stimolano gli enzimi dei melanosomi, aumenta la produzione di melanina che viene ceduta alla cellule vicine. I melanosomi diventano più scuri.
Negli anziani diminuisce l’attività secernente dei melanociti.
CELLULE DI LANGHERANS
Hanno tante digitazioni , provengono dal midollo osseo, possono difenderci poiché sono in grado di muoversi e di venire a contatto con antigenie muoversi nuovamente verso i linfonodi. Diminuiscono in numero dopo forti esposizioni ai raggi solari.
CELLULE DI MERKEL
Hanno digitazioni, sono situate in profondità, sono recettori tattili molto delicati, non sanno rielaborare la sensazione, quindi sono a contatto con terminazioni nervose.

EPITELIO PLURISTRATIFICATO CUBICO O CILINDRICO
NON CIGLIATO: poco rappresentato : URETRA MASCHILE
CIGLIATO : EPIGLOTTIDE

EPITELIO DI TRANSIZIONE
Non posso definirlo perché cambia forma e numero di strati .
Nella vescica ( cambia in base a se è piena o no), uretra e ureteri.
Ci sono 3 strati:
Basale; sono cellule piccoline.
Intermedi: cellule allungate che scivolano una sull’altra quando è piena la vescica, hanno invaginazione e introflessioni per poter avere la superficie necessaria ad appiattirsi.
Superficiali : ( a cupola pronunciata quando vuota, appiattita quando piena. Presentano il glicocalice, spesso binucleate, giunzioni d’adesione e occludenti e desmosomi per evitare il passaggio di urina. La parte inferiore ha concavità per far incastrare le cellule sottostanti PIRIFORMI.

RIGENERAZIONE DEGLI EPITELI
C’è sempre uno strato di cellule rigeneranti in ogni epitelio , la velocità di rigenerazione varia ed è caratteristica per ogni tessuto. ( l’intestino si rinnova ogni 3 giorni, l’epidermide ogni 15/20 gg in continuazione). In coltura le cellule dell’epidermide migrano e cambiano forma per riparare una ferita. ( le mitosi sono più intense di notte). Mesotelio ed endotelio rigenerano in modo più lento perché hanno origine embriologica diversa.

EPITELIO GHIANDOLARE
È formato da cellule che hanno una spiccata capacità di produrre secreto e di rilasciarlo. Si formano durante la vita prenatale con 2 diversi destini: ESOCRINE O ENDOCRINE.
L’Epitelio prolifera da un nucleo su un epitelio di rivestimento sopra un tessuto connettivo per poi cadervi dentro. Il gettone solido di cellule che si forma può continuare a scendere rimanendo a contatto con l’epitelio di rivestimento ( si differenziano delle cellule che fanno da collegamento tra epitelio e adenomeri (ammasso di cellule che producono secreto) che fa convogliare sulla superficie di rivestimento)-> GHIANDOLA ESOCRINA
Oppure possono non avere un collegamento con l’epitelio di rivestimento e quindi si associano ad un capillare in cui riversano il secreto GHIANDOLA ENDOCRINA.

GHIANDOLE ESOCRINE
Alcune hanno secrezione continua, altra ritmica ( seguendo stimoli nervosi, chimici, visivi, fisici). Il controllo a volte è gestito dal sistema nervoso autonomo, da ormoni.
Le cellule possiedono polarità morfofunzionale. ( Non solo le ghiandole sanno elaborare prodotti da rilasciare).

UNICELLULARI
PLURICELLULARI
Localizzazione: INTRAPARIETALI
INTRAEPITELIALI
EXTRAEPITELIALI
EXTRAPARIETALI
Qualità del secreto: SIEROSO
MUCOSO
MISTO
Modalità di secrezione: MEROCRINA
APOCRINA
OLOCRINA
Forma adenomero: TUBULARE
ACINOSA
ALVEOLARE
Comportamento del dotto escretore: SEMPLICE
COMPOSTA

Le cellule MUCIPARE caliciformi sono ghiandole unicellulari, svolgono un’attività secretoria indipendente.
Ha forma di calice, il cui piede in cui giace il nucleo sopra il RER che elabora il precursore glicoproteico ,poggia sulla membrana basale. Il mucinogeno viene esocitato, e con l’acqua diventa MUCO. Queste cellule sono PAS positive , se trattate con ematossilina ed eosina il muco si scioglie.

Se la ghiandola si è specificata senza oltrepassare il connettivo è INTRAEPITELIALE ( nasale, laringe, uretra). Se arriva nella tonaca mucosa ( lamina propria) , si chiama Ghiandola Mucosa: EXTRAPEPITELIALE e INTRAPARIETALE. Ci sono ghiandole che pur essendo fuori dalla parete producono secreto da riversare nell’organo ( PAROTIDE) EXTRAPARIETALE.

