Ovidio

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_Lind@_
view post Posted on 25/10/2011, 15:41




ELEGIA: uso del distico elegiaco: esametro+ pentametro ( esapodia catalettica in entrambi i cola). Elegia arriva dal greco Elegion ( dal frigio “flauto”) che nel VII secolo a.C. trattava di vari argomenti, nel mondo latino invece era espressione di tristezza, adeguava questo metro al cordoglio e al lutto. Tibullo Gallo e Propezio nel I a C. l’avevano associata alla tristezza amorosa. Elegia d’amore: autobiografico, simile a Catullo, amore per una sola donna, vita come servitium amoris, amore non ricambiato, l’amore è senza condizioni non si riesce a smettere, la domina è dura ma eccezionale.
Nacque da una famiglia di rango equestre nel 43 a.C. entrò nel circolo di Messalla Corvino , cominciò da giovanissimo a leggere in pubblico le sue opere. Elegie raccolte negli Amores ( 20 a.C.) , dall’1 all’8 d.C. si dedicò all’elegia eziologica di argomento romano e a quella mitologica. Nell’8 fu condannato da Augusto alla RELEGATIO a Tomi, sul mar nero. Non si sa con certezza la causa della condanna, egli ne accenna solamente affermando di aver commesso duo CRIMINA , CARMEN ET ERROR. Il carmen fu sicuramente l’Ars Amatoria in quanto si rese maestro di osceno adulterio. L’error fu più grave, doveva esser stato coinvolto in uno scandalo con la famiglia del principe, poiché anche Giulia Minore, nipote di Augusto, venne relegata alle isole Tremiti . Rimase a Tomi fino alla sua morte nel 18, né Augusto né Tiberio lo perdonarono.
La carriera a Roma comincia nell’esercito, chi non segue questa tradizione viene malvisto, egli vuole rovesciare questo modello in difesa degli elegiaci, paragonando l’amante al soldato. Il servizio non è così necessario: entrambi desiderano la vittoria. I comportamenti verso la donna sono esagerati e trattati con ironia.
AMORES
I edizione a 20/23 anni, descrive il modo di vivere della città, la gente dopo la guerra voleva vivere bene!. L’elegia viene usata come lusus, non nella sua funzione di manifestazione di dolore e infelicità. Il titolo dell’opera riprende quella di Cornelio Gallo, considerato l’iniziatore dell’elegia amorosa romana. Viene narrata la storia d’amore con Corinna, che sembra più un personaggio letterario che una donna vera, secondo gli schemi convenzionali del genere: soggezione nei confronti della domina, infedeltà di lei, militia amoris, contrapposizione tra amore e ricchezze, avidità e incostanza delle donne, exempla mitologici.
Anche se situazioni e atteggiamenti sono tradizionali, Ovidio, li affronta con una tecnica raffinata ed il gusto, del brillante, sorprendente e paradossale. Accentua il distacco intellettualistico dalla materia amorosa , gli effetti scherzosi, l’ironia e l’autoironia!. Non vi è una vera partecipazione passionale, ma una concezione dell’amore come esercizio galante, gioco stimolante da cui trarre emozioni superficiali. Ogni tanto abbiamo un ribaltamento dei temi tradizionali come il suo amore per due donne assieme, o la sua attrazione verso tutte le donne ognuna per un particolare.
HEROIDES
Abbiamo diversi generi: elegia, poemetto mitologico, ed epistula. Sono lettere d’amore in distici elegiaci che s’immaginano scritte da eroine del mito ai propri amanti. Miti svolti in forma epistolare. Sono 21 divise in due gruppi. Le prime 15 sono figure femminili ; Penelope, Briseide, Fedra, Didone… le altre sei sono scritte da personaggi maschili ;Paride. Analogie con le suasoriae quei discorsi fittizi rivolti a personaggi del mito, per persuaderli o dissuaderli a compiere certe azioni in voga nelle scuole di retoriche. Ma queste sono opere di poesia influenzate dall’elegia, dall’epica greca e latina. Egli vuole rinnovare la materia letteraria che già molti avevano usato reinterpretando le vicende mitiche da prospettive diverse: dalla tragedia e dall’epos all’elegia amorosa. Spregiudicata disinvoltura nell’avvicinamento al mito. Gli eroi mitici vengono portati ad una dimensione quotidiana tutt’altro che sublime.
ARS AMATORIA
Dall’1 a.C. all’1 d.C. sviluppa l’atteggiamento didascalico. In tre libri egli si fa praeceptor amoris, trasponendo la materia erotica all’epica didascalica utilizzando gli schemi tradizionali: affermazioni sull’importanza del compito, proemio, invocazione agli dei, digressioni. Gusto alessandrino, mescolanza di generi, ricchezza di riferimenti letterari, ricorso alla mitologia. Libro I : precetti sulla conquista e seduzione della donna. Libro II tecniche per far durare una relazione. Libro III caratteristiche che devono avere le donne. Emerge un quadro realistico vivace della società del tempo. Rifiuta i modelli arcaici severi che Augusto stava cercando di restaurare. Non assume un atteggiamento polemico nei confronti del regime. È anticonformista nega l’amore elegiaco poiché prescinde dai sentimenti.


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Latino
 
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