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| | | HEGEL Accusa Kant e Fichte di aver mantenuto delle divisioni, partizioni senza trovare un principio unitario della realtà. ( Schelling sarebbe andato più lontano) Critica Schelling poiché il suo assoluto è come “ una notte così buia che tutte le vacche sono nere”, egli compie l’errore opposto, con la sua perfetta identità tutto è immediato e indifferenziato: privilegiando l’unione dell’assoluto, trascura la possibilità di distinguere le parti dell’insieme. Annienta le parti dell’assoluto come la possibilità di distinguere le diverse mucche quando sono tutte nere. È un’unità e identità STATICA ( cancella le differenze) è una sostanza ( perenne , statica).
L’assoluto di Hegel è DETERMINATO, tutte le parti sono fluidificate, ma ciascuna mantiene le sue determinazioni. ( mantiene ciò che è anche nel sistema in cui è).
ASSOLUTO: unità di oggettivo e soggettivo, intero la cui essenza si completa quando si manifesta, è il principio da cui si dividono oggettività e soggettività, totalità, realtà, risultato , unità mediata, unità dialettica. Non è sostanza ma è soggetto ( Organismo che vive, si muove) e risultato ( unità mediata, divenire della mediazione , l’assoluto divenendo, estrinseca il suo contenuto). L’assoluto alla fine è uguale a ciò che era all’inizio.
IN Sé : unità immediata, è presente l’essenza ma lo sviluppo non si è estrinsecato, è in potenza. PER Sé: alienazione, l’assoluto si mostra a se stesso. IN Sé PER Sé: apprendere se stesso nell’altro.
3 PARTI DELL’ASSOLUTO in cui l’intero si sviluppa e completa: -TESI: l’assoluto pone se stesso , essenza senza sviluppo, è uguale a se stesso, primo momento di puro pensiero, solo come essenza ( In sé). -ANTITESI: il pensiero si aliena ( nega il primo momento) , si oggettiva, il puro pensiero genera altro , la natura (Per sé) . -SINTESI: consapevolezza di se stesso, In sé Per sé, unità di pensiero e manifestazione, l’assoluto torna in sé ( essenza + sviluppo) con consapevolezza e unione ( pensiero-natura) è diverso dal pensiero astratto. Unità dialettica di tesi e antitesi.
DIALETTICA: processo logico-ontologico , definisce il processo triadico in senso ampio, solo l’Antitesi in senso stretto in quanto “ tecnica della confutazione”. Tesi: primo momento che si afferma separato da altri. Antitesi: seconda determinazione che si contrappone alla prima e viene colta come separata. Sintesi: negazione della negazione. Per tornare alla tesi, ma non allo stesso livello semplice, trovo fluidificate sia la tesi che l’antitesi , non più in conflitto ma come parti di un tutto. Non è una negazione intellettualistica, in cui gli elementi rimangono separati.
AUFHEBUNG: superamento, movimento per cui una determinazione non viene più considerata separata ma considerata parte di un tutto, è una mediazione. ( lett. Tener via)
L’unità della dialettica nasce dall’Aufhebung, il togliere che mantiene, negazione che conserva. Si supera la...Read the whole post...
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| | | FICHTE Inizia come discepolo di Kant, le sue prime opere sono commenti alle Critiche di Kant ( egli apprezza), in seguito si allontana convinto di avere la giusta interpreatazione che Kant non aveva dato di se stesso; non avrebbe percorso fino in fondo la strada cominciata con la Rivoluzione Compernicana. Fichte sostiene che i sistemi ( idealistico / dogmatico-realista) si equivalgano ma sono incompatibili in quanto il primo sosterrebbe l’indipendenza e autonomia dell’IO in confronto alla cosa, che ne sarebbe dipendente mentre il secondo sosterrebbe l’autonomia della cosa e dipendenza dell’Io. L’uomo non ha i mezzi per scegliere il migliore, è come se egli dovesse creare una serie e non impilare delle parti secondo una serie già iniziata; i principi indimostrabili sono il punto di partenza. La scelta è collegata alla libertà e al carattere dell’uomo: un carattere fiacco sarà più adatto al dogmatismo , all’idealismo si avvicinerà l’uomo attivo forte, perché occorre autonomia e non debolezza.