A seconda del secreto le cellule assumono una particolare morfologia e colorabilità.
SIEROSO: proteico, cellule si colorano molto bene, il citoplasma è colorabile, la cellula ha forma di piramide tronca, apice da dove fuoriesce il secreto è più stretta. Contengono una grande quantità di REG ( infatti è basofila alla base) , granuli di secrezione di zimogeno. Contiene poco Golgi perché il secreto è proteico.
MUCOSO: le cellule sono più tozze, il secreto è il mucinogeno. Le cellule sono quindi piùù chiare perché il contenuto si scioglie a meno che venga preservato. Il nucleo è schiacciato alla base, hanno meno REG e più Golgi perché il secreto è glicoproteico. ( il Golgi si trova sopra il nucleo).
MISTA: ci sono cellule colorabile e altre meno, alcune tondeggianti e alte tozze più chiare. I due secreti si mischiano.

La secrezione MEROCRINA, tipica di quasi tutte le ghiandole prevede la liberazione del solo secreto: una vescicola dal Golgi si fonde alla m.p. senza perdita di membrana né cambiamento di forma, poiché poi la vescicola viene riciclata.
In quella APOCRINA le cellule diventano più basse, si forma una gemma che si stacca con citoplasma e m.p. ( il secreto è lipidico, e fermenta dentro la vescicola.
Nella secrezione OLOCRINA le cellule vengono perse col secreto, si riempiono di secreto lipidico e muoiono. La ghiandola deve quindi avere uno strato basale di cellule staminali per rigenerarsi.

Struttura TUBULARE dell’adenomero, allungata, con lume all’interno.
ACINOSA : le cellule sono tozze, a forma di piramide tronca, senza un grandissimo lume.
ALVEOLARE: il lume è molto grande e vuoto.

Le ghiandole si dicono SEMPLICI se l’adenomero riversa il secreto in un unico dotto escretore, se ci sono più adenomeri , ci sono diversi condotti escretori con calibro diverso, via via più grande, che si raccordano in un dotto più grosso, queste ghiandole si dicono quindi COMPOSTE.

29 OTTOBRE 2012
TUBULARI SEMPLICI: il secreto si muove nel lume individuato dal tubulo stesso. STOMACO, INTESTINO ( TENUE E CRASSO) E UTERO.
Il tessuto intestinale si invagina nel tessuto connettivo in cripte di LIEBERKHUV , le stesse cellule dell’epitelio formano la ghiandola:
cellule assorbenti coi microvilli ( enterociti)
mucipare
etero endocrine producono ormoni
cellule staminali che scivolano sulla membrana basale per risalire i diversi strati e far fronte alla perdita di cellule invecchiate all’apice del villo.
Cellule del Paneth elaborano enzimi ( lisozima lisa la parete dei batteri).
L’intestino crasso non ha villi , il tessuto si invagina senza raggiungere la tonaca muscolare, per formare tubuli. ( ci sono molte mucipare per lubrificare l’avanzamento delle Feci). Mancano le cellule del Paneth.
Nella mucosa uterina il lume è più grosso , le cellule secernenti cambiano il secreto in base al periodo del ciclo. Non c’è evidenza di un dotto escretore.
TUBULARI SEMPLICI GLOMERULARI: le cellule epiteliali si invaginano nel derma avvolgendosi , il dotto è evidente perché si colora in modo diverso. Si formano strutture più o meno circolari e più o meno colorabili. GHIANDOLE SUDORIPARE ESOCRINE.
Nel vetrino vedo tessuto connettivo, cellule a mutuo contatto che delimitano un piccolo lume ad 8. Cellule più scure e più chiare, masse divise da connettivo.
Nelle sudoripare ci sono due strati di cellule nell’adenomero.
Le cellule più scure sono quelle del condotto escretore. Si vedono tentacolini ( di cellule mio epiteliali che contengono citocheratine, actina-miosina per contrarsi, hanno origine ectodermica) che si proiettano verso le cellule per cercare di spremere l’adenomero per far arrivare il secreto al dotto, si trovano a ridosso delle cellule secernenti ma sotto la membrana basale.
TUBULARI SEMPLICI RAMIFICATE
Hanno più lobi che convogliano in un unico dotto , si vede un’unica struttura che collega con l’epitelio superiore ( stomaco).
Ghiandole duodenali del Brunner nella sottomucosa . Ci sono strutture allungate vuote ( il muco si è sciolto) i tubuli, che riversano il loro contenuto nelle cripte.
ACINOSE SEMPLICI
Nelle vie respiratorie , tessuto connettivo sotto una pseudo ramificato cigliato.
ALVEOLARI SEMPLICI ghiandola sebacea ( olocrina) sono associate ai peli, contraendosi il muscolo, viene spremuto adenomero. Le cellule più centrali hanno pochissimo nucleo, si romperà la membrana plasmatica e riversare il contenuto lipidico.

