Idealismo, Hegel

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_Lind@_
view post Posted on 6/10/2011, 20:49




HEGEL
Accusa Kant e Fichte di aver mantenuto delle divisioni, partizioni senza trovare un principio unitario della realtà. ( Schelling sarebbe andato più lontano)
Critica Schelling poiché il suo assoluto è come “ una notte così buia che tutte le vacche sono nere”, egli compie l’errore opposto, con la sua perfetta identità tutto è immediato e indifferenziato: privilegiando l’unione dell’assoluto, trascura la possibilità di distinguere le parti dell’insieme. Annienta le parti dell’assoluto come la possibilità di distinguere le diverse mucche quando sono tutte nere. È un’unità e identità STATICA ( cancella le differenze) è una sostanza ( perenne , statica).

L’assoluto di Hegel è DETERMINATO, tutte le parti sono fluidificate, ma ciascuna mantiene le sue determinazioni. ( mantiene ciò che è anche nel sistema in cui è).

ASSOLUTO: unità di oggettivo e soggettivo, intero la cui essenza si completa quando si manifesta, è il principio da cui si dividono oggettività e soggettività, totalità, realtà, risultato , unità mediata, unità dialettica.
Non è sostanza ma è soggetto ( Organismo che vive, si muove) e risultato ( unità mediata, divenire della mediazione , l’assoluto divenendo, estrinseca il suo contenuto).
L’assoluto alla fine è uguale a ciò che era all’inizio.

IN Sé : unità immediata, è presente l’essenza ma lo sviluppo non si è estrinsecato, è in potenza.
PER Sé: alienazione, l’assoluto si mostra a se stesso.
IN Sé PER Sé: apprendere se stesso nell’altro.

3 PARTI DELL’ASSOLUTO in cui l’intero si sviluppa e completa:
-TESI: l’assoluto pone se stesso , essenza senza sviluppo, è uguale a se stesso, primo momento di puro pensiero, solo come essenza ( In sé).
-ANTITESI: il pensiero si aliena ( nega il primo momento) , si oggettiva, il puro pensiero genera altro , la natura (Per sé) .
-SINTESI: consapevolezza di se stesso, In sé Per sé, unità di pensiero e manifestazione, l’assoluto torna in sé ( essenza + sviluppo) con consapevolezza e unione ( pensiero-natura) è diverso dal pensiero astratto. Unità dialettica di tesi e antitesi.

DIALETTICA: processo logico-ontologico , definisce il processo triadico in senso ampio, solo l’Antitesi in senso stretto in quanto “ tecnica della confutazione”.
Tesi: primo momento che si afferma separato da altri.
Antitesi: seconda determinazione che si contrappone alla prima e viene colta come separata.
Sintesi: negazione della negazione. Per tornare alla tesi, ma non allo stesso livello semplice, trovo fluidificate sia la tesi che l’antitesi , non più in conflitto ma come parti di un tutto.
Non è una negazione intellettualistica, in cui gli elementi rimangono separati.

AUFHEBUNG: superamento, movimento per cui una determinazione non viene più considerata separata ma considerata parte di un tutto, è una mediazione. ( lett. Tener via)

L’unità della dialettica nasce dall’Aufhebung, il togliere che mantiene, negazione che conserva. Si supera la conflittualità e la separatezza delle due determinazioni mantenendole fluidificate.
Assoluto è unità dialettica tra finito e infinito, queste due determinazioni sono in conflitto quando sono separate. Assoluto è spirito-materia, io-natura.
Unità in movimento, tensione, divenire, risultato, ( non è statico come per Schelling) conserva quando supera.
Nell’assoluto abbiamo le determinazioni superando separatezza e conflittualità. Assoluto è determinato , unità di contrari.

Aspetto GNOSEOLOGICO: posso cogliere la realtà come scissa in determinazioni, studio le parti separate, opposte, in sé-logica, per sé- natura. L’uomo ha questa percezione.
ONTOLOGICO: assoluto è sintesi di contrari, non c’è assoluto o in sé o per sé, è sintesi di logica e natura.
In natura ci sono contrari in unione.

