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B_NORM    
view post Posted on 23/3/2012, 16:18 by: _Lind@_Reply
NIETZSCHE

La sua filosofia venne ripresa negli anni ’60 poiché per lungo tempo era stata associata al nazismo.
La filosofia ermeneutica parte da Nietzsche e da una sua particolare rilettura.
Morì folle forse per la sifilide.
Nasce negli anni ’40 dell’800 a Rochen vicino a Lipsia.
1865 legge “il Mondo” di Schopenahuer.
1868 incontra Wagner
1869 insegna a Basilea letteratura greca ( aveva dovuto rinunciare alla cittadinanza tedesca)
1878 si allontana da Wagner poiché aveva composto i Parsifal e N. riteneva che si era troppo avvicinato a temi cristiani.
Viaggiò molto anche per questioni di salute.
Forte amicizia con Lou Andreas-Salomè e Paul Re ( poeta) ..diversi carteggi
1883 a Rapallo viene a sapere della morte di Wagner
1889 primi segni di follia a Torino
1990 muore

LA NASCITA DELLA TRAGEDIA
Nel periodo di Basilea si dedica alla filologia classica che era in contrasto con l’immagine data dalla filologia accademica che dava un’immagine falsa della cultura classi: solo serenità, armonia e razionalità. Tale immagine farebbe riferimento esclusivamente alla scultura e all’architettura. Ci sono altri fattori ; tragicità, vitalismo sfrenato, dolore.
La lettura del “Mondo” , trovato in un negozio di antiquariato cambiò la vita di N.
Egli fa propri solo alcuni aspetti della filosofia di Schopenahuer: non è d’accordo con la Nolutas; occore “più vita” per contrapporsi al dolore, bisogna vivere più intensamente ( vitalismo romantico ).
Anche l’incontro con Wagner servì a formulare l’idea che la musica fosse il mezzo che più si allontanava dalla razionalità, dalla rappresentazione.

Nuovo tipo di filologia: FILOLOGIA-FILOSOFIA , nei filologi poeti come Goethe e Leopardi sarebbe stato presente questo insieme.
Nel suo libro vuole anche parlare di musica . ( all’amico Rodhe scriverà che sapeva che filologi, filosofi e musicisti lo avrebbero criticato perché parlava di queste tre materie).
L’obbiettivo di quest’opera era risvegliare il culto dell’antica Grecia in Germania, ma non di una cultura mummificata, stereotipata : vuole la rinascita dello spirito greco. Sarebbe stato possibile solo nel momento in cui si fosse capito che esisteva ancora un uomo e un’arte che potevano stare allo stesso livello degli antichi-> Wagner come Eschilo.
JAKOB BURCKARDT influenzerà N. nel suo “ Civiltà del Rinascimento in Italia” aveva narrato del ritrovamento di Giulia, la figlia di Claudio senza segno di decomposizione, e di come ci fosse stato una sorta di pellegrinaggio a vedere il suo corpo finchè il Papa non la fece bruciare per evitare idolatrie.
Come gli uomini dl Rinascimento avevano portato alla luce il mondo classico, così avrebbero potuto fare anche gli uomini contemporanei grazie al contributo de “ La nascita della tragedia”.
Nel Rinascimento non c’è una semplice ripresa, c’è una rinascita della cultura classica. Il ritrovamente di Giulia diventa metafora della permanenza della cultura a...

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Filosofia
Comments: 0 | Views: 317Last Post by: _Lind@_ (23/3/2012, 16:18)
 

B_NORM    
view post Posted on 2/1/2012, 12:53 by: _Lind@_Reply
MATERIALISMO STORICO: interpretazione della storia secondo cui ogni epoca storica e formazione sociale si spiega in termini di struttura economica definita tra le forze produttive e rapporti di produzione. Sono questi infatti i fattori che condizionano le forme giuridiche, le istituzioni politiche e ogni prodotto culturale.

L’uomo di Feuerbach era troppo astratto, materialismo e storia erano separati, non considerava l’uomo che agisce nei confronti della natura e degli altri individui. L’essenza che considera Marx è l’uomo in quanto individuo determinato. Il presupposto è l’uomo inteso come attività sensibili: l’uomo come corporeità ha dei bisogni, la sua prima attività è soddisfarli per poter vivere; deve quindi produrre dei mezzi di sussistenza per fare ciò: è la prima azione storica. HOMO ECONOMICUS che per vivere deve creare mezzi. La prima azione è il LAVORO.