DIPENDENZA : la cosa è prodotta e creata dall’Io ( per Kant rimaneva la cosa in sé , indipendente dall’io) -L’Io per Fichte è sia forma che sostanza che crea se stessa e anche il resto, il criticismo è in parte dogmatico perché l’Io dipenderebbe dalla cosa. L’Io è originario, è sempre stato, non c’è stato un momento nel tempo in cui si è autogenerato. L’Io è il principio universale, il logos, che ha permesso agli altri Io di esserci.
Il livello pratico-morale è il più importante. Primato della ragion pratica: la scelta fra idealismo e dogmatismo si fa in campo pratico. L’Io pratico , in quanto azione e non speculazione, è il principale; creando il non-Io , l’Io che è azione , necessità di continuare a trasformarlo continuamente. La natura viene modificata in un tempo infinito, c’è l necessità di una realtà contrapposto all’IO. L’Io ha creato la natura e la trasforma. ( tutte le azioni dell’uomo modificano la natura).
SCHELLING Si contrappone a Fichte perché rimane un dualismo irrisolto ( io-Cosa, Natura-spirito), perché considera la natura come ostacolo. L’assoluto è al centro della riflessione; identità tra cosa e io, natura come concezione organicistica, circolarità :l’uno è l’altro. L’uomo creatore, generato dalla natura, rigenera la natura ( con l’Arte) . Principio di identità : la natura vibrante riflette l’uomo. IDEALISMO ESTETICO: L’arte è il canale attraverso cui si conosce l’assoluto. Le opere d’arte sono trasposizioni dall’infinito al finito.
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- Filosofia
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| | | LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CAPITALISTICO IN EUROPA 1873-95 Grande depressione dopo il fallimento della banca newyorkese di Jay Cooke. Cadde la produzione di beni durevoli in America per mancanza di acquirenti. -Prima crisi di Sovrapproduzione, eccedenza dell’offerta rispetto alla domanda. -caduta dei prezzi duratura -cause: progresso tecnico, ampliamento del numero di paesi industrializzati e bassi salari. -Nuove potenze come Germania, Stati uniti, Italia , Russia e Giappone -Si era elevata la quantità di beni disponibili sul mercato, ma la popolazione non aveva i mezzi per comprarla, tale situazione venne anche aggravata dal provvedimento che venne attuato di ribasso ulteriore dei salari. ( spinta delle ferrovie si stava esaurendo) ?
CRISI AGRARIA -stesse cause di quella industriale; unità del mercato mondiale e emergere di nuove potenze ( Stati Uniti e Argentina) che avevano grandi risorse e costi di produzioni inferiori a quelli europei. -concorrenza e caduta dei prezzi ridussero in rovina i piccoli proprietari. -la popolazione agricola calò costantemente, alimentando quella urbana e quella emigrante. -divisione internazionale del lavoro Ing e Francia diventarono stati industrializzati, Europa del nord si specializzò in allevamento e latticini, nel centro europeo si sviluppò in la trasformazione capitalistica delle aziende agricole.
Nell’Europa orientale la popolazione agricola non poteva dedicarsi all’industria perché non era sviluppata in quelle aree, quindi emigrava o verso altri stati europei o verso gli Stati Uniti oppure i contadini diventavano braccianti. Tra gli anni 40 e 70 dell’800 13 milioni di persone emigrarono negli Stati Uniti, fino alla Prima guerra mondiale furono 34 milioni. Gli immigrati provenivano dal nord Europa, Germania e paesi mediterranei, la sola Francia sembrava un’isola felice. Il mutamento demografico regolava il flusso migratorio, il forte dislivello delle paghe era motivo di emigrazione. Negli stati di provenienza si rafforzavano le tendenze che avevano spinto all’emigrazione; la borghesia rurale si accaparrava le terre. L’emigrazione portò integrazione economica, più scambi con la madrepatria. Dopo la prima guerra mondiale l’America attuerà una politica di riduzione degli immgrati. (l’America latina diventerà un altro sbocco).