COMPOSTE
Sono delimitate da una capsula di tessuto connettivo si spinge tra gli adenomeri e li divide in lobuli e lobi.
Attorno all’adenomero c’è la membrana basale. Sono riccamente vascolarizzate e innervate.
PARENCHIMA: è la componente secernente.
STROMA: tessuto connettivo che sostiene e ha funzione trofica.
CONDOTTI: intercalari ( dai singoli adenomeri)-> striati ( solo nelle ghiandole salivari, in cui viene modificata la saliva)-> intralobulari-> lobulari-> lobari-> principale.
Sono tutti circondati da uno stroma connettivale.
Nel vetrino si vedono lobuli divisi da connettivo, lume circondato da connettivo.
PANCREAS ENDOCRINO
[ nucleo tondeggiante: dotto, nucleo piatto: vaso cellule colorabili: sierose]
PAROTIDE
ghiandola acinosa composta + cellule cilindriche plissettate con lume grande ( è un dotto Striato): ghiandola salivare a secrezione sierosa.
TUBULO ACINOSA COMPOSTA a secrezione mista ( adenomeri mucosi più chiari col nucleo alla base, e sierosi colorati con nucleo tondeggiante). I tubuli mucosi sono incappucciati da mezzo acino sieroso ( Mezzaluna del GIANNUZZI) , i condotti sono di diverso calibro.
Il secreto sieroso riesce ad arrivare al lume del tubulo mucoso grazie a spazi detti CAPILLARI DI SECREZIONE , per poi mescolarsi all’altro secreto.
TUBULO ALVEOLARE lume ampio dell’adenomero, secreto addensato all’esterno, abbiamo delle bolle che partono dall’apice: secrezione APOCRINA : ghiandola mammaria.
Prostata: alveoli strani, cellule di rivestimento alte e basse: secreto proteico ( unico caso).

GHIANDOLE ESOCRINE
viene persa la connessione con l'epitelio di rivestimento, il secreto viene esportato nei capillari.
Derivanti dall'ectoderma: ipofisi,epifisi. Mesoderma: surrenale, gonadi. Ectoderma: tiroide, paratiroidi, isole di Langerhans.
Il flusso ematico permette la circolazione degli ormoni che possono raggiungere gli organi bersaglio poiché essi hanno recettori specifici.
Gli ormoni sono messaggeri per la sintesi o il blocco di certe reazioni.
Le cellule non sono molto polarizzare, devono essere a contatto con il capillare quindi presentano un POLO VASCOLARE. Ci sono capillari fenestrati con andamento sinusoidale per avere maggior superficie di contatto con le cellule. L'ormone deve attraversare la membrana basale e quella del capillare. L'ormone può essere riversato nel circolo ematico e raggiungere l'organo bersaglio, oppure essere riversato nel connettivo e agendo nelle vicinanze ( attività PARACRINA),oppure per autoregolarsi ( attività AUTOCRINA).
Vengono divise in base al tipo di ormone prodotto:
PROTEICO sono le più comuni, può esserci secrezione ritmica. Possiedono molto REG, poco apparato di Golgi, granuli variabili maa abbastanza omogenei, mitocondri laminari. ( isole di Langerhans, lobo anteriore dell'ipofisi). ACIDOFILE
GLICOPROTEICO possiedono REG e Golgi in quantità perché occorre la glicosilazione. Sono PAS positive,( cellule basofile dell'adenoipofisi).
AMMINICO contengono ormoni in granuli, REG, Golgi. Si colorano con sali di cromo e argento. ( midollare del surrene, sistema endocrino diffuso).
STEROIDEO contengono REL, mitocondri tubulari, gli ormoni non si accumulano, nel citoplasma ci sono gocce di lipidi circondate da REL. ( corpo litro, corticale del surrene dall'aspetto schiumoso).

