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| | | CANTO XV I sodomiti sono obbligati a camminare in gruppi su un sabbione sotto una pioggia di fuoco; questa pena ricorda la punizione di Sodoma, c’è un richiamo al rogo con cui venivano puniti, e inoltre, il fuoco per analogia richiama la passione innaturale che li arse in vita.
-la storia di Brunetto Latini è taciuta, rimangono l’immagine paterna e l’alta qualità del suo insegnamento. - Dante poeta diventa il vero protagonista perché tutto il discorso è gravato su di lui. - Brunetto fa rivivere la gioventù di Dante, e Dante-autore cerca di verificare che sia stato coerente e di interpretare la sua vita alta in contrasto con quella di Firenze. -Clima di nostalgia, ( per il maestro e per la vita cittadina dopo l’esilio). - Perenne gratitudine di Dante , “voi”, che usa solo per quelli del passato che riteneva cittadini migliori dei suoi contemporanei. - Brunetto ha inciso sui giovani per la formazione di buoni cittadini. - La colpa viene taciuta, forse per pudore, se ne ha un accenno nella vergogna di B. , Dante colpisce l’omosessualità più della lussuria in quanto avvicinamento alla libertà greca e allontanamento dalla Bibbia, la sodomia inverte l’ordine della natura, è per questo una forma di violenza contro Dio e se stessi.
ANALISI -tono e linguaggio colloquiali -desiderio di contatto fisico che non si concretizza. - B. non è un eroe, è umiliato dalla tumefazione del volto, non è in atteggiamento di sfida e prova vergogna della sua colpa. Dante però gli dà dignità di eroe borghese. -con l’invettiva verso Firenze e l’elogio di Dante, questo capisce che il futuro esilio non sarà poi così negativo, ma dovrà prenderlo con onore poiché è fatto da una città ottusa e rozza. - Dante è sopraelevato rispetto a Brunetto, il capo chino non basta, vorrebbe essere allo stesso livello ma ciò è impossibile, ed è un modo per sottolineare il distacco tra salvezza e dannazione. -B. deve poi tornare indietro mentre D. va avanti. -Fonosimbolismo, lessico popolare, quadro animalesco di Firenze.
CANTO XXVI L’anima dei fraudolenti è arsa da una fiamma che la nasconde completamente, così come consigliarono di nascosto, ora sono costretti ad essere nascosti da una fiamma, analogia con la fiamma dell’intelligenza e tra la lingua di fuoco e quella che ha tramato l’inganno.
-Il canto si apre con un’invettiva verso Firenze che conclude il canto precedente. -Il dolore di Dante nell’entrare nella bolgia dei fraudolenti fa da freno morale. “l’intelligenza umana è un valore a rischio poiché può diventare colpa se supera certi livelli”. -Zoom graduale nella percezione della bolgia. - Atmosfera composta, non c’è disprezzo perché Dante porta rispetto per le persone intelligenti, anche se in questo caso, l’hanno usata male. -Atmosfera mitica. - Diomede viene subito dimenticato ed Ulisse diventa il protagonista della sua storia verso l’inconoscibile. - Ulisse diviene un modello universale del comportamento umano: la vita dedicata alla conoscenza.
ANALISI -Forte amarezza nei confronti di Firenze. - Registro formale per tutto il canto. -Intonazione epica del linguaggio nel racconto di Ulisse. - Virgilio che parla è un’allegoria culturale, il medioevo ha accesso alla cultura greca con la mediazione dei latini. - Ulisse come intellettuale puro che da Circe ( sensualità) si dirige verso la sapienza. - Oratoria persuasiva di Ulisse. - l’intelletto di Ulisse procede sempre lontano dalla mentalità cristiana, come eccesso di magnanimità. - la morte è la punizione divina. - Richiami interni con l’arrivo di Dante all’isola del Purgatorio, Ulisse è un ammonimento, ma lui è guidato da Virgilio e Beatrice, infallibili.