CAPITALISMO ORGANIZZATO Per rispondere alla crisi si attuarono politiche protezioniste che rallentarono il commercio internazionale. Lo stato assunse un ruolo sempre più importante nell’economia dei vari paesi intervenendo come acquirente e facendo dello sviluppo industriale un importante punto politico. L’industria pesante dipese sempre più dalla protezione pubblica, e ciò gravava sul bilancio.
-CONCENTRAZIONE INDUSTRIALE Cause: esigenza di controllo che riducessero la concorrenza favorendo accordi sui prezzi tra le industrie, bisogno di capitali , “selezione naturale” durante i ...Read the whole post...
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- Storia
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| | | EVOLUZIONE Darwin non parlò mai di “evoluzione” ma di “discendenza con modificazioni”. Alcuni sostenevano che non fosse scientifica in quanto non fosse predittibile. -Aristotele , col Fissismo, aveva ordinato le specie da quelle più semplici a quelle più composte, una scala che non si poteva cambiare. -Buffon (1707-1788) sì avvicinò all’evoluzione , ma parlò di Degenerazione (per Nicodemismo). Compì anche studi di Anatomia comparata ( studio delle strutture corrispondenti tra diversi esseri viventi) , e Biogeografia. -Lamarck, osa di più col suo pensiero perché la Francia e ancora in periodo rivoluzionario (1809) , egli divide in vertebrati ed inverterbrati , studia i reperti che arrivano da tutto il mondo e si convince che ci siano troppe specie per un unico progetto ( Creazione). Egli erroneamente sosteneva anche l’eredità dei caratteri acquisiti. Lamarck pensava a cambiamenti del singolo,( Darwin pensava alla “Popolazione”). Lo sforzo, la spinta interiore sembravano spiegazioni metafisiche. Aveva inoltre una concezione lineare della trasformazione delle specie.
-Trophim Lisienko, neolamarckismo, tagliava la coda ai topi per sostenere che si sarebbero riprodotti dando topi coi muscoli caudali poco sviluppati.
ADATTAMENTO: processo e risultato attraverso cui le specie col tempo cambiano comportamento permettendo la sopravvivenza in un determinato ambiente.
-Cuvier ( 1769-1832) era creazionista ma individuò 4 diversi gruppi di animali che non potevano discendere uno dall’altro. VERTEBRATI, ARTROPODI, INVERTERBRATI, RADIOLATI . (struttura ad albero) -CATASTROFISMO: le specie non posso cambiare perché hanno piani corporei bene definiti, esistono fossili di animali che ora non ci sono più, quindi diverse catastrofi avrebbero fatto sparire le diverse specie. ( Dinosauri estinti dal Diluvio Universale) ( Anni ’60 del 900 Alvares, scopre che 65 mln di anni fa è caduto un meteorite) -Hutton , studia le rocce che possono essere trasformate in altre rocce, non c’è traccia né di un inizio né di una fine. Kelvin per i principie della termodinamica non accetta questa idea. Deep Time: tempo profondo , necessario a tutte le trasformazioni che hanno portato alla nostra condizione. -Lyell , GRADUALISMO, la natura va per gradi, le montagne vengono su poco a poco. -Paley: CREAZIONE SPECIALE, non tutte le specie sono coeve, in potenza c’era tutta, certe specie vengono create quando servono . ( Darwin doveva dimostrare che l’apparizione di una specie non era istantanea). Hutton e Lyell –UNIFORMISMO i fenomeni naturali che hanno modificato la natura da sempre sono gli stessi attuali.
Darwin era un collezionista di insetti, parte come viaggiatore non pagante su una goletta inglese che doveva circumnavigare il globo (Beagle) col suo professore di scienze. Partì come creazionista, viaggiando, capisce di avere una visione limitata. Matura l’evoluzione coi suoi maestri. È una naturalista. Raccoglie fossili : ...Read the whole post...