31 OTTOBRE 2012
Le ghiandole endocrine possono essere unicellulari o pluricellulari ( ed organizzarsi in un parenchima endocrino). In base all'organizzazione del parenchima si dividono in:
SISTEMA ENDOCRINO DIFFUSO Cellule singole frapposte ad epiteli di rivestimento. Nelle cripte troviamo il Sistema Enteroendocrino ( gastrointestinale) con una quarantina di ormoni diversi. Possono avere morfologia piramidale affacciandosi al lume dell'organo ( tipo aperto) con microvilli apicali che fungono da sensori. Tondeggianti di tipo chiuso, poggiano sulla membrana basale, non affacciandosi al lume. Hanno diversi tipinei granuli. Possono essere ARGENTAFFINI riducono l'argento, ARGIROFILE legano argento ma non lo riducono, CROMAFFINI legano il cromo.APUD assumono ammine e le trasformano in ammine biogene. Possono svolgere attività paracrina ed endocrina. Nella parte pilorica dello stomaco viene prodotta la gastrina che influenza l'attività delle cellule gastriche,la motilina influenza il movimento delle cellule gastriche.
INTERSTIZIALI piccoli gruppi di cellule, non sono organi perché non sono rivestite da una capsula di connettivo. ( ovaio, testicolo, rene). Nel testicolo troviamo le cellule del Leydig di derivazione mesenchimale, influenzate dall'ipofisi producono testosterone che possono immettere in circolono oppure diffondere fino alle vicine cellule del Sertoli coi recettori specifici. Contengono molto REL e mitocondri tubulari.
A CORDONE ( corticale del surrene, corpo luteo) che possono essere anche a NIDI(ipofisi) o a ISOLE ( isole di Langherans, non hanno una capsula, ma connettivo reticolare)-> zone bianche nel tessuto ghiandolare esocrino acinoso e sieroso delimitate da sottilissima rete connettivale. Si trovano 4 tipi di cellule con reazioni immunocitochimiche Beta INSULINA 75%, Alfa GLUCAGONE 15%, Delta SOMATOSTATINA 5% F PP PEPTIDE PANCREATICO 5% .
IPOFISI divisa in ADENOIPOFISI/ IPOFISI GHIANDOLARE/ ANTERIORE e NEUROIPOFISI /IPOFISI NERVOSA. L'adenoipofisi è divisa in parte distale o lobo anteriore, parte tuberale e parte itermedia. La neuroipofisi è divisa in eminenza mediana, peduncolo ipofisario e processo infundibolare. Le cellule ipofisarie sono state divise in base alla funzione. Stimola : tiroide col tireotropo, ghiandola mammaria e testicolo con la prolattina, la corticale del surrene con l'adrenocorticotropo, la cartilagine metafisaria con l'ormone della crescita STH somatotropo, ovaio e testicoli con gonadotropi follicolostimolante o luteinizzante. Sono presenti cellule con diverse affinità coi coloranti.
….
GHIANDOLE SURRENALI
CORTICALE parte più periferica, sotto la capsula, di derivazione mesodermica. divisa in:
ZONA GLOMERULARE più colorabile, le cellule sono ravvicinatee a gomitoli, I dotti non si vedono, è quindi una ghiandola endocrina. Si affacciano usi capillari. Producono ormoni per la regolazione dei liquidi nel corpo, sono acidofile.
ZONA FASCICOLATA più chiara, ha una struttura cordonale più evidente , produce i glicocorticoidi, ormoni steroidei, sono più chiare per la presenza di REL e mitocondri tubulari.
ZONA RETICOLARE più colorata , con spazi per i capillari, produce androgeni, è + acidofila.

MIDOLLARE presenta cellule più chiare non è controllata dal lobo anteriore dell’ipofisi, ma dal SN simpatico. Produce adrenalina e noradrenalina che sono cromo affini, ormoni da stress che aumentano reattività e battito cardiaco.

PARATIROIDI derivano dall’entoderma, sono 4, nella parte posteriore della tiroide, sono cordoni irregolari circondati da una capsula di connettivo , cellule ossifile, più colorabili , ci sono molti mitocondri.

FOLLICOLI come la Tiroide, divisa in lobi e lobuli, presenta una cavità follicolare con struttura sferica cava. Tutte le cellule poggiano sulla membrana basale, c’è una fitta rete di capillari e tessuto connettivo.
Si vedono masse di strutture circolari e connettivo.
Ci sono cellule basse, alte, mediamente alte, cubiche, c’è il dubbio di un dotto escretore. ( se fossero acini sarebbero cellule piramidali, alveoli avrebbero cellule della stessa altezza) . il contenuto non c’è per la preparazione del preparato. Le cellule hanno diverso grado di colorazione e condensazione del contenuto.
Il contenuto si chiama COLLOIDE contiene tireocglobulina, stato intermedio degli ormoni tiroidei, la cellula all’impulso dell’ipofisi, riprende la tiroidina la modifica e la secerne dal basso.
Le cellule non secernenti hanno un follicolo con cellule basse.
Doppia polarità, accumulano la tiroidina all’interno del follicolo per poi riassorbirla ed emetterla dal basso. tra le cellule si trovano giunzioni occludenti e fasce di adesione.
L’estremità basale poggia sulla membrana , dai vasi arrivano gli amminoacidi che attraverso REL e Golgi escono dalla cellula attraverso vescicole. Le cellule hanno recettori per il TSH e riprendono la tiroidina grazie a dei microvilli apicali, la modificano grazie ai lisosomi e la liberano dal versante basale per rimetterla in circolo. Nel vetrino vedo bolle di riassorbimento.
Su ciascuno follicolo ci sono cellule che non si affacciano al lume , sono cellule C a contatto coi capillari sanguigni che producono calcitonina ( ormone peptidico che blocca l’erosione del tessuto osseo).