Il frutto è la negazione del fiore ( tesi) per avere una nuova pianta dovrò negare il frutto che darà nutrimento al seme. ( come la formazione della coscienza filosofica nell’uomo).
FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO: nella fenomenologia la coscienza matura fino a identificarsi nello spirito e pronta alla conoscenza.

La sua filosofia è sistematica fino all’assurdo.
3 MOMENTI corrispondono alle 3 SCIENZE
LOGICA ( TESI) scienza delle idee in sé, realtà in quanto tale, pensiero astratto.
FILOSOFIA DELLA NATURA ( chimica, biologia) assoluto che si è alienato.
FILOSOFIA DELLO SPIRITO studio dell’uomo in quanto individuo e collettività.

( mappa sul libro)

LOGICA : pensiero in quanto tale, ha come contenuto solo se stesso, indipendentemente dai campi di applicazione, ambiti in cui la logica può applicarsi.
Bisogna distinguere all’interno del pensare gli atti del pensiero, ( atto artificiale) è un insieme dinamico, attività del pensiero sono i passaggi da un atto all’altro.
-coincidenza pensiero-realtà , sapere-oggetto, pensiero: norma di sviluppo della realtà, nucleo razionale.
Ci si muove dalle categorie più astratte ( tesi di massima astrazione).

Essere: pensiero in se stesso, massima immediatezza.
Essenza: pensiero che si manifesta, appare
Concetto: pensiero tornato in sé.
Triade più astratta:
Essere: nozione più astratta, immediata, povera, pura assenza di determinazione, essere identico al pensiero. Soggetto= oggetto.
Nulla: vuoto di determinazione , si rivela identico all’essere, è l’essere nella sua massima indeterminazione, non posso affermare niente.
Divenire: essere e nulla sono momenti del movimento, il divenire è un presupposto, è la struttura fondamentale , livello di massima purezza della logica.

Possiamo pensare essere e nulla come momenti del divenire, all’interno possiamo trovare essere e nulla e porli l’uno e l’altro . quando qualcosa diviene è e non è , il divenire è di un grado superiore, è l’unità.
Essere e nulla nn possono esistere da soli, non sono mai separati, sono nel divenire. Il divenire precede l’essere e il nulla altrimenti non li coglievo. ONTOLOGICO: IL tutto precede le parti. GNOSEOLOGICO : posso cominciare dalle parti.

Il compito della logica è quello di esporre il pensiero in quanto tale, il pensiero ha come contenuto se stesso.
Il pensiero è una totalità complessa , Hegel vuole dar conto a tutti i processi fondamentali del pensiero. Pensare è un’attività dinamica, implica un passaggio da un atto all’altro. ( divenire).

La scienza della ragione o dell’idea pura ( logica), corrisponde allo svolgimento del pensiero che è al tempo stesso norma essenziale dello sviluppo della realtà. La logica hegeliana è ontologia.

Divenire è movimento, all’interno vi è l’essere indeterminato, ogni pensiero è un pensiero determinato, concepito solo non momento il cui il movimento viene arrestato. Quando il divenire viene bloccato entro nel DASSEIN , nell’esserci. Ogni pensiero determinato è unità di essere e nulla ma con la stabilità e positività di essere identificato e distinto dal divenire.
Facendo riferimento alla frase spinoziana “omnis determinatio est negatio” Hegel sostiene che un pensiero si afferma attraverso una battaglia, un’opposizione tra qualcosa e qualcos’altro.
Quando pongo che qualcosa sia, nego tutte le altre possibilità, il qualcosa è finito, tutto il resto è infinito. Dal finito passiamo all’infinito. Il qualcosa finito è compreso nell’infinito .
Ci sono due modi per pensare questa relazione tra finito e infinito:
INFINITà CATTIVA: è mancante del finito, non comprendendo la determinazione finita, ne è limitato, oppure quando l’infinito è potenziale, come quello matematico, non si arriverà mai al vero infinito.
INFINITà BUONA: completezza e compiutezza, ha negato il finito mantenendolo.
Per questo motivo Hegel sostiene che l’infinto debba essere rappresentato da un cerchio piuttosto che da una retta che si estende indefinitamente.