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| | | 1. Incontro e conversazione con Massinissa 2. Profezie del futuro di Scipione 3.Dibattito sulla morte 4.Cosmologia 5.Zone della Terra 6.Vanità della Fama 7. Importanza dei meriti verso la Patria 8. Eternità e movimento ( anima)
C’è un’incidenza della fisiologia nel sogno, che ha valore oggettivo , della realtà. 3 caratteristiche: Somnium: realtà in simbolo Visio: scorrono immagini, visione ampia Oraculum: personaggio importante che profetizza
i principi hanno molta autorevolezza, Cicerone non pensa all’impero ma riconosce il potere degli uomini importanti, che dovranno avere coscienza per non uccidere la repubblica. Il Somnium si distingue per: -stile diverso e autonomo -studiato separatamente già da Macrobio nel V secolo d.C. ( interpretazione dei sogni) -Non c’entra con la politica
Catabasi: Enea -> campi Elisi sibilla-Padre Odisseo-> col sacrificio dei capretti Tiresia-Madre Paradiso canti XV XVII
Elementi -Profezia anni successivi -“ Gli uomini politici vanno in cielo” -Universo aristotelico e vista della Terra ( focalizzazione rovesciata) -Terra ( piccolezza, fasce climatiche: uomini distanti e aggregati): la Fama perde senso.
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- Latino
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| | | Accuse -- Difesa -Non ha qualità-- Il padre lo ha sempre sgridato -Non è apprezzato in società-- Lo hanno onorato dai Petruziani in sua assenza -Partecipe alla congiura di Catilina-- Troppo giovane, non si era accorto dell’inganno -Appartenenza a gruppi eversivi-- Aveva accusato altri di questo, non poteva farne parte anche lui, si sarebbe autoincriminato -Sperpero e debiti-- La spesa del suo alloggio è una menzogna (30mila invece che 10mila sesterzi) -Separazione dal padre --Non è motivo di rimprovero per la sua età -Senatore picchiato --“Perché non ha reagito subito?” -Donne molestate --“ Perché i mariti non sono intervenuti” -Oro e veleno per Clodia-- “è una farsa perché sarebbe stato stupido avere i servi come complici, nessuno rincorre Licinio”
L’oro sarebbe dovuto servire per far uccidere Dione Alessandrino, il veleno per non ripagare il debito.
Caratteristiche di Marco Celio: Brillante ingegno, operosità, giovane, eloquenza, abilità, primo tra i suoi coetanei.
Definizioni di Clodia: prostituta, ragguardevole, amica di tutti,libidinosa, sfrontata , svergognata, meretrice, procace.
Cicerone insiste molto sulla malignità e invidia, si appella alla giovane età e alla soddisfazione dei piaceri. Alla fine garantisce lui che il giovane non si allontanerà dalle direttive, non vuole che venga condannato per una vendetta femminile.
Atratino è uno degli accusatori, Cicerone gli rinfaccia dei favori che gli ha fatto.
Exordium [1-2] –Parla del processo, fatto in un giorno di festa, dell’accusato e della vanità delle accuse Premunitio [3-50]- confuta tutte le varie accuse verso la morale di Celio Argumentatio [51-69]- Parla dell’accusa importante, immagina come sia andato il fatto arrivando a conclusioni assurde, -> Confutatio Peroratio [70-80]- conclude parlando del carattere di Clodia e Celio, si pone come garante e chiede al senato che non lo accusino anche per il padre.
Edited by _Lind@_ - 28/4/2011, 21:05
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| | | C’è una costante ironia nelle pagine de Il Gattopardo, espressa, tra l’altro, dall’animazione metaforica degli oggetti o dall’uso esasperato di termini latini, latineggianti, pomposi, a volte barocchi. E non avrebbe potuto essere altrimenti poiché, come molti sanno, l’ironia tipicamente siciliana, beffarda e tagliente, contraddistingue il ricordo di Lampedusa ogni qualvolta leggiamo di lui. L’autore non fa quasi mai capolino nella vicenda ma, nella rarità delle intromissioni, la sua idea si esprime attraverso massime ricche di sarcastica verità: «attribuire ad altri la propria infelicità […] è l’ultimo ingannevole filtro dei disperati». Le descrizioni assolate, dominate dal senso di morte e dalla pesante pigrizia di un clima quasi africano, fanno intravedere splendidi paesaggi, indimenticabili raffigurazioni, tra cui quella dei giardini di Villa Salina e la fontana di Anfitrite; e indimenticabile è anche l’amato alano di don Fabrizio che — scriveva Lampedusa