5 NOVEMBRE 2012
EPITELI SENSORIALI
Sono in grado di recepire stimoli e trasmetterli ai neuroni attraverso la giunzione CITONEURALE. Sono cellule sensoriali secondarie ( poiché quelle nervose sono primarie) . rispondono a stimoli chimici ( gustativi) , meccanici ( acustici, statici, gravitazionali). Sono presenti anche in altri epiteli di rivestimento.

Le cellule GUSTATIVE sono a forma di bocciolo: CALICI GUSTATIVI ( sono nella lingua, un tessuto epiteliale pluristratificato piatto). Hanno l’estremità più scura rivolta alla superficie libera. Nel calice abbiamo 3 tipi di cellule, 2 allungate ( 1 chiara e una scura) e 1 tipo che non si affaccia all’esterno. Sono presenti giunzioni occludenti e fasce d’adesione.
Le cellule chiare sono cellule gustativi che presentano microvilli detti PELI GUSTATIVI che si affacciono sul polo gustativo e sono chemiorecettori. Le cellule più scure sono quelle di sostegno e alla base troviamo le cellule staminali.
La cellula produce un mediatore che modifica la terminazione nervosa. I microvilli vengono continuamente lavati dal secreto per poter recepire nuovi stimoli chimici.

TESSUTI CONNETTIVI
Derivano tutti dal mesoderma e in particolare dal mesenchima. Questo è un tessuto connettivo embrionale da cui le cellule intraprendono strade diverse cambiando la sostanza intercellulare .
La struttura comune è la presenza di cellule in una sostanza intercellulare con caratteristiche chimico-fisiche diverse , con cellule che si occupano di produrre tale sostanza. ( tranne nel sangue).
La SOSTANZA INTERCELLULARE o MATRICE EXTRACELLULARE ( che determina le caratteristiche del tessuto) è costituita da:
un componente amorfa o sostanza fondamentale e da fibre che possono essere : COLLAGENE, ELASTICHE O RETICOLARI.
Possono esserci diverse popolazioni cellulari, con un tipo che si occupa della produzione della matrice.

TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI
-FORME LASSE (VISCOSE)
FIBRILLARE LASSO
MUCOSO MATURO EMBRIONALE
RETICOLARE
-FORME DENSE o COMPATTE
FIBROSA o DENSO (+ collagene)
A FASCI INTRECCIATI
A FASCI INCROCIATI
A FASCI PARALLELI
ELASTICO (più fibre elastiche)
Il tessuto Adiposo ha poche cellule che producono la sostanza intercellulare , sangue e linfa non hanno cellule che controllano la matrice.
TESSUTO CONNETTIVO IN SENSO LATO ( SOSTEGNO)
-CARTILAGINE
IALINA
ELASTICO
FIBROSA
-OSSEO
LAMELLARE
NON LAMELLARE
A FASCI INTRECCIATI
A FASCI PARALLELI
-DENTINA
La desinenza -blasto ( condroblasto , osteoblasto) indica l’attività della cellula nella produzione della sostanza intercellulare, -cito indica la fase di quiescenza. ( c’è un passaggio continuo da una fase all’altra).
SOSTANZA INTERCELLULARE
È composta dalla SOSTANZA FONDAMENTALE che non può essere vista al M.O. contiene:
una componente liquida che trasuda dai vasi : LIQUIDO TISSUTALE (acqua, ioni, elettroliti e piccole molecole) .
Macromolecole diverse : proteoglicani, glicoproteine, diverse a seconda dei connettivi.
È un sistema COLLOIDALE BIFASICO poiché contiene una fase disperdente formata dai liquidi tissutali e una fase dispersa formata dalle molecole. ( consistenza simile ad un GEL).