Nascono nuovi bisogni, ( l’evoluzione storica porta a questo), la cooperazione tra individui è importante, solo quando nascono delle società si può parlare di coscienza. ( essa non è originaria, dipende dall’uomo in quanto attività sensibile, è un prodotto della storia).
La COSCIENZA è un prodotto sociale, si sviluppa in relazione alle forze produttive . inizialmente è coscienza dell’ambiente sensibile e civile ( gregge). Con la trasformazione della natura la coscienza si perfeziona, quando si divide il lavoro manuale da quello mentale abbiamo lo sviluppo dei pensieri, il suo autonomizzarsi.
-coscienza come attività sensibile, percezione dell’esterno, non c’è differenza tra il mondo e l’esterno.
Si parla di coscienza quando l’uomo si rapporta con altri.
All’inizio la coscienza è pura corporeità , sensibilità dell’uomo, quando abbiamo la divisione tra lavoro manuale e intellettuale , tra coloro che svolgono attività di trasformazione della realtà e chi lavora con la mente, anche la coscienza assume autonomia dal mondo stesso.
La coscienza non sarebbe autonoma dalla politica, dal mondo, dalla struttura economica, quando autonomizzo nasce la convinzione di ciò. Ma la produzione intellettuale non è indipendente da quella materiale.

La coscienza non è un presupposto, l’autonomizzarsi come frutto della storia ma il tutt’uno tra corporeità e sensibilità rimane anche in quella “autonomia”.
Quando gli uomini creano le prime società si può parlare di coscienza. All’inizio è collegata alla corporeità , si autonomizza con la divisione del lavoro, ( la coscienza in quanto lavoro mentale è autonoma dalla produzione)
Morale, religione conservano una parvenza di autonomia, la vita sarebbe produzione materiale, la coscienza intelletuale.

Per Marx IDEOLOGIA è negativo.
Falsa coscienza- ideologia
Tutte le costruzioni ideologiche che occultano le condizioni storiche producendo un’illusione di indipendenza dalla storia.
Quando la coscienza si autonomizza è posto in maniera ideologica.
La falsa coscienza è la condizione in cui la coscienza si trov...

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Filosofia
Comments: 0 | Views: 312Last Post by: _Lind@_ (2/1/2012, 12:53)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/10/2011, 20:49 by: _Lind@_Reply
HEGEL
Accusa Kant e Fichte di aver mantenuto delle divisioni, partizioni senza trovare un principio unitario della realtà. ( Schelling sarebbe andato più lontano)
Critica Schelling poiché il suo assoluto è come “ una notte così buia che tutte le vacche sono nere”, egli compie l’errore opposto, con la sua perfetta identità tutto è immediato e indifferenziato: privilegiando l’unione dell’assoluto, trascura la possibilità di distinguere le parti dell’insieme. Annienta le parti dell’assoluto come la possibilità di distinguere le diverse mucche quando sono tutte nere. È un’unità e identità STATICA ( cancella le differenze) è una sostanza ( perenne , statica).

L’assoluto di Hegel è DETERMINATO, tutte le parti sono fluidificate, ma ciascuna mantiene le sue determinazioni. ( mantiene ciò che è anche nel sistema in cui è).

ASSOLUTO: unità di oggettivo e soggettivo, intero la cui essenza si completa quando si manifesta, è il principio da cui si dividono oggettività e soggettività, totalità, realtà, risultato , unità mediata, unità dialettica.
Non è sostanza ma è soggetto ( Organismo che vive, si muove) e risultato ( unità mediata, divenire della mediazione , l’assoluto divenendo, estrinseca il suo contenuto).
L’assoluto alla fine è uguale a ciò che era all’inizio.

IN Sé : unità immediata, è presente l’essenza ma lo sviluppo non si è estrinsecato, è in potenza.
PER Sé: alienazione, l’assoluto si mostra a se stesso.
IN Sé PER Sé: apprendere se stesso nell’altro.

3 PARTI DELL’ASSOLUTO in cui l’intero si sviluppa e completa:
-TESI: l’assoluto pone se stesso , essenza senza sviluppo, è uguale a se stesso, primo momento di puro pensiero, solo come essenza ( In sé).
-ANTITESI: il pensiero si aliena ( nega il primo momento) , si oggettiva, il puro pensiero genera altro , la natura (Per sé) .
-SINTESI: consapevolezza di se stesso, In sé Per sé, unità di pensiero e manifestazione, l’assoluto torna in sé ( essenza + sviluppo) con consapevolezza e unione ( pensiero-natura) è diverso dal pensiero astratto. Unità dialettica di tesi e antitesi.

DIALETTICA: processo logico-ontologico , definisce il processo triadico in senso ampio, solo l’Antitesi in senso stretto in quanto “ tecnica della confutazione”.
Tesi: primo momento che si afferma separato da altri.
Antitesi: seconda determinazione che si contrappone alla prima e viene colta come separata.
Sintesi: negazione della negazione. Per tornare alla tesi, ma non allo stesso livello semplice, trovo fluidificate sia la tesi che l’antitesi , non più in conflitto ma come parti di un tutto.
Non è una negazione intellettualistica, in cui gli elementi rimangono separati.