CANTO XXVII -Canto di un solo dannato, trascinato alla dannazione dall’ultimo consiglio chiestogli da papa Bonifacio. -Dante si pone come cronista del suo tempo. -La differenza tra Guido e Ulisse è che G, ha ingannato , false promesse. -Mai commiserazione, ma atteggiamento di condanna di Dante. - Romagna come terra del male. - Condanna alla Chiesa anti-evangelica. ANALISI -tormento della fiamma di Guido, ( similitudine del bue). -la sofferenza caratterizza la psicologia di Guido, per la beffa subita. -G. è debole perché non comprende a fondo il suo peccato e non se ne assume le responsabilità, scelse il male minore tra scomunica e consiglio ingannatore al papa. - la sua conversione fu una scelta strategica per cercare di salvare l’anima, ma ci ricadde. - Dante fa beffare l’astuzia dalla stessa astuzia per dimostrare che non è un ingegno illuminato da Dio. -Ribaltamento ; Bonifacio ha come nemici i cristiani, alla fine c’è una Sacra rappresentazione invertita : il diavolo diventa un collaboratore di Dio in quanto si prende l’anima di Guido perché ha peccato, trionfa la teologia cristiana. -Dante mette in discussione l’autorità assoluta della Chiesa nella redenzione delle anime. -Analogia con la lotta tra i francescani conventuali vicini al papa e quelli spirituali. -espressioni solenni ed ecclesiastiche nel discorso tra Guido e Bonifacio.
CANTO XXXIII Nell’Antenora i traditori della patria sono immersi nel ghiaccio con la testa all’ingiù, nella Tolomea i traditori degli ospiti sono invece con la testa all’insù; come in vita raggelarono il loro animo privandolo della carità, così ora sono immersi nel ghiaccio del Cocito.
-Ugolino è un traditore politico. Ma è un traditore tradito poiché Ruggieri lo ha ingannato, vanno posti su due livelli poiché Ruggieri ha provocato la morte di innocenti. -Dante enfatizza questa morte di innocenti poiché abbassa l’età dei figli che in realtà erano adulti. - Per Ruggieri c’è una doppia pena, il suo rivale per l’eternità gli roderà il capo. -Ugolino vuole disonorare la fama di Ruggieri, ed è per questo che risponde a Dante, che non mostra alcuna pietà. - Dante gli lascia un ampio monologo per dar sfogo alla sua sofferenza di padre responsabile delle sue scelte politiche. -il gelo è allegoria del non umano, privazione di umanità nell’indurimento del cuore. -la villania di Dante nei confronti di Alberigo è un atto di giustizia : essere cortese con chi ha perduto ogni residuo di umanità.
ANALISI -la vicenda di Ugolino si apre e si chiude con l’immagine del conte che rode la testa di Ruggieri. -richiami biblici nella descrizione della tensione e sofferenza dell’uomo. -Discorso scandito in Esordio, Compendio, Narrazione -Patetico , tragico. -Ugolino acquista umanità in quanto padre straziato; il suo cupo dolore è proiettato nell’oscurità della cella. È però un padre assente poiché non riesce a comunicare a parole il suo amore, non agisce non parla. -l’offerta dei figli del loro corpo è simile all’offerta di Cristo, invito per il conte di espiare le proprie colpe offrendo la propria vita a Dio. -Invettiva contro la morte di innocenti , biblica, e contro tutte le città del male. -Ingresso nella Tolomea rapido. -Suoni induriti, cornice della beffa e meschinità. -Spesso l’anima di un traditore degli ospiti precipita all’inferno prima che sia morto il corpo. Questo implica che tale peccato è imperdonabile. -la mensa è comunione rituale tra gli uomini, tradire significa stravolgere i rapporti tra gli uomini.
Edited by _Lind@_ - 1/11/2010, 15:04
- Tags:
- Divina commedia
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