PROTEOGLICANI
Hanno una piccola parte proteica e una grossa componente di carboidrati. È costituito da un asse proteico a cui sono attaccati attraverso un legame covalente polissaccaridi e I GLICOSAMMINOGLICANI ( GAG) diversi in base ai residui che contengono. I GAG hanno conformazioni distese, sono idrofili e possono quindi trattenere molta acqua, attirano cationi perché hanno molte cariche negative, possono regolare il traffico di macromolecole e sono fortemente basofili.
L’acido ialuronico è un GAG non attaccato all’asse proteico, e non solforato. Sono GAG il condroitin solfato, il dematan solfato, eparan solfato, cheratan solfato.
GLICOPROTEINE
Sono proteine a cui si legano piccoli oligosaccaridi. Mantengono la struttura del connettivo, possono essere ADESIVE. Sono PAS positive , possono interagire con la m.p ( integrine) ,coi proteoglicani, e possono avere un sito per le fibre collagene. L’assetto è variabile sia costituzionalmente che patologicamente.
FIBRE COLLAGENE ( I)
È la proteina più diffusa (30%) costituito da fibre più o meno spesse con andamento ondulato, si riuniscono in fasci più o meno grossi. Sono ACIDOFILE, BIRIFRANGENTI ( ANISOTROPE) , sono strutture altamente ordinate.
Una fibra ha diametro di 1-12 micron, FIBRILLA 0,2/0,5micron MICROFIBRILLA 20,50nm è fatta da molecole di TROPOCOLLAGENE lunga 230 nm di diametro 1,5nm si riconoscono testa e coda, ed il PERIODISMO DEL COLLAGENE, alternanza di bande chiare e scure. Una banda chiara più una scura sono lunghe 64/70nm .le molecole si affiancano sfasandosi di un periodo e si allineano distanziando la testa di 35 nm dalla coda precedente.
Così abbiamo zone di completa sovrapposizione di bande, e zone incomplete, con un’opportuna colorazione risultano diverse, entrambe di spessore 35nm.
È composta da 3 catene peptidiche ( PROLINA, IDROSSIPROLINA E GLICINA per lo più) 2 catene alfa 1 e 1 alfa 2 ( contiene più carboidrati) tenute insieme ad elica da ponti idrogeno.
Nei fibroblasti si forma il collagene , nel REG e nel Golgi per la glicosilazione, è ancora protocollagene perché non tende ad affiancarsi ed aggregarsi, quando esce dalla cellula, saranno amputate coda e testa terminali con enzimi che bloccavano accostamento. Può essere denaturato con la bollitura.
FIBRE RETICOLARE collagene III
Sono sottili e delicate, sono formate da tre catene alfa1, formano reti che sostengono i sostituenti cellulari di vari tessuti, sono argirofile e PAS positive, sono flessibili, ( nel fegato circondano gli adenomeri)
FIBRE ELASTICHE
Sono tutte delle stesse dimensioni, auto fluorescenti, sono sensibili alla colorazione con l’orceina, sono birifrangenti solo se stirate, hanno un diametro di 0,2-1 micron, sono estensibili del 150% , non sono digerite dai succhi gastrici ma da quelli pancreatici (elastati) sono resistenti alla bollitura, la tropoelastina è il precursore (amorfo), la fibrillina guida l’elastina amorfa.il fibroblasto prima producono la fibrillina che viene posta sulla m.p. per poi essere penetrata dal nucleo di elastina. Si organizzano in membrane ( aorta). Sono elastici legati da legami trasversi, se sollecitati si distendono per poi riaccorciarsi.
MEMBRANA BASALE: priva di cellule, è a contatto tra le cellule connettivali e non. È fatta da 2 o 3 strati. LAMINA LUCIDA o RARA vicina alle cellule non connettivali, otticamente vuota, contiene la laminina che sta legata alle integrine della m.p. . LAMINA DENSA di collagene IV ,con proteoglicani a cui è attaccata la laminina. (LAMINA RETICOLARE), di collagene I e III PAS + e argirofila. La laminina viene prodotta dalle cellule epiteliali, endoteliali e dalle muscolari lisce. Si trova sotto gli epiteli digerente, respiratorio,genitale, urinario..no sotto il mesotelio. Ha funzioni di ADESIONE, FILTRO PASSIVO per nutritivi e rifiuto, FILTRO ATTIVO , RIGENERAZIONE base per l'impalcatura delle cellule di riparazione, BARRIERA.
CELLULE MESENCHIMALI sono pluripotenti, presenti in minima quantità nell'adulto, dotate di movimento ameboide, posso effettuare la fagocitosi, hanno un alto rapporto nucleoplasmatico, sono collocate vicino ai vasi sanguigni, hanno forma stellata con diversi prolungamenti.