AUFHEBUNG: superamento, movimento per cui una determinazione non viene più considerata separata ma considerata parte di un tutto, è una mediazione. ( lett. Tener via)

L’unità della dialettica nasce dall’Aufhebung, il togliere che mantiene, negazione che conserva. Si supera la...

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Filosofia
Comments: 0 | Views: 217Last Post by: _Lind@_ (6/10/2011, 20:49)
 

B_NORM    
view post Posted on 6/10/2011, 15:06 by: _Lind@_Reply
FICHTE
Inizia come discepolo di Kant, le sue prime opere sono commenti alle Critiche di Kant ( egli apprezza), in seguito si allontana convinto di avere la giusta interpreatazione che Kant non aveva dato di se stesso; non avrebbe percorso fino in fondo la strada cominciata con la Rivoluzione Compernicana.
Fichte sostiene che i sistemi ( idealistico / dogmatico-realista) si equivalgano ma sono incompatibili in quanto il primo sosterrebbe l’indipendenza e autonomia dell’IO in confronto alla cosa, che ne sarebbe dipendente mentre il secondo sosterrebbe l’autonomia della cosa e dipendenza dell’Io.
L’uomo non ha i mezzi per scegliere il migliore, è come se egli dovesse creare una serie e non impilare delle parti secondo una serie già iniziata; i principi indimostrabili sono il punto di partenza. La scelta è collegata alla libertà e al carattere dell’uomo: un carattere fiacco sarà più adatto al dogmatismo , all’idealismo si avvicinerà l’uomo attivo forte, perché occorre autonomia e non debolezza.

DIPENDENZA : la cosa è prodotta e creata dall’Io ( per Kant rimaneva la cosa in sé , indipendente dall’io)
-L’Io per Fichte è sia forma che sostanza che crea se stessa e anche il resto, il criticismo è in parte dogmatico perché l’Io dipenderebbe dalla cosa.
L’Io è originario, è sempre stato, non c’è stato un momento nel tempo in cui si è autogenerato.
L’Io è il principio universale, il logos, che ha permesso agli altri Io di esserci.

Il livello pratico-morale è il più importante. Primato della ragion pratica: la scelta fra idealismo e dogmatismo si fa in campo pratico.
L’Io pratico , in quanto azione e non speculazione, è il principale; creando il non-Io , l’Io che è azione , necessità di continuare a trasformarlo continuamente. La natura viene modificata in un tempo infinito, c’è l necessità di una realtà contrapposto all’IO. L’Io ha creato la natura e la trasforma. ( tutte le azioni dell’uomo modificano la natura).

SCHELLING
Si contrappone a Fichte perché rimane un dualismo irrisolto ( io-Cosa, Natura-spirito), perché considera la natura come ostacolo.
L’assoluto è al centro della riflessione; identità tra cosa e io, natura come concezione organicistica, circolarità :l’uno è l’altro. L’uomo creatore, generato dalla natura, rigenera la natura ( con l’Arte) .
Principio di identità : la natura vibrante riflette l’uomo.
IDEALISMO ESTETICO: L’arte è il canale attraverso cui si conosce l’assoluto.
Le opere d’arte sono trasposizioni dall’infinito al finito.


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Filosofia
Comments: 0 | Views: 151Last Post by: _Lind@_ (6/10/2011, 15:06)
 

B_NORM    
view post Posted on 12/9/2010, 13:12 by: _Lind@_Reply
Il significato di LOGOS che per Eraclito è l'archè è diviso in 3 parti:
LEGGE UNIVERSALE che contiene il mondo, valore ONTOLOGICO, discorso sull'essere , studia la realtà.
RAGIONE a livello gnoseologico, discorso sulla conoscenza, quali strumenti ha l'uomo per conoscere il logos in quanto essenza.
DISCORSO RAZIONALE che permette di esprimere la ragione attraverso la quale l'uomo riesce a percepire la legge universale.

Metafora: come la città è fondata su leggi umane che sono fondate su leggi divine, così il discorso è basato sulla ragione e questa sulla legge universale.
Contrari , divenire continuo, Polemos è guerra, c'è tensione tra i vari contrari, che nel tempo si eliminano a vicenda, DIVENIRE UNIVERSALE. PANTA REI. FUOCo.

PARMENIDE
Via della doxa, dell'essere e del non essere. ciò che è, è pensabile e dicibile.
i mortali dalla doppia testa seguono le strade dell'essere e del non essere, la via della doxa vede questi due elementi mischiati.
L'essere è : ETERNO, UNICO, INTERO , IMMOBILE, INDIVISIBILE, COMPLETO. Il divenire è frutto dei sensi. I morti e i vivi hanno in comune l'essere.