a Lajolo — «In un romanzo da cui quasi tutti i personaggi escono male è l’unico sicuramente positivo». Bendicò, eterno amico a quattro zampe, è come le stelle, ha il loro stesso compito: tranquillizza il principe, fiuta falsità e ipocrisie (significativo il suo ringhiare contro Angelica). I critici ne hanno giustamente sottolineato il ruolo strutturale all’interno della vicenda: appare all’inizio, facendo irruzione nella sala in cui si recita il rosario e nell’ultima pagina, quando muore trovando riposo «in un mucchietto di polvere livida», a suggellare la fine di tutto. L’ideologia politica di Tomasi di Lampedusa è riassunta e semplificata, come scriveva Pampaloni, nella terza parte de Il Gattopardo — «senza vento l’aria sarebbe stata uno stagno putrido, ma anche le ventate risanatrici trascinavano con sé tante porcherie» —, nel discorso di Tancredi e nella sua celebre frase che descrive la situazione storica della Sicilia del 1860: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Infine, in riferimento alla concezione di Lampedusa della storia umana, vale l’espressione di don Fabrizio: «e dopo sarà diverso, ma peggiore». L’ombra della morte, quasi sempre presente, è «come un ronzio continuo all’orecchio», nei presagi e nel sonno, nel solleone e negli oggetti; l’ineluttabile destino, a volte vigliacco, altre spudorato, si avverte costantemente in un crescendo vertiginoso. «L’annunciazione della morte comincia per don Fabrizio a palazzo Pantaleone […] nel calore del ballo […], nel suono del valzer che gli sembra l’immagine dell’incessante passaggio del vento sulle terre assetate» (3). E anche nel ballo dei due giovani innamorati, Angelica e Tancredi, il nero cupo e opaco della fine pesa angoscioso e funesto; ed essi sono: «Attori ignari cui un regista fa recitare la parte di Giulietta e quella di Romeo nascondendo la cripta e il veleno, di già previsti nel copione». Sono marionette in uno squarcio orribile e patetico, mentre li immaginiamo: «Nella reciproca stretta di...Read the whole post...
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| | | IL PRINCIPE Opera rivoluzionaria nel panorama della teoria politica, scopo pratico non limitato a quello personale per ottenere incarichi presso i Medici. Egli si rivolge a loro per dare strumenti d’azione per avviare un processo di formazione di un potere accentrato, per risolvere la situazione italiana di guerre e invasioni straniere. Lucida , spregiudicata teoria con razionalità, rigore scientifico, per un’utopistica esortazione alla libertà dell’Italia. Prima parte di conoscenze storiche, seconda di riflessioni personali. Macchiavelli per affrontare questa situazione propone una radicale rifondazione teorica della politica con modelli di comportamento e d’azione universali.
Egli è ben consapevole della novità della sua opera e per questo dice che quelli che lo hanno preceduto hanno in realtà parlato solo di ideali. La sua teoria politica si basa sulla verità effettuale; sulla sua diretta esperienza come acuto osservatore dei contemporanei che attraverso l’esperienza accumulatasi con secoli di storia, da buon umanista infatti egli ama studiare gli antichi per trarne lezioni per il presente. Affinchè la storia sia maestra occorre credere che le situazioni storiche siano comparabili e i comportamenti corretti possano essere riprodotti, la teoria di M. si fonda su queste costanti fondamentali. Una di queste è che la natura umana è immutabile e malvagia, le circostanze potranno anche cambiare ma l’uomo sarà cattivo per sempre, e fondandosi su questo si può così trovare un modello di comportamento. Questa convinzione è stata definita naturalismo, contrapposto al fideismo e ad uno storicismo radicale.( alcuni studiosi lo avvicinano agli scienziati).
Questo suo pragmatismo ha come ulteriore conseguenza un altro cardine fondamentale: politica e morale sono due ambiti distinti, e il principe nel suo agire politico non deve farsi scrupolo di violare le leggi della morale. Egli deve essere consapevole che spesso se ci si adegua alla morale si va in rovina. Spesso un’azione contro la morale può evitare una rovina peggiore dopo. La politica ha una sua moralità specifica, diversa da quella comune, è la NECESSITà la giustificazione a questo comportamento, il fine giustifica i mezzi.
