Ovidio, Ars Amandi 89-166

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_Lind@_
view post Posted on 25/10/2011, 21:15




OVIDIO, ARS AMANDI (89-166)

Ma tu soprattutto caccia nei teatri
Questi sono i luoghi più fertili per le tue preghiere
Qui troverai quello che ami, quello con cui potrai giocare.
Ciò che puoi toccare una volta sola, ciò che vuoi tenere. ( conquiste passeggere)
Come la formica va e viene di corsa per la lunga schiera
Trasportando in bocca il solito cibo granifero
O come le api sparse per le colline e i prati profumati
Volano tra i fiori e sulle cime dei timi,
così accorre l’elegantissima donna agli spettacoli famosi.
L’abbondanza ha spesso ostacolato la mia scelta.
Vengono per guardare, vengono per essere loro stesse guardate:
quel luogo presenta danni per un casto pudore.
O Romolo, tu per primo hai reso i giochi insicuri
Quando le rapite sabine rallegravano i mariti vedovi ( I romani rimasti senza donne?)
A quel tempo né i tendoni pendevano dal teatro di marmo,
né i pulpiti erano coperti di tessuti rossi per lo zafferano liquido;
lì erano disposte con semplicità le fronde che aveva fornito
il boscoso Palatino, c’era una scena senza artifizi,
il popolo si sedeva su gradini fatti di terra.
Mentre qualsiasi fronda copriva le chiome irsute.
Osservano e ciascuno sceglier per se con gli occhi la
Ragazza che vuole e nel petto silenzioso si muovono molte cose-
Mentre il ballerino batte coi piedi per terra spianata tre volte
E mentre il flautista etrusco compone la sua rozza melodia
In mezzo all’applauso ( allora gli applausi non erano artificiosi)
Il re diede al popolo il segno ricercato per le prede
Subito escono esprimendo l’animo con le grida
Avventano le mani desiderose sulle donne,
come le colombe in una timida turba fuggono le aquile e
come la giovane agnellina fugge il lupo cattivo
così quelle temevano gli uomini che si avventavano senza indugio.
In alcuna rimase il colore che aveva prima.
Infatti uno era il timore ma non una sola l’espressione del timore:
un parte si strappava i capelli, una parte sedeva fuori di sé;
una stava triste in silenzi, un’altra inutilmente chiamava la madre,
questa si lamenta, questa si stupisce, questa rimane , quella fugge;
Le fanciulle rapite vengono condotte via come preda nuziale,
e il timore può rendere belle molte.
Se qualcuna aveva respinto troppo e diceva no al compagno
L’uomo la prendeva stretta sul suo petto desideroso e cosi diceva
“perché corrompi gli occhi teneri con le lacrime?
Quello che il padre è per la madre io sarò per te”
Oh Romolo, tu solo sapesti dare ai soldati dei vantaggi
Se mi darai questi vantaggi , diventerò soldato.
Certamente da quell’evento fino ad ora i teatri restano
Trappole per le belle.
Ne ti sfugga la corsa dei cavalli di razza
Il circo capiente di persone ha molte comodità.
Non c’è bisogno delle dita con cui parli in modo arcano
Non devi prendere informazioni per mezzo di cenni del capo
Ti siederai vicino alla donna, senza che niente ti ostacoli,
stando più vicino che puoi al suo fianco.
E bene, si voglia o no, serra la fila, cosa che costringe il luogo,
perché la ragazza del posto deve essere toccata da te con la legge.
Qui ti sarà chiesto di cominciare conversazioni amichevoli,
e i frasi comuni muoveranno i primi suoni.
Chiederai di chi siano i cavalli che giungono, studiosamente
Favorirai quello che favorirà lei.
Ma quando una processione affollata passera con gli dei d’avorio
Tu applaudirai con mani propizie la signora Venere;
se per caso sarà caduta della polvere sul grembo della ragazza
con le dita sarà tolta:
anche se non sarà caduto niente, toglierai anche quello che non c’è.
Ogni occasione è adatta per te.
Raccogli il mantello , se giacerà a terra troppo lasciato andare,
e premuroso prendilo dalla terra sporca;
immediatamente come ricompensa del lavoro, se la ragazza è disponibile,
capiterà che tu debba vedere con gli occhi le gambe.
Guarda inoltre che dietro di voi, chiunque si siederà
Non prema la tenera schiena con il ginocchio opposte.
Le piccole cose catturano gli animi leggeri: fu utile per molti
Di aver sistemato un cuscino.
Fu favorevole sia aver mosso il vento con un fragile ventaglio,
sia si aver posto un leggero sgabello sotto il tenero piede.
Il circo e la triste sabbia sparsa nel foro pieno di tensioni
Ti offriranno queste occasioni per un nuovo amore.
Spesso in quella sabbia combatteva il figlio di Venere
E chi aveva visto le ferite, aveva ferite.





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