ZENONE
paradossi: Dicotomia, Achille e la tartaruga,Freccia, per dimostrare che non esiste il movimento.

DEMOCRITO
Pluralista, atomi si muovono nel vuoto. SOno infiniti e si muovono in uno spazio infinito.
FORMA GRANDEZZA POSIZIONE, le qualità primarie di un corpo rimandano a queste che sono specifiche degli atomi. Gnoseologia sensista.

SOFISTICA
il tema fondamentale diviene l'uomo, e i valori della società per sapere cosè il bene e il male.
Il filosofo diventa un tecnico del sapere, soprattutto di retorica, che insegnava ai politici della poleis.

PROTAGORA
Relativismo: STRETTO distinizione tra specie diverse
AMPIO distinzione tra i singoli uomini.

Conoscere il mondo significa sanarlo. ogni verità dipende dal soggetto conoscente. COnCEZIONE PRAGMATICA è vero ciò che è utile .
DISSOILOGOI

GORGIA
grande importanza alla parola e alla capacità di persuasione, vuole andare contro l'opinione comune, confuta le idee di Parmenide. è vro c'ho che viene seguito da più persone possibili.


Edited by _Lind@_ - 23/9/2010, 17:13

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Filosofia
Comments: 0 | Views: 116Last Post by: _Lind@_ (12/9/2010, 13:12)
 

B_NORM    
view post Posted on 11/9/2010, 13:42 by: _Lind@_Reply
ARISTOTELE
Logica
Calcolo delle verità in base agli elementi che ho. Studio formale e simbolico dei termini. Struttura isomorfa tra logica e ontologia.
È lo strumento della conoscenza, non è una scienza ma è la base delle scienze. ( scritti nell’ORGANON strumento). Nella dialettica si cerca di capire una definizione, bisogna accordarsi sul significato di ogni parola. Per definire un termine bisogna inserirlo nel genere prossimo ( classe di termini più simile a quello da definire ) e individuarne una differenza specifica, (l’essenza che distingue il termine da definire dagli altri termini). L’uomo è un animale dotato di razionalità.
La struttura logica è sillogistica.
Le proposizioni sono categoriche: posso stabilirne la verità o la falsità.
Queste le posso dividere per due parametri : QUANTITA’ ( tutti, alcuni) e QUALITA’ ( sono, non sono)
La logica si occupa più della sintassi che della semantica, sono importanti le strutture, i termini verranno sostituiti da simboli. ( quadrato aristotelico AIEO).
2 proposizioni possono essere CONTRADDITTORIE ( esauriscono entrambe l’universo dei possibili) O CONTRARIE ( non possono essere entrambe vere, i due termini si pongono all’estremo del genere da considerare)
SILLOGISMO: abbiamo due premesse ( maggiore e minore) e una conclusione. Il termine comune è detto Medio , aggancia le due premesse e scompare nella conclusione. ( Tutti i filosofi sono uomini, tutti gli uomini sono mortali-> tutti i filosofi sono mortali), è un RAGIONAMENTO MEDIATO ( DIANOEA) come le dimostrazioni matematiche parto da premesse per ottenere una conclusione, oppure posso anche partire da quest’ultima per cercare di risalire da che premesse ero partita.
La validità non è collegata alla verità, un sillogismo è valido se rispetta le regole.
Le scienze sono DIMOSTRATIVE ( DIANOETICHE)-> si cerca di tornare alle premesse iniziali.
Se le premesse fossero infinite nn sarebbe dimostrabile niente.
SCIENZA SILLOGISTICA CAUSALE ( Perché i filosofi sono mortali?Perchè i filosofi sono uomini e gli uomini mortali).
Procedimento induttivo: si fanno esperienze in cui si riesca a raggiungere generalizzazioni per poi intuire i principi primi, ESSENZA.
3 PRINCIPI PRIMI
1-NON CONTRADDIZIONE: una cosa non può essere dallo stesso punto di vista e nello stesso momento A e non A.
2-TERZO ESCLUSO: una cosa dallo stesso punto di vista e nello stesso momento o è A o è non A e si esclude che sia A e non A e che non sia né A né non A.
3-IDENTITA’: dallo stesso punto di vista e nello stesso momento ogni cosaè uguale a se stessa.
Questi principi ( in realtà uno solo), sono veri in modo intuitivo, come faccio a dirlo senza dimostrarlo?
Se fosse dimostrabile significherebbe che nelle sue premesse non vale questo principio, come faccio?
Se dico “il principio di non contraddizione è falso/vero”.. non posso dirlo vero, ma se lo dico falso, sto cmq utilizzando il suo significato.
Filosofia
Scienza-epi...

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Filosofia
Comments: 1 | Views: 292Last Post by: Ilaria_Bo (24/9/2010, 20:12)
 

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