7 NOVEMBRE 2012
FIBROBLASTI: regolano la sostanza interecellulare, sono le cellule più rappresentate, hanno lunghe digitazioni sulle quali hanno delle giunzioni GAP per comunicare.
Hanno molto REG per la produzione della matrice amorfa, il nucleo è per questo eucromatico, e Golgi per le glicosilazioni. Il citoplasma è basofilo.
Possiedono microfilamenti di actina e miosina perché effettuano micromovimenti per orientare le fibre che depongono. Sono cellule RESIDENTI, fisse nel tessuto, si dividono lentamente oppure velocemente in caso di ferite. In fase quiescente si chiamano FIBROCITI in cui il nucleo è più etero cromatico e l’apparato sintetico più ridotto, il citoplasma è più acidofilo, le cellule non si dividono ma possono attivarsi.
MACROFAGI sono cellule impegnate nella fagocitosi, ISTIOCITI, sono simili ai fibroblasti, ma su colorano con coloranti vitali (GRANULOPESSIA). Derivano da cellule del sangue formatesi nel midollo osseo, MONOCITI che a livello dei capillari riescono ad uscire in prossimità del tessuto connettivo, si dividono e si differenziano acquisendo tantissimi lisosomi. Inglobano e digeriscono sostanze. Sono RESIDENTI , fagocitano sostanza che invecchia oppure cellule vecchie grazie a micro villosità ( globuli rossi deformati nella milza). Sono MOBILI/ATTIVATI quando c’è un’infezione, i macrofagi acquistano capacità motoria notevole grazie a membrane ondulanti e riescono a muoversi nel connettivo, ( alcuni batteri hanno una membrana chemio tattica che richiama i macrofagi che seguono il gradeitne di concentrazione di tale sostanza). I macrofagi possono mettere parti della membrana del batterio sulla loro e richiamare i linfociti T helper per potenziare il meccanismo di difesa ( PRESENTAZIONE DI ANTIGENI) che servirà alla formazione di anticorpi.
Cellule di Langerhans, Osteoclasti, Macrofagi alveolari del polmone, Macrofagi dei linfonodi, milza, midollo osseo, Microglia del SNC, Cellule di Kupffer nel fegato.
MASTOCITI: sono cellulle voluminose ricche di granuli, il nucleo è piccolo e poco visibile, stanno vicini a vasi molto piccoli, sono trovabili nel derma, nella tonaca mucosa gastrointestinale e delle vie respiratorie.
I granuli contengono eparina( anticoagulante, metacromatico, a rilascio lento) e istamina( vasodilatatore a rilascio veloce). Si formano nel midollo osseo, assomigliano a GRANULOCITI BASOFILI ma hanno un precursore diverso. Hanno recettori sulla superficie che legano particolari anticorpi ( immunoglobuline E IgE), se l’antigene si attacca, riversa i granuli all’esterno. ( i grnauli prima si fondono a formare dei canali, l’istamina per prima con azione locale richiama altre cellule vasodilatatrici per aumentare la permeabilità e poi anche l’eparina richiama altre cellule). Rilasciano fattori eosinifili e neutrofili.
PLASMACELLULE derivano da LINFOCITI B ( glubulo bianco) che si dividono e differenziano nel connettivo acquisendo tanto REG e abbastanza Golgi, diventano immobili e senza possibilità di dividersi.
Formano anticorpi, il Golgi è vicino al nucleo, in una zona chiara, il nucleo ha cromatina a zolle, e la presenza del REG rende basofila la cellula.
Formano cloni per fare lo stesso tipo di Anticorpo ( occorre la glicosilazione). Provvedono alla difesa UMORALE perché rilasciano anticorpi.
CELLULE ADIPOSE possono trovarsi isolate, otticament vuote, immobili e non sanno dividersi né fare la fagocitosi, sono solo assorbire goccioline di grasso.
MELANOCITI nel derma, areola mammaria, sono le cellule pigmentate.
PERICITI hanno una funzione contrattile, molto piccole.
Le cellule endoteliali permettono il passaggio di cellule dal letto vascolare al connettivo. I granulociti non ritornano in circolo, i linfociti sono gli unici che possono tornare a circolare.

TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI
CONNETTIVO LASSO: è diffusissimo, presente in tutti gli organi, molle viscoso, consente l’organizzazione degli organi e il movimento reciproco tra organi. Riempie gli spazi vuoti circonda i capillari per una funzione trofica ( escono ed entrano sostanza). Le proteine creano una pressione colloido-osmotica che è uguale sia nella parte arteriosa che in quella venosa. ( la pressione idrostatica è maggiore nella parte arteriosa a causa della spinta data dal cuore, quindi fa uscire gas, acqua, proteine e sostanze trofiche per il connettivo, nella parte venosa invece la pressione è minore e quindi viene tutto recuperato. Il tessuto connetto viene drenato, e il tessuto tissutale viene continuamente rinnovato).
La matrice è abbondante, con molta sostanza amorfa, ( liquido tissutale più proteoglicani, glicoproteine multi adesive), molte fibre sparse. Tutte le varie cellule sono presenti, avvengono le azioni difensive perché il movimento è più facile e il nutrimento più abbondante.
Sottomucosa di organi cavi, sottucute, a livello delle sierose, lo stroma ghiandolare.
il TESSUTO MUCOSO MATURO ( simile al mesenchima, poca varietà , contiene quasi solo fibroblasti e macrofagi: polpa del dente, umor vitreo, cordone ombelicale ( gelatina di Walton) per impedire la strozzatura di vasi).
TESSUTO CONNETTIVO RETICOLARE , PAS positivo, argirofilo, può essere formato da reticolati in 3D o 2D ( rete). In 3 dimensioni è fatta l’impalcatura di organi pieni come fegato, milza, linfonodi, midollo osseo, ghiandole endocrine. Ricchi di fibroblasti attaccati alle fibre reticolari con prolungamenti. Fanno una spugna con macrofagi che possono filtrare il contenuto, le altre cellule vi si appoggiano sopra.
In 2d lo troviamo nei dotti escretori tra gli adenomeri, senza cellule reticolari, intorno a cellule adipose, zona fascicolata del pancreas.
CONNETTIVO DENSO
Intrecciato: Nel derma abbiamo pochi nuclei con tanti fasci dal decorso irregolare. Capsula degli organi parenchimatosi, capsula testicolare, ghiandole esocrine composte, periostio, pericondrio, perinervio.
Incrociato: solo la CORNEA, contribuisce alla trasparenza, scarsa componente amorfa e vascolarizzazione.
A fibre parallele: tendini, ( sempre sollecitati in un’unica direzione) , ci sono pochi vasi nel tessuto connettivo lasso che lo divide in parte, i fibroblasti sembrano ciliati perché si incastrano con le fibre. TENOCITI.
CONNETTIVO ELASTICO ha una grande flessibilità, poche cellule, lo troviamo nei legamenti e nelle corde vocali.

TESSUTO CARTILAGINEO
Sopporta sollecitazioni meccaniche, non è vascolarizzato( è per questo facilmente trapiantabile) e non è innervato ( dipende per questo spesso dal pericondrio).
Può essere caratterizzato da cartilagine IALINA, ELASTICA O FIBROSA.
Cellule CONDROBLASTI ( attivi) oppure CONDROCITI ( inattivi).
Alla quinta settimana di vita intrauterina si forma il centro di condrificazione , le cellule mesenchimali ritirano i prolungamenti, assumono una forma tondeggiante e proliferano. Si attivano e producono sostanza intercellulare separandosi le une dalle altre.
Ha la sostanza di un gel ricco d’acqua ma solido, le cellule non possono più muoversi ma possono dividersi, piccoli gruppi isogeni ( con la stessa madre) rimangono separati dal resto, a volte sono binucleate con il margine equatoriale appiattito.
Avviene un ACCRESCIMENTO INTERSTIZIALE tra le cellule perché aumentano le divisioni ( e successivamente la produzione di matrice) , e ACCRESCIMENTO PER APPOSIZIONE poiché dal mesenchima arrivano nuove cellule.
Quando si raggiunge una massa critica le cellule del mesenchima si addensano in pericondrio formando 2 strati: uno esterno con fibre collagene intrecciate, ed uno più profondo che fornisce alla cartilagine cellule indifferenziate.
La sostanza intercellulare è formata dalla matrice amorfa ( proteoglicani, acido ialuronico, glicoproteine , condronectina : adesiva) e fibre ( collagene II e elastiche a seconda del tipo di tessuto).
Condrotilsolfato, cheratinfosfato, l’acido ialuronico si lega ai proteogligani che sanno attirare l’acqua: si forma un GEL IDRATO SOLIDO. Il collagene viene legato ai proteoglicani , all’acido e alla cellule grazie alla condronectina, e possono cambiare grado di idratazione.
I condroblasti hanno REG e Golgi sviluppato per la produzione di proteine.
Tra i gruppi isogeni ci sono chiazze di colorazione diversa in base a come è disposta la matrice intercellulare. Ogni cellula/gruppo sta in una lacuna con una capsula fortemente basofila metacromatica per il maggiore addensamento di GAG più idratati per la nutrizione, le fibre sono più lontane. L’acido protegge di più dalle sollecitazioni: il territorio è più colorato. Tra i territori ci sono le fibre: la sostanza interterritoriale è più acidofila.
CARTILAGINE IALINA perché ha un aspetto biancastro.
La troviamo nello scheletro embrionale, cartilagini articolari ( senza pericondrio), articolazioni tra coste e sterno, albero respiratorio ( trachea, laringe, bronchi), metafisi, nasali. Le fibre di collagene hanno lo stesso indice di rifrazione della matrice amorfa, non si vedono.
 
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