Macchiavelli dimostra che spesso i valori classici cristiani di bontà, religiosità, lealtà liberalità e mitezza spesso sono dannosi per lo stato. Il principe deve essere astuto e sleale e non curarsi delle azioni malvagie se sono necessarie. Deve apparire il contrario, e se non riesce a simulare quello che fa, non deve curarsi dell’opinione pubblica ( a meno che sia dannosa), ma meglio apparire malvagio che perdere il potere. Meglio essere temuto che amato.
Con questa natura malvagia dell’uomo, M. capovolge l’idea umanistica di uomo, ovvero il saggio che riesce a unire etica e politica. Egli non rinuncia all’ideale di virtù , con cui l’uomo riesce a organizzare un solido stato. Il naturalismo di M. suggerisce che ogni uomo abbia tratti d...Read the whole post...
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| | | SCHEMA 1791 -COSTITUZIONE-> Monarchia, suffragio censita riS. PARLAMENTO MONOCAMERALE . Settembre elezioni -COSTITUZIONE CIVILE DEL CLERO - RE viene trovato fuggiasco a VARENNE 1792 -ENTRATA IN GUERRA CONTRO AUSTRIA E PRUSSIA -Re arrestato per le lettere - vittorie a VAlmy e Jemappes -proclamazione della REPUBBLICA 1793 -Re giustiziato -NUOVA COSTITUZIONE E DICHIARAZIONE ( mai in vigore) : repubblica, suffragio universale maschile, welfare state, Convenzione 1794 -9 Termidoro ( 27 luglio) Colpo di Stato, dei Termidoriani -COSTITUZIONE E DICHIARAZIONE: repubblica, suffragio censita rio maschile, consiglio dei 500, consiglio degli anziani, Direttorio. -Pace con Prussia e Austria -fine degli assegnati 1796 -I campagna d’Italia 1797 -TRATTATO DI CAMPOFORMIO -elezioni in Francia per una parte del Parlamento, avanzata dei monarchici -COLPO DI STATO 18 FRUTTIDORO , N. mette a capo i Termidoriani. 1798 -CAMPAGNA D’EGITTO-> Battaglia delle piramidi e ABU KIR -elezioni in Francia con avanzata di filo giacobini ( annullate) 1799 -2° COALIZIONE ANTIFRANCESE ( GB, Impero Ottomano, Austria , Prussia e Russia) -Russi con Suworov conquistano l’Italia settentrionale - nuove elezioni in Francia, ( i termidoriani non riescono a bloccare l’avanzata dei filo giacobini) -COLPO DI STATO DEL 9 11 99 di N. che scioglie il parlamento e mette a capo 3 consoli , ABOLISCE LA COSTITUZIONE DEL 95. -NUOVA COSTITUZIONE: N. come primo console affiancato da 3 consigli. 1800 -II CAMPAGNA D’ITALIA, VITTORIA A MARENGO 1801 -PACE DI LUNEVILLE : Austriaci devono cedere altre terre alla Francia, rinasce la repubblica cisalpina 1802 -TRATTATO DI AMIENS con Inghilterra: riconosce le sfere d’influenza : marittima e continentale. 1804 -N. si nomina imperatore e re d’Italia 1805 3° COALIZIONE ANTIFRANCESE ( GB RUSSIA AUSTRIA) -BATTAGLIE TRAFALGAR (inglesi) e AUSTERLITZ ( vince contro russi e austriaci) -PACE DI PRESBURGO ( fine dell’impero, cessione di territori alla Francia e alla Confederazione del Reno) 1806 4° COALIZIONE (RUSSIA E PRUSSIA) -BATTAGLIE DI JENA e AUERSTADT ( prussiani sconfitti) 1807 -BATTAGLIA DI EYLAU ( contro i russi, risultato incerto) - PACE DI TILSIT ( sfere di influenza : francese Europa centro occidentale, russa Europa orientale) 1808 -RIVOLTA SPAGNOLA 1809 -5° COALIZIONE ( GB AUSTRIA) -WAGRA 1812 -CAMPAGNA DI RUSSIA - BATTAGLIE DI BOROVINO E BERESINA 1813 -6° COALIZIONE ( GB , AUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA) -BATTAGLIA DI LIPSIA 1815 -BATTAGLIA DI WATERLOO
1814 - si apre il congresso di Vienna
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