L’ESSERE PER Sé : unisce il determinato con l’indeterminato, è individualità che si conserva pur assumendo infinite determinazioni.

ESSERE : semplice unitario
ESSENZA: nell’essenza viene negata l’immediatezza e vengono messe in relazione le differenze e opposizioni. Nascono le duplicità: sostanza –accidente. Le coppie bipolari si contrappongono.
CONCETTO: è l’attività universale assoluta del pensiero. Si tolgono le opposizioni , le duplicità , tornando ad un’unità più ricca , superamento della sostanzialità e affermazione dell’assoluto come idea.
Riassorbimento dell’oggettivo nel soggettivo:
SOGGETTIVITà : assoluto in sé
OGGETTIVITà: alienazione
IDEA: sintesi tra i due , identità di soggetto e oggetto in un modo più maturo.

FILOSOFIA DELLA NATURA
Tratta dello spirito che si è alienato, idea per sé. La natura è pura esteriorità , le determinazioni sono separate molto di più che nello stesso spirito, è come se lo spirito si fosse perso, ce ne sono poche tracce, e rimane nascosto.
La natura è male, perché è come se lo spirito avesse perso la percezione di se stesso.
L’infinita ricchezza di forme che assume la natura è un segnale di impotenza, si sottrae ad ogni regola razionale ed è determinata da circostanze esterne. Hegel sostiene l’impossibilità di conoscere completamente la natura, va contro il meccanicismo che tenta di spiegare rigorosamente ogni fenomeno. Essa è così ricca di forme che non possiamo conoscerle tutte.
Critica l’evoluzionismo in quanto la natura è la parte più statice per la decadenza dello spirito che è movimento. Non ci sarebbe un passaggio graduale da un processo all’altro.
MECCANICA: studio dei fenomeni meccanici, segnati dalle caratteristiche del mondo naturale.
FISICA: trattazione dei processi chimici, premessa dell’organismo.
FISICA ORGANICA: massimo dell’unificazione realizzabile in natura è l’organismo animale.

FILOSOFIA DELLO SPIRITO
Scienza dell’idea che torna in sé , sollevarsi dell’uomo dalla naturalità all’affermarsi della coscienza.
-SPIRITO SOGGETTIVO: le manifestazioni dello spirito sono quelle della soggettività considerata astrattamente individuale:
> ANIMA: originaria unità psicosomatica dell’infante, unità indifferenziata.
> FENOMENOLOGIA: nasce la coscienza, le divisioni, si manifestano le opposizioni soggetto-oggetto, io- mondo.
> PSICOLOGIA:ritorno all’unità, l’uomo in quanto soggetto riporta ad unità ciò che aveva diviso, soggetto pratico che agisce, ha volontà libera che lo fa agire.
-SPIRITO OGGETTIVO: il soggetto nel momento in cui agisce viene a contatto con altri in relazioni famigliari, affettiva. La libertà è realizzata.
>DIRITTO ASTRATTO: giurisprudenza, ciò che indica i rapporti tra il singolo e gli altri, quello che è lecito fare.
> MORALITA’: interiorizzazione, passaggio verso l’interno della coscienza morale
>ETICITA’: è il punto più alto dello spirito oggettivo
_ FAMIGLIA: unità del nucleo famigliare, legami che uniscono le parti, famiglia borghese.
_ SOCIETA’ CIVILE: contrapposizione tra le famiglie, individui in concorrenza.
_ STATO: è il tutto che rende possibile l’esistenza delle parti, dobbiamo distinguere la storia dell’assoluto da quella delle sue parti , lo stato c’era nell’assoluto da sempre, ma non ontologicamente.
Senza società né stato, esisterebbero né diritto né morale. Lo stato precede gli individui, si contrappone al giusnaturalismo, libertà dello stato non dell’individuo.
La vera libertà è quella razionale, quindi universale, la volontà del singolo è parte di quella razionale, parte di quella universale e dello Stato . le istituzioni dello stato garantiscono la libertà.
-LO SPIRITO ASSOLUTO: autoconsapevolezza dell’idea. Considera le più alte manifestazioni dello spirito umano. Diverse sono le forme con cui esse conoscono l’assoluto.
ARTE: intuizione sensibile, rappresenta l’assoluto nel suo alienarsi nel sensibile. È più spirituale della natura perché il contenuto viene modificato dall’artista per esprimere un concetto universale.
Arte simbolica ( Egitto –Oriente) il pensiero non elabora concetti universali, arte Classica , perfetta coerenza tra contenuto concettuale ed espressione sensibile, arte Romantica, estrema ricchezza del contenuto concettuale, l’arte non riesce ad esprimere il vero in forma sensibile fino in fondo.
RELIGIONE: il contenuto concettuale si dà in forma di rappresentazione. L’esperienza religiosa è il modo in cui l’uomo entra a contatto con la verità e l’assoluto. Religione è narrazione e rappresentazione di un contenuto concettuale.
FILOSOFIA: conoscenza concettuale, la forma è libera dal vincolo . non c’è alterità tra forma e concetto . il contenuto è uguale al contenitore. ( la filosofia hegeliana è la migliore).

FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO
Fenomenon : manifestarsi e illusione.
Discorso sul manifestarsi e rivelarsi dello spirito.
Occorre descrivere il percorso della coscienza attraverso cui coglie il manifestarsi dello spirito.
È illusorietà poiché la coscienza compie errori ed è costretta ad abbandonare quelle che credeva verità. Per giungere a verità ulteriori, è un percorso graduale ascensionale.
È la storia delle esperienze che la coscienza deve compiere per accedere alla conoscenza dell’assoluto (sapere assoluto).
La coscienza parte da un livello basso per ottenerne uno alto, di volta in volta si aggrappa a verità che in realtà si rivelano illusorie e verranno abbandonate, per una più alta fino a raggiungere il grado massimo.
La coscienza è immatura, e poi acquisisce consapevolezza, è un percorso accidentato.
La fenomenologia è un discorso sulla manifestazione dello spirito che portano illusioni ed errori per la coscienza che ritiene vera solo una parte della verità , quando lo spirito si manifesta in modo progressivo , lo spirito assume forme che di volta in volta la coscienza deve superare; sono illusorie in prospettiva del grado finale di maturità.

Bildungs-romanz, la coscienza crede di avere la verità, attraverso esperienze si rende conto degli errori e matura rendendosi conto di essere ragione, spirito e assoluto.
Il percorso del singolo è quello dell’umanità intera.
PREFAZIONE- INTRODUZIONE –COSCIENZA ( CERTEZZA, PERCEZIONE, INTELLETTO)- AUTOCOSCIENZA- RAGIONE-SPIRITO- RELIGIONE-SAPERE ASSOLUTO.
Si parla dello spirito soggettivo dalla prefazione alla ragione, di quello oggettivo dallo spirito al sapere assoluto.

PREFAZIONE
Non parla dell’opera né la confronta con altre, poiché essendo un’opera filosofica , tratta dell’universale, ( che include il particolare) deve entrare subito nel cuore della filosofia aggredendo le caratteristiche dell’universale.
Parla della sua realtà storica, ( 1807 battaglia di Jena) : tutti sentono nell’aria il cambiamento , la GESTAZIONE è conclusa, qualcosa di diverso sta nascendo, i tempi sono maturi per una filosofia come la sua.
Metafora del bambino: nel grembo abbiamo una crescita quantitativa, la nascita è un salto qualitativo, non ci sarebbe il neonato se non fosse cresciuto nel grembo della madre. Non si può fare il salto qualitativo senza i cambiamenti precedenti..
Questa nuova era è come un neonato ( concetto di uomo potenziale), o come le fondamenta di un edificio, o come una ghianda per una quercia.
L’assoluto va inteso come soggetto dinamico, non statico, è il movimento di porre se stesso e la mediazione di essere altro con sé.
Inizio e fine coincidono, il fine è ciò che era all’inizio. L’assoluto è risultato, mediazione tra unità e alterità.
Il sapere iniziale è privo di spirito ( coscienza sensibile). La fenomenologia è il percorso lungo il quale la coscienza si affatica per raggiungere quel sapere che non c’era all’inizio.

Ci sono 3 momenti della Gnoseologia
CONCRETO: verità, oggetto infinito della coscienza ( concrescere: unire)
ASTRATTO: determinazioni isolate dall’intelletto rispetto alle altre.
CONCRETO SENSIBILE: uso della sensibilità; non vi sarebbero divisioni nell’assoluto, no soggetto-oggetto, infinito-finito. L’assoluto verrebbe percepito come unità immediata, indifferenziata.
ASTRATTO INTELLETTUALE: si manifesta la potenza negativa dell’intelletto che, come un bisturi, separa, taglia e produce i pensieri fissi e rigidi, che sono tante coppie di contrari.
Si parla di Morte poiché l’intelletto divide e uccide il tutto. Quest’azione è indispensabile e non è esclusivamente distruttiva, va superata. Non bisogna aver paura della morte né della distruzione. La bellezza è vera se non sostiene la paura della morte.
CONCRETO RAZIONALE: la ragione ha una duplice funzione logica. L’atto negativo fluidifica i contrari ponendoli uno in relazione all’altro ( ognuno si trasforma nell’altro; non vi sarebbe oggetto senza soggetto conoscente e viceversa). Fluidificare significa porre i contrari uno in relazione all’altro, non bisogna fermarsi qui perché altrimenti rimarremmo nel divenire incessante, bisogna ricorrere alla potenza positiva della ragione che inserisce in contrari in un’unità , realtà superiore . ( cozziamo contro il principio di non contraddizione).

INTRODUZIONE
La fenomenologia è l’itinerario in cui la coscienza di volta in volta ritiene vero ciò che non lo è. È un percorso negativo poiché ogni volta viene negato il sapere precedente. La coscienza in questo viaggio ogni volta perde se stessa abbandonando ciò che riteneva vero.
È la via del dubbio e della disperazione poiché la coscienza dubita del proprio sapere e si dispera per dover abbandonare se stessa.
“ la serie di figurazioni di quello scetticismo che la coscienza in questo itinerario percorre è piuttosto la storia particoleggiata della formazione della coscienza stessa a scienza”.
Figura: esperienza
L’insieme delle esperienze si presenta come percorso scettico ( del dubbio) ; viene sottolineato che attraverso queste esperienze la coscienza si trasforma per diventare realtà.

L’assoluto non dipende da nient’altro se non da se stesso, se noi mantenessimo delle duplicità ci precluderemmo la via per l’assoluto. Lo strumento che noi useremmo per conoscere l’oggetto sarebbe un filtro.
Non tutte le coscienze sono adatte:
-come diceva Kant la coscienza ha dei limiti, non si può arrivare alla cosa in sé.
- se la coscienza fosse strumento arriverei a conoscere qualcosa di modificato che non è quello che voglio conoscere.
Bisogna superare la contrapposizione oggetto-soggetto poiché noi siamo assoluto, la fenomenologia è il percorso in cui la coscienza si scopre assoluto, arriva alla consapevolezza di ciò.

Ci sono due modi di porsi:
-duplicità realtà-soggetto
-realtà unica, scoprire la realtà significa scoprirsi parte della realtà stessa. ( Pantheismi, microcosmo e macrocosmo)


Edited by _Lind@_ - 30/12/2011, 14:50

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